Pensare al poi scoprendo il vino italiano oggi. Questo l'obiettivo per incentivare, quando la ripartenza ci sarà, a scoprire le enologiche del territorio

E’ il momento di iniziare a lasciarsi alle spalle l’hashtag #iorestoacasa e iniziare a pensare al futuro, magari puntando su quello #iobevoitaliano. A lanciarlo i sindaci delle Città del Vino che tentano di guardare con positività al futuro e a far ripartire l’enoturismo che, come ogni settore, quest’anno dovrà cercare di svilupparsi intorno alla mobilità interna.

Fatte salve le misure di sicurezza, dunque, i sindaci lanciano la loro iniziativa alla scoperta dei territori. Perché questo è l’anno giusto in cui, per una volta, puntare lo sguardo non troppo lontano e scoprire il bello e il buono che abbiamo a portata di mano.

 

#Iobevoitaliano: un hashtag per rilanciare l’enoturismo degli italiani nei territori del Bel Paese

Alla base dell’hashtag una richiesta concreta: defiscalizzare le spese per i viaggi degli italiani nel Bel Paese, così come accade con le spese sanitarie e mediche. “Attendiamo le decisioni del Governo per riorganizzare la vita sociale, i servizi, le attività e la riapertura dei nostri territori, nel rispetto delle misure di tutela della salute pubblica – spiega il presidente di Città del Vino Floriano Zambon -. Nell’ottica del rilancio crediamo di poter detrarre le spese di viaggio e soggiorno, debitamente documentate”, con il preciso scopo di incentivare il turismo e dare allo stesso tempo “un contributo importante di solidarietà economica alla filiera e alle economie dei territori.

“Il made in Italy – aggiunge – va tutelato prima che sia troppo tardi: l’agricoltura e il turismo sono due pilastri dell’identità, del benessere e della bellezza italiana”.

E’ nato così l’hashtag #iobevoitaliano lanciato sul web per sostenere le aziende vitivinicole. L’obiettivo è sostenere loro e portare un contributo indiretto al mantenimento dei paesaggi italiani. Una iniziativa nazionale cui si associa quella locale, lanciata dai sindaci del territorio aderenti all’associazione, #iobevoirpino.

Un modo, dunque, per invitare a bere anche a casa il vino italiano, ma con la prospettiva di approfondire la conoscenza dei territori non appena sarà possibile organizzarsi per visitarli. Insomma, un’iniziativa in perfetta linea con quelle di cui, in queste settimane, non abbiamo fatto altro che parlarvi.