Dai film, ai social, passando per gadget e giochi da tavolo. Le mamme hanno sempre il calice in mano! Problema o semplice ironia? Il dibattito è aperto

Leggendo qua e là abbiamo scoperto che oltreoceano si sta sviluppando un fenomeno che ha acceso un forte dibattito arrivato anche sulle riviste più prestigiose a cominciare dal New York Times per finire sulla Cnn: quello delle Wine Mom, o meglio #WineMom!

Semplice ironia o un problema ben mascherato? Innanzitutto dobbiamo spiegarvi di cosa stiamo parlando. Perché lo facciamo? Perché il fenomeno corre sul filo del web, per la precisione dei social e, dunque, vista la crescita esponenziale che sta avendo, non è da escludere che dagli States sbarchi anche dalle nostre parti.

 

#WineMom: combattere lo stress con un calice di vino…giusto o no?

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Una scena del film “Bad Moms” del 2016

Tenere casa pulita, cucinare, accudire un marito (se c’è), non perdersi nulla del proprio bambino, assicurarsi che stia sempre bene, andare a lavoro, fare riunioni, finire tardi, tornare a casa e riprendere il ruolo di mamma. La vita di una donna si sa, può essere molto stressante. Ma anche estremamente soddisfacente. Esiste poi sempre la possibilità di fare delle scelte per renderla meno incalzante. Certo è che il modello femminile è, oramai, quello di una donna a tutto tondo. Ed è una grande vittoria quella di non dover più essere o solo mamma o solo donna in carriera. Inevitabile, però, finire sotto stress!

 

Dai meme ai social media finendo a cinema e tv: siamo tutte “bad mom”?

Fare tutto rende la giornata certamente complessa e così, negli States, è nato il fenomeno delle Wine Mom. Un movimento molto #social, fatto di meme o di stories su Instagram in cui le mamme, stressate, si rilassano bevendo vino, magari con indosso maglie con stampe ad hoc o direttamente attaccate alla bottiglia. E i gadget non mancano. Esiste, ad esempio, un calice con indicate le dosi in caso tu sia single, mamma o papà di un bambino o mamma o papà di due o tre più figli. Va da sè che più sono più si beve.

Persino il cinema ha colto la portata del fenomeno. L’ultimo film, in ordine di tempo, è “Bad Moms”, con la star dei giovanissimi e non solo, Mila Kunis. Prima ci sono stati “Girls Trip” e “Fun Mom Dinner”, ma anche i telefilm non sono da meno. In “Modern Family” e “Cugar Town”, ad esempio, le mamme hanno sempre un calice di vino in mano. E quasi sempre quando sono sotto stress. Da qui la nascita dei gadget, di giochi da tavolo e persino un festival a tema. Su Facebook i gruppo impazzano, e online i quiz per sapere che #winemom di certo non mancano. Come questo ad esempio.

Se lo spirito è quello goliardico nulla di male. Un genitore ha il sacrosanto diritto di rilassarsi a fine giornata. Anche con un buon vino, ma il timore di stare esagerando c’è.

 

#WineMom: una risata sì, ma la normalizzazione è un rischio per la salute

#winemom mom-meme

La paura, a quanto pare, è però quella di aver creato una sorta di normalizzazione del consumo di alcol.  Mentre il fenomeno cresce con mamme influencer che hanno fatto di questo “gioco” un ottimo modo per arrotondare e chissà magari anche per fatturare cifre ad almeno quattro zeri, gli psichiatri, gli psicologi, ma anche semplici operatori nel settore sanitario e banali osservatori, hanno iniziato a porsi delle domande al riguardo.

La più importante è questa: non è che il fenomeno nasconde un profondo disagio o ne alimenta altri? In sostanza, le mamme che guardano queste immagini, che magari ne diventano protagoniste, non rischiano di generare un fenomeno di emulazione tutt’altro che sano?

I numeri, negli Stati Uniti, un po’ di allarme hanno iniziato a destarlo. La bevuta occasionale, tra le donne, aumenta e cresce soprattutto tra le under 35: le mamme, appunto. E se si vanno a leggere alcune testimonianze si scoprono cose piuttosto sconvolgenti. Come ad esempio quella di una Wine Mom che confessa di essere arrivata a bere 21 bicchieri di vino a settimana mentre accudiva la propria figlia.

 

#WineMom: ironizzare non è un problema. Quello, se c’è, è culturale!

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Uno dei tanti gadget a misura di #WineMom

La colpa di un fenomeno in crescita che va dal dramma in casa, alla goliardia in tv e alla comunicazione sui social, è dunque colpa della tecnologia? Sinceramente ne dubitiamo. Una responsabilità c’è sicuramente. Un limite deve esserci soprattutto quando ad un libro, ormai, si preferiscono televisione e cellulari. Il fenomeno delle Wine Mom, probabilmente, è piuttosto legato a dei grandi deficit culturali che hanno fatto perdere a molti lo spirito critico nel modo di rapportarsi a ciò che fa, appunto, cultura.

Un calice di vino è cultura! Saperne fare un uso sano è responsabilità. Conoscere i rischi dell’alcol, ancor più quando si ha un bambino o magari lo si aspetta, una presa di coscienza. Certo i media dovrebbero aiutare e scoraggiare comportamenti esasperanti. Un meme, se ironico, ci sta! Ma va bene ammonire, chiedere di prestare attenzione e cercare di evitare esagerazioni che possono spingere all’emulazione invece che ad una semplice sana risata.