Dal 12 al 14 ottobre a Verona torna Hostoria: la convivialità è il motore della valorizzazione dell'enogastronomia. In Alto Adige, invece, rivive nel calore delle Stube

L’Osteria sta vivendo un momento di grande riscoperta e la fine dell’estate ne fa la location perfetta per godere del vino d’autunno. Paese che vai usanza che trovi, ma in Italia basta spostarsi di regione in regione per trovare tradizioni differenti anche quando si parla di convivialità.

Se il fine, per tutti, è quello della condivisione, del piacere della tradizione a tavola e nei calici, ognuno lo racconta in modi differenti. Nei prossimi giorni a Verona e in Alto Adige la convivialità sarà protagonista. Nel primo caso con la quarta edizione di Hostaria Verona. Nel secondo con le 22 stube che si preparano a farvi scoprire il “calore” del Törggelen.

 

Autunno di-vino: Hostaria Verona pronta per la quarta edizione

Ph: Pagina Fb Hostaria Verona

Tre chilometri di gusto, 56 aziende italiane, 30 aziende vitivinicole veronesi, più di 200 etichette di vino e oltre 30mila winelovers attesi lungo le strade della meravigliosa città veneta. Hostaria Verona torna in grande spolvero con l’edizione 2018, la quarta,  che inaugurerà nel Cortile del Mercato Vecchio venerdì 12 ottobre alle 19, con un concerto di Giannantonio Mutto al pianoforte, dedicato alla memoria del maestro e musicista Sergio Ravazzin.

Protagonisti il vino, il cibo e la convivialità. Terra di grandi calici, la manifestazione veronese nasce infatti con la volontà di valorizzare il suo territorio. Cinque quelli che potremmo definire i suoi comandamenti e che hanno fatto innamorare gli enoappassionati facendo crescere, di anno in anno, l’evento.

 

I cinque “comandamenti” di Hostaria Verona

 

  • Avere come riferimento ideale l’antica funzione dell’osteria, cioè quella di ospitare in un clima di convivialità;
  • valorizzare l’unicità del territorio, privilegiando l’incontro con l’autenticità delle sue tradizioni;
  • promuovere in ogni occasione l’esperienza enogastronomica, in quanto patrimonio economico e culturale del territorio;
  • creare intrattenimento e interesse attorno a contenuti culturali significativi e attraenti, pensati per il pubblico più ampio;
  • favorire in ogni modo l’inclusione sociale, dedicando cura e attenzione anche alle fragilità e alle diversità.

Sono questi i dictat di Hostaria Verona che porterà nelle Osterie della città (e non solo) le migliori cantine e i loro vini valorizzando le sue più importanti produzioni: Valpolicella, Bardolino, Lugana, Soave, Custoza, Arcole Doc, Terra dei Forti e Durello.

 

Hostaria Verona: novità e certezze, un programma ricco a misura di winelover

Ph: Gallery Fb Hostaria Verona

Tra le novità del 2018 la “Foresteria” dei giardini dell’Arsenale. Qui si troverà l’Italia dell’enologia con degustazione di vini abruzzesi, friulani, lombardi, piemontesi, toscani, trentini, della Val d’Aosta e, ovviamente veneti.

Non solo il classico biglietto per la degustazione, ma anche il “biglietto di coppia”, altra gradevole novità, per un brindisi a Castel San Pietro con una degustazione in omaggio. Per chi ha voglia di imparare, l’appuntamento è nel “villaggio del Monte Veronese” in Piazza dei Signori dove si terranno i laboratori didattici e altre attività per approfondire l’universo del vino.

Se in Osteria si va per degustare vino e farlo in abbinamento ai menù creati ad hoc, con il chiacchiericcio e le risate a fare da accompagnamento, in città non mancheranno musica dal vivo, incontri letterari e visite guidate. Se tra un calice e l’altro dovesse venirvi voglia anche di un sorso di birra, niente paura: in Piazzetta Bra Molinari, sul lungadige, adiacente al Campanile di Sant’Anastasia, ci saranno anche quest’anno i birrifici artigianali.

