Mtv e Uiv insieme per un documento di 38 pagine che punta sull'innovazione con un servizio personalizzato destinato ai protagonisti della filiera. Il valore dell'accoglienza diventa irrinunciabile

Viaggiare in sicurezza alla scoperta delle eccellenze enologiche italiane: per farlo da oggi c’è la Carta dell’Enoturismo. A realizzarla Movimento Turismo del Vino e Unione Italiana Vini che in un documento di 38 pagine hanno messo a punto tutto quanto aziende, lavoratori ed enoturisti devono sapere per godersi le vacanze enologiche senza pensieri.

Una bella iniziativa che vale la pena di raccontare in un momento in cui, lo dice l’Enit, 9 italiani su 10 dichiarano di voler sì viaggiare, ma farlo nei confini nazionali e in cui, soprattutto, farlo con le giuste precauzioni è importantissimo. Cosa ci offre più spazio della natura? Nulla.

 

La pandemia cambia le regole del gioco. Con la Carta dell’Enoturismo sarà più facile muoversi tra le regole di protocolli e linee guida

A spiegare il valore dell’iniziativa è il presidente Uiv Ernesto Abbona. Quello messo a punto, è “il primo servizio specialistico in Italia per aiutare a riportare i turisti in cantina”. Un vero e proprio vademecum che parte da un presupposto ineccepibile: il valore dell’accoglienza è quello su cui far leva.

La pandemia ci ha costretti a reinventarci e l’enoturismo non fa eccezione. E se i ristoranti puntano sulle Carte dei Vini digitali, le cantine devono trovare un modo per uscire dalla difficoltà. La Carta dell’enoturismo mette dunque insieme, dandogli un senso compiuto, tutte le norme nazionali, i protocolli e le linee guida che regolano la nova realtà che ci troviamo a vivere. Un documento che va quindi ad integrare il protocollo internazionale “Tranquillamente Enoturismo: linee guida e buone pratiche per un enoturismo Covid-Free” elaborato dalla professoressa Roberta Garibaldi e il Mtv.

Solo un insieme di regole? No. La Carta è “un supporto concreto per tutte le aziende che operano nel settore e, più in generale, che svolgono attività connesse all’ospitalità nel settor vitivinicolo”, spiega Sebastiano de Corato, consigliere Uiv evice presidente Mtv Italia. 

 

Non solo semplici regole: saper veicolare i servizi offerti diventa un elemento distintivo per attrarre gli enoturisti

Non solo quindi i principi generali, quelli cui ormai siamo abituati, come pulizia e utilizzo dei dpi, ma anche suggerimenti su come svolgere le visite guidate e le degustazioni, o i servizi che possono accrescere il valore della propria realtà. Un esempio? Il noleggio delle biciclette o la gestione di una piscina, con tutte le norme da rispettare.

E’ questa oggi la priorità di chi viaggia: essere certi di farlo in sicurezza e di poter fare in sicurezza esattamente ciò che si vuole fare. Dall’altra parte la necessità dei titolari delle attività, come ben sottolinea Paolo Castelletti, segretario generale dell’Uiv, di lavorare senza avere troppe preoccupazioni, soprattutto di tipo legale.

Una Carta dell’Enoturismo uguale per tutti? Non proprio o meglio sì, se per questo si intende un documento capace di tenere ben presenti le diversificazioni del caso. Ad ogni impresa, insomma, le sue linee guida. La confusione, infatti, è dietro l’angolo e saper bene a cosa si debba far riferimento a seconda della propria attività, diventa quando mai prioritario.

 

Tre i servizi della Carta dell’Enoturismo: il primo viaggia sul digitale e offre percorsi personalizzati per ogni singola attività

Tre quindi i servizi di supporto previsti dalla Carta personalizzata. Eh sì perché avevamo omesso di dirlo, ma il servizio è digitale e opera, in una prima fase, da remoto. Un elemento che ci fa capire ancora una volta quando la rivoluzione di cui da anni si parla non è più rinviabile.

L’azienda indica quindi le sue specifiche, dalla regione ai servizi che offre e in tempi rapidi l’Uiv genera e invia il documento dedicato, integrato di tutti i moduli da compilare, se la regione di riferimento ne prevede. C’è poi l’intervento diretto degli specialisti Uiv chiamati a verificare sul posto che le linee inviate vengano seguite. Infine il servizio “chiami in mano” di analisi personalizzata. Ovvero le risposte che gli stessi esperti saranno in grado di dare alle necessità delle singole realtà una volta conosciute in prima persona.

Averla sarà facile: basterà scaricarla dal sito www.unonieviniitaliani.it e l’Uiv promette: il prezzo è calmierato.

 

La rivoluzione non è più alle porte: è qui! Il Covid ci ha cambiati e ci ha fatto comprendere l’importanza di fare rete…una rete rigorosamente digitale!

“Modulare, accessibile e con possibilità di supporto specializzato”. Così è definito questo servizio e le parole risuonano nella nostra mente come cosa nota. Sì perché da anni la nostra Carta dei Vini digitale, diventata oggi un’esigenza non rinviabile, la definiamo “accessibile, flessibile e personalizzabile”.

Ecco che allora in un momento in cui è difficile far quadrare i conti ed è difficile far fronte a tutte le spese, ci sentiamo di invitare le cantine a scoprire anche i nostri servizi innovativi integrati che, proprio nella gestione della loro azienda, potrebbero rappresentare un passo ulteriore verso una ripresa più che meritata.

E se la loro attività comprende anche quella di degustazione e ristorazione allora sì che la nostra Carta dei Vini, ad oggi gratuita, potrebbe essere un elemento su cui far ulteriormente leva. Si parla molto di far rete. Noi in questa rete di supporto crediamo da anni ed è sempre un piacere scoprire chei il percorso intrarpreso è quello giusto