Il talent di Donnafugata e la Diocesi di Mazara del Vallo per insegnare ai giovani a bere con consapevolezza. Tra esibizioni e pillole di cultura del vino l'obiettivo è la formazione

Cosa succede se una cantina come Donnafugata incontra la Pastorale giovanile della Diocesi di Mazara del Vallo? Che il vino diventa protagonista, tra i ragazzi, di un talent vero e proprio in cui loro possono esprimersi attraverso arte, musica e letteratura e gli altri sono lì non per giudicarli, ma per insegnarli, allo stesso tempo, il vero significato del bere bene e con gusto: la moderazione.

E’ nato così in Sicilia il progetto Wine Night in Moderation. Un progetto pilota per promuovere il bere bene responsabilmente che i promotori sperano di trasformare in un format nazionale.

 

 

Wine Night in Moderation: una vera e propria “sfida” sul palco e un percorso di giusta degustazione

 

L’idea è quella di stimolare la creatività dei ragazzi che parteciperanno a Wine Night in Moderation. A loro si chiede infatti di presentarsi sul palco di un vero e proprio talent portando una performance, sia essa di danza, d’arte, letteraria o musicale, che sappia trasmettere il messaggio su cui nasce il progetto: l’importanza del bere consapevole. D’altra parte i numeri del vino lo confermano: i giovani bevono sempre di più. Se lo facessero in modo sano non ci sarebbero problemi, ma se a salire è il dato alcolico tra i 20enni allora qualcosa non va.

A dispetto del titolo non si tratta di una sola wine night (quella è la finale), ma di un talent che si snoda, come il format richiede, in più “episodi”. L’esibizione finale si svolgerà il 10 novembre nelle Cantine di Donnafugata a Marsala. Al vincitore andrà non un contratto tv, ma una più utile borsa di studio.

Il percorso si snoderà tra le cantine del territorio dove oltre ad esibirsi, ai ragazzi saranno fornite pillole di “cultura del bere bene” e abbinamenti cibo-vino proposti per comunicare la straordinaria ricchezza che è racchiusa dentro un calice: un territorio, un vitigno e il lavoro dell’uomo.

Al di là del valore economico, è questo il messaggio, esiste un valore simbolico e culturale del vino. Valore che va insegnato attraverso l’approfondimento di tutti gli aspetti a cominciare dalla differenza tra termini come “bere” e “degustare“, cercando così di diffondere la cultura della moderazione nel consumo del vino.

 

Wine Night in Moderation: obiettivo giovani, insegnargli a bere bene attraverso la conoscenza

 

“Il vino è parte integrante della nostra storia e identità – ha detto Antonio Rallo di Donnafugata, l’azienda vitivinicola che sostiene l’iniziativa a Tp24 –. Affinché i giovani si avvicinino al vino con il giusto approccio, occorre un impegno corale per farne crescere la cultura; dobbiamo aiutarli a capire cosa si beve conoscendone l’origine e le tecniche produttive, a distinguerne la qualità attraverso un’attenta degustazione”.

“Nella tradizione cristiana – afferma Don Giuseppe Inglese, responsabile della Pastorale Giovanileil vino è dono, convivialità, condivisione. Il percorso verso questa umanità positiva passa per il bere con consapevole moderazione. Questo è il cuore del messaggio che abbiamo inteso promuovere tra i giovani. Lo abbiamo fatto l’ascolto nelle scuole e l’animazione sul territorio, su un tema che li tocca da vicino. La Wine Night in Moderation rappresenta una tappa importante di questo cammino”.

“Produrre vino – dichiara José Rallo di Donnafugata – è quello che l’uomo fa da millenni.  Oggi tutto questo è una scienza ma è ancora un’arte e più ne diventiamo consapevoli e più emozioni potrà donarci. Pensiamo inoltre all’importanza di accompagnare il vino al cibo, ai corretti abbinamenti che possono esaltare l’uno e l’altro, ed al fatto che il vino – in dosi moderate – è parte della dieta mediterranea che ci contraddistingue”.

 

Testimonial speciali…

La serata vedrà la partecipazione di testimonial di eccezione quali Andrea Lo Cicero e Valerio Vermiglio, rispettivamente ex nazionali di Rugby e Volley. Alle loro testimonianze e a quelle dei promotori, si aggiungeranno gli interventi dello psicologo Pasquale Musso, animatore della Pastorale e di Don Mario Pellegrino dei Missionari Comboniani ai quali sarà anche devoluto il ricavato della serata.