 

L’evento passa anche per la “socialità” digitale versione business

Una bella novità è quella che riguarda l’innovazione e che testimonia, se ancora ce ne fosse bisogno, quanto ormai il digitale possa fare la differenza. Tutti i winelovers potranno scaricare l’app Enosocial. Vi è piaciuto un vino in particolare? Ce n’è stato uno che non siete riusciti ad assaporare? Con Enosocial si potrà acquistare e farsi consegnare la bottiglia direttamente a casa.

 

Autunno di-vino: in Alto Adige è tempo di Törggelen

Cercate sì la convivialità, ma anche quell’intimità che solo il calore di un calice di vino e un camino sanno regalare? Allora prenotate la vostra vacanza in Alto Adige. E’ tempo di Törggelen. Cos’è? Il connubio perfetto tra natura e delizie enogastronomiche. Quella che era un’usanza contadina ora è un piacere per tutti gli amanti della tradizione. E’ l’usanza di ritrovarsi, nei mesi autunnali, nella Stube. Una via di mezzo tra una cantina e una sala da pranzo, era il luogo in cui si pigiava l’uva. Oggi è il luogo in cui godere delle delizie dell’autunno altoatesino immersi nella bellezza dei suoi boschi.

Insomma, ad ottobre in Alto Adige si va per locande e cantine, masi ed osterie, per gustare il vino nuovo e le specialità gastronomiche del territorio. E tempo di Törggelen.

 

Vino d’autunno nelle Stube altoatesine; 22 possibilità per godere dell’enogastronomia locale godendo dei colori e il calore del territorio

Sono 22 le Buschenschanke, cioè le locande contadine, che partecipano alla manifestazione. Sono quelle affiliate al marchio “Gallo Rosso” che presentano il “Törggelen Originale”. Un programma ricchissimo che ha inaugurato il 6 ottobre e che prevede, in ogni osteria, le visite guidate ai masi contadini e agli apicoltori. Impossibile non godere dei colori dell’autunno passeggiando nei boschi di castagno per chiudere la giornata davanti a un camino degustando vino, castagne schlutzkrapfen (ravioli agli spinaci), canederli, carne di maiale salmistrata e salsicce con crauti e i Krapfen altoatesini ripieni di marmellata.

Non mancheranno grappe e mosto d’uva da degustare e per chi lo vorrà sarà possibile anche visitare gli affumicatoi per assaporare l’inimitabile Speck Alto Adige. Alle 19 il fuoco e il momento di convivialità ha inizio.

 

Le Stube aderenti alla manifestazione

 

Alla scoperta della Valle Isarco, lungo il Sentiero del Castagno, nelle zone di produzione di vino e Castagne della Strada del Vino, passando per le aree che circondano Bolzano e il Burgraviato. Si diramano lungo questo tragitto le Stube aderenti alla manifestazione.

Riconoscerle è facile: davanti alla porta hanno appesa una frasca con intrecciato un nastro rosso. Ma visto che bisogna prenotarla la vacanza, tanto vale dirvi quali sono i luoghi di questo evento dal sapore e il profumo antico.

  • Bolzano e dintorni: Punto di ristoro Oberlegar (Terlano) – Fohrenof (Bolzano) – Ebnerof, Ebnicherof (Renon) – Osteria contadina Planitzer (Montagna) – Steffelehof (Caldaro)
  • Bressanone e dintorni: Unteraichnerhof, Gostnerhof (Barbiano) – Griesserhof, Maso Hubenbauerhof (Varna) – Larm Hof, Oberpartegger (Villandro) – Gummererhof (Brixen) – Villscheiderhof, Huberhof (Bressanone) – Maso Pschincker (Villanders)
  • Merano e dintorni: Ristorante Schnalshuberhof (Lagundo) – Nalserbacherkeller (Nalles) – Agriturismo Winklerhof (Parcines)
  • Alpe di Siusi: Osteria Contadina Wasserer, Maso Fonthof (Fiè allo Sciliar)