A vincere il concorso ideato dalla Cantina e l'Istituto comprensivo il graffito di Haidau Francesco Hifrim. Un modo di esaltare territorio, sostenibilità e portare un sorriso sui volti dei piccoli pazienti oncologici

Un inno alla biodiversità quello dell’Etichetta dell’Anno assegnato da La Scuola nel Vigneto di Cantina Valpolicella Negrar nell’ambito del progetto il “Giardino delle Vigne” per i bambini di Casa Abeo. E’ stata proprio la biodiversità, infatti, ad ispirare lo studente vincitore della settima edizione del concorso realizzato dalla cantina in collaborazione con l’Istituto comprensivo Negrar e il fine è quanto mai benefico.

 

 

Biodiversità: a raccontarla le lucertole che si scaldano al sole sui muretti a secco della Valpolicella

La tentazione di afferrarle, Haidau Francesco Hifrim, lo studente vincitore della settima edizione del concorso artistico “Etichetta dell’Anno“, forse l’avrà anche avuta come tanti bambini della sua età. Ma l’insegnate aveva detto a lui e i suoi compagni, di osservare l’ambiente in cui vivono, ovvero il paesaggio della Valpolicella, per coglierne particolarità e particolari. Così lo studente della II B ha riprodotto graficamente ciò che lo aveva attratto: le verdi lucertole che si scaldano al sole sui muretti a secco della Valpolicella. Una scelta che gli ha permesso di vincere il concorso ideato nell’ambito del progetto didattico-sociale ideato dalla Cantina e la sua scuola.

Ad assegnarglielo la Commissione artistica che nella sua opera ha riconosciuto “l’originalità e la dinamicità della composizione. Gli accostamenti cromatici e la scelta di una tecnica raffinata come quella del graffito ottimamente eseguita dallo studente”. Le lucertole come simbolo della biodiversità insomma. Seconde classificate parimerito due studentesse della II C, Beatrice Zanchetta e Laura Daducci. Il terzo posto se l’è invece assicurato Riccardo Spada, studente della II D. Due le menzioni speciali: per la creatività a Nicola Marchesini della II A e per il dettaglio a Serena Guardini della II D. A tutti loro sono stati regalati kit da disegno per continuare la loro avventura.

 

Biodiversità, sostenibilità e solidarietà: gli ingredienti del premio Negrar che sostiene il sorriso dei piccoli pazienti

L’occasione, quella del premio, anche per sottolineare il valore del vino del territorio e affermare la tendenza crescente della valpolicella verso il biologico. Lo conferma il presidente della Cantina Negrar. “Da quasi vent’anni – ha detto – potremmo avere un vigneto della Valpolicella completamente diverso, sicuramente più bio. Rimane fondamentale per noi trasmettere alle nuove generazioni l’importanza del progetto in un’ottica di salvaguardia del territorio, bene comune”. Un obiettivo di sostenibilità che la cantina cerca di raggiungere in più modi. Qui, infatti, si riciclano gli scarti delle etichettature trasformandole in carta grazie al programma Refcycle promosso dall’azienda partner Upm Reflatac.

Ma l’evento ha anche uno scopo sociale. Il ricavato delle vendite delle bottiglie di vino con l’Etichetta dell’Anno 2018-2019, infatti, saranno destinati alla ristrutturazione del giardino di Villa Fantelli e Casa Abeo. Struttura dove sono ospitati i bambini in attesa di trapianto osseo con i loro genitori. “Da quando irrompe la diagnosi della malattia oncologica, per i bambini ricoverati rinunciare a giocare in uno spazio all’aperto è tra le cose più difficili da accettare. Dall’incontro con La Scuola nel vigneto – ha sottolineato il presidente dell’associazione Piero Battistoniè nato un obiettivo, un desiderio: che i piccoli pazienti possano ritrovare impreziosito da vite, ciliegi e olivi il giardino”. Un desiderio nobile e fattibile.