L'appello parte direttamente dai media e, soprattutto, i social media. L'anticipo dei raccolti sta creando problemi ovunque e la Francia si apre al mondo

Un appello alla radio francese France Bleu, uno su Facebook e un modulo pubblicato sullo stesso canale: la vendemmia 2018, in Francia, si fa tramite i social media. O meglio, sono i social media il canale scelto per ricercare i lavoratori stagionali che, a quanto pare, scarseggiano.

L’idea, a pochi giorni dal raccolto, è venuta ai viticoltori della Jura, in Alsazia. Una piccola regione francese che sta vivendo un momento di grande crescita, grazie proprio all’ingegno dei suoi viticoltori, che stanno portando avanti una battaglia degna di Davide e Golia: affermare i propri vini uscendo dall’ombra che Borgogna, Bordeaux e Champagne, li costringono a vivere. 

I suoi vitigni più noti sono il Savagnin, il Trousseau e il Polusard. Ora questi uomini della terra, che coltivano i loro piccoli appezzamenti, in maggior parte di non più di 2 ettari l’uno, aprono le loro porte al mondo. O meglio a tutti quei giovani che nel vino cercano un’opportunità. E in un territorio dove l’ascesa è appena iniziata la vendemmia 2018 potrebbe essere un’ottima occasione.

 

Vendemmia 2018: la Jura cerca lavoratori e lancia un appello e un modulo di iscrizione direttamente su Facebook

 

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Ph: l’appello lanciato su Facebook dalla produttrice Domaine Allimant- Laugner

“La vigna del Jura ha bisogno di te”. Questo il primo appello lanciato da radio France Bleu. A fine luglio a scrivere su Facebook è stata invece la produttrice alsaziana Domaine Allimant-Laugner. “La vendemmia si avvicina!”, ha postato, aggiungendo che il raccolto sarebbe iniziato tra il 24 e il 27 agosto per una durata complessiva di otto giorni e chiedendo chi volesse far parte dell’equipe! E’ stata quindi poi la volta del modulo di domanda pubblicato, anche questo, sul più popolare dei social media. A metterlo sulla sua pagina Fb è stato Soélis Défi, un fornitore di servizi di corrispondenza lavorativa rurale.

Oltre che un buon esempio di come far uso delle nuove tecnologie (sì le risposte sono state tante), e di come sia possibile, con queste, portare vantaggi ad un territorio intero, anche un buon esempio di come offrire lavoro in modo onesto e pulito. Soprattutto quando si parla di lavoro stagionale che sappiamo bene essere spesso legato al lavoro nero e lo sfruttamento. Grazie a Facebook e i media tradizionali, questa piccola regione della Francia non solo ha risolto un problema, ma ha creato vere e proprie opportunità.

 

Vendemmia 2018: il cambiamento climatico ha fatto “sparire” molti lavoratori stagionali. Nasce così una nuova opportunità

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Ph: un piccolo vigneto della Jura

Il problema che il Jura si è trovato ad affrontare è in realtà un problema di molti. I cambiamenti climatici hanno spostato il periodo dei raccolti. La vendemmia, in buona parte del mondo e dell’Europa in particolare, si è anticipata e non di poco. Questo ha portato alla “scomparsa” di molti lavoratori stagionali impiegati, in quei periodi, in altre attività o, magari in congedo e dunque impossibilitati ad andare in vigna.

Ecco che allora ci si è ingegnati. Non solo fiere e conoscenze, ma anche i social media per reclutare nuovi raccoglitori. Una necessità impellente per i cugini d’oltralpe che, sebbene con un netto distacco dall’Italia, è comunque un grande produttore in termini quantitavi e che rispetto all’anno scorso, annata con produzione ridotta, stima di raddoppiare il raccolto. Questo vuol dire che la vendemmia 2018 deve essere fatta nei tempi stabiliti o il rischio è quello di non ottenere i risultati sperati.

C’è bisogno di molti lavoratori. Persone che corrono giù per le file con le cesoie, gente che trasporta l’uva nei contenitori strapieni e che ripetano queste azioni per giorni, se non per settimane, a seconda di quale sia l’uva in fase di raccolta. Più si è, insomma, meglio è!

 

La vendemmia 2018 nel Jura non è una miniera d’oro, ma l’occasione di imparare e, magari, intraprendere un vero percorso lavorativo

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Per dovere di cronaca va anche detto che a rendere meno invitante questo tipo di attività è la minor redditività rispetto al passato. Un tempo, ricordano alcuni vignaioli, c’era la fila per andare tra i filari in tempo di vendemmia. Oggi le cose sono cambiate. Ora alcuni di loro sono pronti a fornire bonus, vino e piccoli doni per invogliare i lavoratori a scegliere i loro vigneti.

Rispondendo ad un annuncio sui social, insomma, si può comunque vivere un’esperienza unica, scoprire dei vini ancora troppo offuscati dalle grandi eccellenze francesi, visitare una terra meravigliosa e chissà, vista la ristrettezza del territorio del Jura, la voglia di emergere e la capacità di utilizzare le nuove tecnologie, anche intraprendere una vera e propria carriera lavorativa. D’altra parte la gavetta resta pur sempre il primo passo da compiere per imparare un mestiere!