Ennesimo tassello nel progetto Frescobaldi. La famiglia del vino ha fatto del mecenatismo un emblema secolare. Oggi la Collezione Artisti Frescobaldi diventa permanente e le vigne e i luoghi della tenuta diventano una vera e propria galleria d'arte

Il mecenatismo, nei secoli, ci ha regalato le opere più belle al mondo. E la gran parte di quelle opere, artistiche e architettoniche, sono proprio sotto i nostri piedi e davanti ai nostri occhi. E’ l’Italia il Paese leader quando parliamo di bellezza legata all’arte e il mecenatismo delle grandi famiglie, oltre a quello imponente della Chiesa, ha fatto dei nostri luoghi musei a cielo aperto. Da diversi anni, nel mondo del vino il mecenatismo è diventato di casa. Per rendere i luoghi unici, ma, soprattutto, fruibili in nome di un concetto capace di sintetizzare vino e arte: la cultura!

E’ stata una vera e propria carrellata di novità quella dell’ultimo anno se parliamo di arte, vino e sensorialità! Abbiamo visto alcune cantine incredibilmente moderne e progettate da archistar, vedi “la barca” di Starck. Altre dove l’impatto ambientale e le più moderne tecnologie sono capaci di portarci in un ambiente unico (esempio ne è l’australiano D’Arenberg Cube). L’Italia punta su un approccio dove la modernità c’è, ma si lega indissolubilmente ad un modo di concepire il nostro vivere e il nostro fare cultura, ad una visione che non necessariamente ha a che fare con l’impatto scenografico. Quello, al contrario, è solo un tassello, certamente importante, di una visione dove ogni cosa si colloca per creare un insieme capace di farla quella cultura di cui parlavamo! La sensorialità è diventata la parola d’ordine nel mondo del vino, ma per trasmetterla la cultura è un elemento imprescindibile.

E se come accaduto in molte nuove realtà e presto accadrà anche in Veneto, è altrettanto vero che il mecenatismo è una peculiarità dei privati, allora non stupisce che una realtà tanto importante come quella di Frescobaldi, abbia deciso di dare ancor più incisività ad un percorso che, in questo senso, la famiglia segue da secoli. Il prossimo Museo diffuso tra i vigneti del Brunello sarà il suo e sarà un luogo ricco di arte.

 

Arte in vigna: una vetrina unica, immersa nella magia dei luoghi, per i giovani artisti di tutto il mondo

 

arte in vigna castelgiocondo

Ph: Tenuta Castelgiocondo

Pensiamo ad un Michelangelo, a un Caravaggio a un Borromini o un Bernini. Tutti questi artisti hanno avuto modo di esprimere la loro arte grazie a qualcuno che gli ha affidato una produzione che oggi è patrimonio mondiale. L’idea alla base del progetto Frescobaldi non si discosta molto da questa visione. D’altra parte è prorio dal Rinascimento che la famiglia promuove la produzione artistica. Oggi, nella sua Tenuta di Castelgiocondo, infatti, giovani artisti italiani e internazionali entreranno a far parte della Collezione Artisti per Frescobaldi che trasformerà la tenuta immersa tra i vigneto di Sangiovese e Montalcino in un vero e proprio museo diffuso.

Un tassello ulteriore in un luogo dove già l’architetto Pietro Sartogo ha realizzato la moderna e avvenieristica barricaia. E’ qui che il Brunello Frescobaldi affina. Intorno le vecchie costruzioni agricole trasformate già luoghi di degustazione per accogliere tutti coloro che amano il vino, l’arte e la bellezza dei luoghi

“Da oggi – ha sottolienato Tiziana Frescobaldinove opere della Collezione Artisti per Frescobaldi sono allestite in modo permanente negli spazi diffusi della Tenuta di Castelgiocondo”. Da dicembre l’apertura al pubblico. “Un passo che segna una tappa molto importante per il nostro progetto – ha aggiunto – e che conferma e accresce il nostro impegno verso l’arte contemporanea”. 

 

Arte in vigna: un museo diffuso che è polo culturale e sensoriale. Così l’arte e il vino incontrano la cultura

 

arte in vigna etichette artistiche

Ph: alcuen delle etichette d’autore realizzate dagli Artisti per Frescobaldi

Quello di Castelgiocondo, infatti, è un ampio progetto dove l’anima dell’arte convive con quella del vino. Oltre 1000 ettari di oliveti, campi e i vigneti che hanno fatto grande il nome dell’azienda. Il recupero dei fabbricati agricoli pronti ad ospitare i winelovers, la scelta oggi di fare dei suoi vigneti dei musei a cielo aperto, è infatti solo il proseguo di un percorso intrapreso secoli fa e che, nel 2012, si è trasformato nel Premio Artisti per Frescobaldi. Premio giunto alla sua quarta edizione. Nel corso degli anni, con la promozione dei giovani artisti, Frescobaldi ha anche firmato una collezione Magnum le cui etichette sono tate da loro realizzate: 999 bottiglie, 33 per artista, esposte anche nella Tenuta e sempre più ambite dai collezionisti di tutto il mondo.

“Quest’anno il Premio Artisti per Frescobaldi vedrà come Paese selezionato la Svizzera”. E’ uno dei mercati di riferimento per l’azienda e da qui arrivano due dei tre artisti già a lavoro per realizzare opere dedicate alla Tenuta di Castelgiocondo ed al suo terroir. Si tratta di Sonia Kacem e Caluda Comte cui si aggiunge l’italiano Francesco Arena.

A loro il compito di tradurre in etichette d’autore quelle per le Magnum, numerate a mano, del CastelGiocondo Brunello di Montalcino 2013. Una speciale selezione – ha spiegato l’enologo Ermanno Morlacchetti proveniente dai vigneti più pregiati, che godono di condizioni particolamente favorevoli per l’esaltazione del carattere del Sangiovese”.

Un vino che, i più fortunati, potranno degustare tra le opere d’arte in primavera prenotando nell’agriturismo Frescobaldi. Insomma, un altro di quei luoghi dove ogni winelovers dovrebbe potersi fermare per godere a pieno di vino, arte e bellezza.