Valorizzare le eccellenze e creare occupazione. Con questi obiettivi nasce il nuovo corso Chiantiform per formare i giovani del territorio. Un esempio da imitare

Mantenere salde le proprie radici, ma saper guardare al futuro formando nuove figure professionali che sappiano fare, della propria tradizione, un elemento di continuità e allo stesso tempo di innovazione: per gli under 18 nasce una nuova possibilità grazie all’iniziativa nata nel Chianti grazie a Chiantiform.

L’agenzia nata dall’unione dei Comuni del territorio e alcune importanti aziende agricole locali opera proprio al fine di creare nuove opportunità di lavoro con un focus specifico sull’agricoltura. E così, ai ragazzi che hanno finito la scuola dell’obbligo, offre da quest’anno una nuova opportunità: quella di diventare operatori della trasformazione agroalimentare, nello specifico dell’olio e del vino.

Tutela, valorizzazione, vitalità economica e occupazionale. Questi i principi da cui parte il nuovo progetto nato grazie ai finanziamento del Fondo Sociale europeo e ottenuti dalla Regione Toscana.

chianti-chiantiform

Chianti, un corso con un duplice obiettivo: formativo e sociale

Una full immertion tra le magiche vigne del territorio e gli uliveti. Un corso di 2.100 ore complessive: 1.300 da passare in aula per imparare la teoria e 800 da trascorrere sul campo. Tanti gli aspetti da esplorare. Ai ragazzi verrà insegnato come conservare e trasformare i prodotti, come gestire gli impianti e applicare la difesa fitosanitaria, quali tecniche di coltivazione adottare nei territori del Chianti e molto altro ancora. Obiettivo: permettergli di intraprendere percorsi lavorativi legati alla cultura e all’attività rurale.

“Il corso si distingue nello scenario italiano – spiega Roberto Rappuoli, presidente di Chiantiform -. Interessa i due prodotti principe del nostro territorio: l’essenza e la tipicità del Chianti. I ragazzi – aggiunge – potranno acquisire conoscenze specifiche anche sulle confetture, sui caseifici e la produzione di miele finanche ai prodotti della panificazione. L’obiettivo è duplice: formativo e sociale. Da un lato si vogliono avvicinare i giovani al prodotto di qualità e a una professione specifica. Dall’altro ridurre la dispersione scolastica. E’ un modo per fornire ai giovani nuovi stimoli. Farlo attraverso la valorizzazione di un complesso di tradizioni e mestieri nei quali si identificano le radici millenarie del nostro territorio”.

 

Chianti: con lo stage in azienda le opportunità crescono e i dati lo confermano

Un esempio da imitare. Il progetto è nato grazie a quella famosa “rete” di cui tutti parlano, ma che in pochi applicano. L’iniziativa vede infatti la partecipazione di diverse importanti realtà dei territorio. Ne fanno parte, ad esempio,  i frantoi La Ranocchia, Olio Cassiano, frantoio del Grevepesa, il panificio Rigacci, l’azienda Corzano e Paterno, la Villa del Cigliano, Il Palagio, Villa le Corti, il Castello di Gabbiano.

Il punto di forza è nella possibilità di mettere in pratica la teoria nel corso di uno stage. Il corso affiancherà ai ragazzi docenti qualificati ed esperti e prendere contatti con le aziende che necessitano di inserimenti professionali di questo tipo. Nelle edizioni precedenti di corsi analoghi, finalizzati alla formazione dell’operatore agricolo, i ragazzi che hanno concluso il percorso hanno trovato una collocazione lavorativa. L’80 per cento ha individuato un impiego nelle aziende agricole del territorio.

Le iscrizioni si possono effettuare entro il 26 agosto 2018 compilando l’apposito modulo disponibile su www.chiantiform.it

Le lezioni si terranno nella sede di via della Libertà 57 a San Casciano. Info: cell. 327 4636736 – 349 3371547.