Raccolta costante di dati, relazioni, analisi, ma soprattutto azioni indirizzate a garantire la trasparenza e affrontare la volatilità dei mercati

Mercati volatili e troppa poca trasparenza nel settore agricoltura: è con questo scopo che nasce l’Osservatorio del Mercato del vino dell’Unione Europea.

Realtà che segue quella inaugurata il 19 ottobre nel settore ortofrutticolo. L’Europa, insomma, sembra finalmente muovere i primi passi verso la tutela della qualità, della provenienza e dell’eccellenza dei prodotti territoriali. E l’Italia di questa trasparenza ne ha bisogno forse più di ogni altro, vista la grande varietà e l’unicità dei prodotti che la caratterizzano. A cominciare proprio dal vino.

L’Unione Europea si dota di un Osservatorio del Vino a garanzia di un patrimonio unico, in cui l’Italia occupa un ruolo di prestigio

Si è tenuta ieri la prima riunione dell’Osservatorio che si pone come obiettivo quello di tutelare un patrimonio, quello del vino, per cui l’Europa rappresenta il 65% della produzione mondiale detenendo, tra l’altro, il 70% delle esportazioni.

Una sorta di grande database da aggiornare costantemente per sapere tutto su prezzi, produzione e commercio ad esempio. Ma anche per portare avanti analisi sulle vendite e redigere relazioni sulle prospettive e breve e medio termine del settore. Lavori che andranno pianificati. E’ per questo che sarà compito dell’Osservatorio riunirsi in modo regolare. Occasioni in  cui esperti del mercato discuteranno del panorama vinicolo, del suo avanzamento ed eventualmente delle criticità da superare.

Sotto lo sguardo dell’Osservatorio saranno tutte le tipologie di vini compresi quelli protetti nell’ambito degli schemi di indicazione geografica. Parliamo dei vini Dop e Igp. Un’occasione per l’Italia per portare avanti le proprie istanze e arginare quel fenomeno di contraffazione che ogni anno fa contare milioni di euro di danni.