Grazie alla collaborazione con la Milano Wine Week 24 saranno i riconoscimenti per ristoranti ed enoteche con selezioni d'eccellenza: tutto pronto per la seconda edizione che si presenta davvero alla grande

Quando si parla di Carta dei vini noi siamo sempre contenti e vedere che nella seconda edizione di Slow Wine Fire c’è il “Premio Carta Vini Terroir” ci piace davvero.

L’evento tornerà grande protagonista BolognaFiere dal 26 al 28 febbraio con questo nuovo riconoscimento e anche con “Spirito Slow”: una vera celebrazione delle migliori selezioni vinicole del mondo della ristorazione e del retail.

La prima edizione di uno spin-off degli MWW (Milano WineWeek) Awards realizzato nell’ambito della consolidata collaborazione con la grande manifestazione che protagonista tornerà dal 7 al 15 ottobre.

Premio Carta Vini Terroir: chiunque può “candidare” il suo locale preferito, ma a giudicare saraanno poi i professionisti

Due giorni quelli bolognesi per celebrare, ancora una volta, la cultura del bere bene e del buon vino rafforzando il legame tra gli enoappassionati e i luoghi dove possono trovare proprio queste caratteristiche.

Saranno 36 i riconoscimenti  da assegnare con i due premi e a decidere a chi andranno sarà una giuria di professionisti. Per le Carte Vini tutti potremo “candidare” i nostri locali preferiti sul sito dello Slow Wine Fair. Cosa che sarà possibile dal primo al 15 febbraio.

Premiare le Carte dei vini vuol dire riconoscere l’importanza di quello strumento che amiamo definire come la “Carta d’identità” di un locale ecco perché è stato il primo dei servizi digitali (e non solo) su cui come azienda abbiamo puntato.

Il felice matrimonio tra Slow Fine Wine e Milano Wine Week

“Al centro dei progetti di Slow Food sul vino, ci sono i tre protagonisti della Slow Wine Coalition: vignaioli, appassionati e professionisti. Ecco perché riteniamo fondamentale esaltare la figura di coloro che per mestiere propongono i vini ai consumatori: loro sono il vero anello di congiunzione tra chi il vino lo fa e chi lo beve”.

A dirlo Giancarlo Gariglio, coordinatore della Slow Wine Coalition e curatore della guida Slow Wine che sottolinea come “il rischio che stiamo correndo è che nel nostro Paese ci si dimentichi di queste donne e uomini ai quali il settore deve riconoscenza e attenzione. Anche per questo motivo – aggiunge – abbiamo sposato l’ambizioso progetto realizzato insieme alla Milano Wine Week, che in questo campo vanta grande esperienza”.

“Abbiamo desiderato rafforzare il nostro rapporto con la manifestazione organizzata da BolognaFiere costruendo con Slow Wine una tappa speciale dei nostri premi Carta Vini Italia, dedicati alle migliori selezioni di alcuni dei più importanti terroir italiani ed esteri e ad altre categorie speciali, come le migliori selezioni di vini biologici e biodinamici o di vini con il migliore rapporto qualità-prezzo”, aggiunge il presidente della Milano Wine Week, Federico Gordini.

“Un’importante tappa di un percorso che giungerà al suo culmine con gli MWW Awards, che saranno consegnati nel corso della cerimonia in programma lunedì 9 ottobre nell’ambito della sesta edizione di Milano Wine Week”, conclude.

Otto Terroir i grandi protagonisti del Premio Carta Vini: ecco quali sono

Entrando nello specifico il Premio Carta Vini Terroir vedrà l’assegnazione di 24 riconoscimenti che saranno assegnati a ristoranti ed enoteche che vantano una selezione particolarmente forte su otto terroir scelti.
Fra i premi territoriali italiani, migliore selezione di Barolo e di Chianti Classico (per le denominazioni più affermate) e migliore selezione di vini irpini e di Trebbiano d’Abruzzo (per le denominazioni emergenti). Per i premi territoriali internazionali i focus sono invece la Loira e la Mosella e, per quanto riguarda i territori emergenti l’Austria e la Slovenia

Il premio “Spirito Slow” dà invece spazio ad alcune categorie tematiche che rendono protagonisti i vitigni, le certificazioni, o l’idea stessa di vino buono, pulito e giusto. Saranno quindi assegnati premi per la Miglior selezione di vini provenienti da vitigni autoctoni “minori”; la Miglior selezione di vini certificati (biologici e/o biodinamici), la Migliore selezione di vini con un buon rapporto qualità/prezzo e la Migliore selezione di vini italiani buoni, puliti e giusti all’estero.

Carta Vini e non solo: la seconda edizione di Slow Wine Fair apre riflessioni importanti su cambiamenti climtici, denominazioni e biologico

Sarà un altra edizione importante quella si Slow Wine Fair al di là della bella novità della Carta Vini anche per i temi al centro delle conferenze. L’anno scorso protagonisti sono stati la sostenibilità ambientale del vino, la tutela del paesaggio, l’equità sociale nel lavoro in vigna e il ruolo sociale del vino. Nel 2023 si parlerà di vigne, vino e crisi climatica, di denominazioni e di biologico.

Tante le domande a cui si deve dare una risposta per il futuro del settore a cominciare proprio da quelle che ci impone il Climate Change. Come si affronta a partire dalla cura del suolo? Quali segnali possono cogliere i viticoltori dalle viti? Quali sono i passaggi utili e fondamentali in vigna, in cantina e fino alla distribuzione per ridurre il proprio impatto sul clima? Queste alcune delle domande di cui si dibatterà in uno degli incontri.

Quindi le denominazioni che, ci si chiede, sono un bene comune? Al di là del dato numerico, quali sono gli elementi positivi delle denominazioni? E quali gli elementi che necessiterebbero una rilettura? Infine, quali fenomeni dovrebbero farci riflettere con attenzione? Domande che partono da un presupposto e cioè che sul valore delle denominazioni di origine in termini assoluti non abbiamo dubbi.

Infine il biologico che, in un’epoca di grandi cambiamenti, entra a gamba tesa nel dibattito. Innegabile che il 2022 sia stato un anno di grande crescita. Evitare il rischio che sembri una “moda” è prioritario ecco perché, si parlerà anche di questo, è necessario trovare strade capaci di rendere il pubblico sempre più consapevole dei benefici che questa pratica agricola porta alla fertilità del suolo, alle piante anche grazie ad un uso più consapevole e parsimonioso delle risorse. Un argmento che si ricollega, è innegabile, proprio al tema dei cambiamenti climatici.