Tanti eventi cancellati. L'Italia vive un momento complicato, ma seguendo le normative nazionali, si possono compiere gesti per aiutare chi ne ha bisgono. Ecco le nostre proposte

Come festeggiare l’8 marzo in un momento così complesso per il Paese? Seguendo la scia dell’iniziativa lanciata da Le Donne del Vino abbiamo pensato a quattro modi alternativi per trascorrere questa giornata rivolgendoci alle donne, ma non solo a loro. Modi di festeggiare che sono veri e proprio gesti di solidarietà che una volta fatti, non possono che meritare un brindisi….speciale!

 

Un 8 marzo sulla scia de Le Donne del Vino: da loro l’idea social per promuovere la sostenibilità

Ph: una delle foto pubblicate dall’associazione nazionale Le Donne del Vino sulla sua pagina Fb

Donna. E’ una parola tanto breve quanto piena di significati. Sono madri, sono mogli, sono lavoratrici, sono, da sempre, un punto di riferimento per ogni società. Lo sono in casa e fuori casa. Le donne, la loro sensibilità e la loro forza sono indiscutibili. E’ a loro che ci rivolgiamo, nel giorno in cui festeggiano un giorno che è ogni giorno, per passare un 8 marzo diverso dal solito.

Il mondo del vino, così come tutti gli altri settori dell’economia nazionale, sta subendo i contraccolpi del Coronavirus. Difficile in molte regioni potersi concedere una serata con le amiche se non, lì dove possibile, ad un metro di distanza. E così, partendo dall’idea social de Le Donne del Vino anche noi abbiamo pensato a qualche modo alternativo per lanciare un messaggio o dare un contributo intervenendo su alcuni dei temi che più preoccupano il nostro vivere quotidiano, Coronavirus incluso.

Prima di raccontarveli ci uniamo all’iniziativa dell’associazione nazionale che ha puntato lo sguardo verso una delle esigenze più impellenti per salvare il pianeta: quella di puntare alla sostenibilità. A lanciarla sui social è stata la presidente nazionale Donatella Cinelli Colombini. Alla luce della cancellazione di tante manifestazioni che dovevano animare la Festa Nazionale delle Donne del Vino 2020 ha lanciato un invito a tutte le socie: scattarsi una foto accanto a una botte colorata di verde su cui apporre un proprio pensiero, un’azione fatta, uno slogan, un consiglio sul rispetto per l’ambiente. Foto che deve poi essere condivisa sui social così da creare una comunità virtuale capace di veicolare ovunque il proprio messaggio.

 

Ispirandoci a Le Donne del Vino vi proponiamo alcuni modi alternativi di festeggiare l’8 marzo e non solo! Un gesto solidale che merita un brindisi da “condividere”

E’ stata una vera ispirazione per noi. Se Le Donne del Vino hanno la loro iniziativa, sulla scia della loro idea, lanciamo anche la nostra rivolta a tutte le donne che amano il vino! Fare qualcosa di speciale nel giorno della festa della donna e, magari, immortalarlo con un messaggio apposto davanti al vostro calice a fine giornata condividendo la vostra foto magari con un tag alla nostra pagina, per raccontare del contributo che avete voluto dare per sostenere le battaglie più importanti per il Paese e tutto il pianeta.

 

Doniamo il nostro sangue seguendo le regole date dal Centro Nazionale e approvate dal Ministero della Salute

Donate il sangue. Oggi più che mai, ma fatelo seguendo le direttive ministeriali. Con il Coronavirus la paura è dietro l’angolo e il rischio che finiscano le scorte è grande. Lo dice chiaramente il Centro Nazionale Sangue nell’ultima circolare, quella del 2 marzo, pubblicata sul sito del Ministero della Salute:  “si può donare senza timori se non si proviene dalle zone colpite”. “Oggi più che mai – si legge sul sito del Governo – è importante non smettere di donare sangue”, ma con le giuste accortezze.

Queste le indicazioni date dal Centro Nazionale a cominciare da quella nota a tutti: per donare si deve essere in buona salute per cui “anche un semplice raffreddore o mal di gola, senza alcun collegamento al Coronavirus, sarebbe causa di esclusione temporanea”. Non siate incoscienti e ricordate di aspettare almeno 14 giorni per farlo se siete tornati di recente dalla Cina o siete passati in una delle zone rosse del contagio. Va da sé che se pensate di essere stati esposti al rischio di Coronavirus non è questa la scelta da fare, così come se si è effettuata la terapia per l’infezione da Sars. Ultima cosa da ricordare, sottolinea il ministero: “quando vai a donare avverti sempre il medico selezionatore dei tuoi spostamenti, specie se in una delle aree interessate dal nuovo Coronavirus”.

Rispettando la prassi e tenendosi aggiornati, dunque, l’invito resta quello: donate! Un buon modo per festeggiare l’8 marzo e una volta fatto, brindiamo per il gesto compiuto, ancor più importante in un momento così delicato.

 

L’8 marzo come giorno simbolo di un gesto che può aiutare tante mamme lavoratrici ad affrontare al meglio un momento pieno di difficoltà!

 

La solidarietà femminile, si dice, sia rara. Non è vero. Anzi quando c’è ha ben pochi rivali. Ne siamo convinti. Se avete la fortuna di lavorare da casa, o di godere di qualche giorno di ferie, ma conoscete mamme che con la chiusura delle scuole si sono trovate in grave difficoltà nel gestire il ménage familiare perché impossibilitate a restare a casa, sosteniamole. Tenere per qualche ora il figlio o la figlia di un’amica in difficoltà, fatte salve tutte le norme previste dal Ministero della Salute, può essere un buon modo per festeggiare. E a fine giornata, ad un metro di distanza, concediamoci un bicchiere di vino con la nostra amica. Un brindisi all’amicizia e la solidarietà.

 

Un aiuto per le “vostre” lavoratrici: alcune imprese del nord si sono fatte carico del servizio babysitting per garantire alle mamme serenità e continuità lavorativa. Perché non farlo se si può?

 

Appello simile lo potremmo fare proprio alle donne imprenditrici, magari proprio a quelle del vino. E’ arrivata ai media nazionali la notizia di alcune aziende che, per sostenere le loro lavoratrici, si sono fatte carico delle spese per una baby sitter. Una di queste è a Orsago (Tv). Della sua iniziativa si è occupata anche la Rai regionale per far sì che diventasse questa la prassi “contagiosa”.

Beh se è possibile potreste promuovere una simile iniziativa con la scusa dell’8 marzo e aiutare le vostre dipendenti ad affrontare con maggior serenità le difficoltà legate alla chiusura delle scuole, dando loro la tranquillità di poter lavorare sapendo che i loro piccoli sono in ottime mani.

 

Non dimentichiamoci dei più deboli: fare la spesa per un anziano, mettendo nella busta magari una bottiglia di vino da mettere in tavola, è un gesto semplice e possibile!

Difficile per gli anziani uscire di casa. Perché, se usciamo a fare la spesa per noi, non farla magari per l’anziana vicina di casa? Potrebbe essere un altro bel gesto per celebrare l’8 marzo. Ci si può anche parlare attraverso una porta, chiedere di cosa si ha bisogno e mettere nella busta della spesa quel che serve donando magari anche un piccolo omaggio che potrebbe essere proprio una bottiglia di vino per portare un po’ di bellezza in una quotidianità che per molti, si sta facendo davvero difficile.