Il Movimento Turismo del Vino sarà da oggi al 27 gennaio protagonista con il Mipaaf al Fitur. Ora che il settore ha una sua identità è tempo di fare quel salto di qualità che ci può rendere davvero competitvi

L’enoturismo italiano  riparte da Madrid. E’ proprio il caso di dirlo. Ora che è riconosciuta come vera e propria branca del turismo le opportunità si sono ampliate. E’ con questa nuova consapevolezza che il settore, a partire da oggi e fino al 27 gennaio, parteciperà all’edizione 2019 del Fitur, la fiera internazionale che ogni anno apre quelle dedicate al settore turistico.

Nella città spagnola, al padiglione numero 9, ci sarà dunque lo stand del Mipaaf con la presenza del Movimento Turismo del Vino: una realtà associativa che rappresenta 900 cantine e che nel Paese, in termini di enoturismo, è stata certamente antesignana. Da 25 anni, infatti, è il punto di riferimento del settore. E’ ora però il momento di far sì che l’enoturismo prenda quella connotazione nazionale che da capo a piedi dello Stivale sappia raccontare l’eccellenza enologica italiana. Che lo faccia raccontandosi al mondo attraverso la voce dei suoi produttori, le sue tecniche di vinificazione, la meraviglia delle sue cantine e, non di meno, il valore dei suoi territori.

 

L’enoturismo italiano protagonista al Fitur: l’Italia è il Paese delle grandi possibilità

Ph: Fitur 2018

Di enutorismo ha sempre parlato con entusiasmo anche l’attuale ministro Gian Marco Centinaio. “Agricoltura e turismo sono due pilastri fondamentali dell’economia del nostro Paese – ha detto di recente -. Un binomio vincente per far crescere il territorio. In quest’ottica – ha aggiunto il ministro – l’enoturismo è un esempio perfetto di turismo esperenziale dove gusto, storia e bellezza di uniscono e si rafforzano reciprocamente. Il Fitur rappresenta un’occasione importante per promuovere e valorizzare l’intero settore”.

E l’enoturismo italiano non ha mai nascsoto il suo potenziale negli ultimi anni. Non lo hanno nascosto neanche i numeri nonostante quei chiaro-scuri su cui è necessario lavorare perché questo settore splenda definitivamente di luce propria. I numeri ce li ha infatti dati non molti mesi fa il primo rapporto italiano sul settore che ci ha raccontato come il 55% dei turisti enogastronomici (sono 110 milioni i turisti che nel 2017 sono venuti in Italia attirati dal wine&food) si muovono anche alla scoperta della viticoltura italiana. In un campione di 2.050 aziende censite nel 2017 dalla Guida Veronelli, il 66% ha inserito nella propria offerta i servizi di accoglienza enoturistica.

 

L’enoturismo italiano vola in Spagna con il suo ambasciatore: il Movimento Turismo del Vino

Con gli Ocm, i fondi per la promozione nei Paesi Terzi sbloccati, per l’Italia si apre dunque una nuova stagione con l’enoturismo che può essere protagonista come mai lo è stato fino ad ora. L’obiettivo, d’altra parte, è di aumentare la competitività e l’enoturismo è una gran bella sfida.

Una sfida che a Madrid partirà dall’accordo, che sarà firmato domani, giovedì 24 gennaio alle 10.30, tra il presidente del Movimento Turismo del Vino Nicola D’Auria e Josè Antonio Vidal, presidente della AEE, l’associazione spagnola di enoturismo, volto allo sviluppo e alla promozoine del settore enoturistico tra i due paesi.

“Per il Movimento Turismo del Vino – ha dichiarato D’Auria – questa fiera rappresenta una grande opportunità di crescita. Allo stesso tempo è un punto di partenza per il futuro lavoro di strutturazione del sistema enoturistico nazionale per il quale vogliamo essere un punto di riferimento con le 900 cantine che rappresentiamo. L’associazione che presiedo aveva già accolto con grande favore la scelta del Ministro Centinaio di legare il Ministero dell’Agricoltura con quello del Turismo. Questa collaborazione con il Mipaaf per la fiera di Madrid e la firma del protocollo con l’associazione enoturistica spagnola, conferma che la strada di programmazione intrapresa è senza dubbio quella giusta”.

 

L’Abruzzo protagonista del Fitur. Ma a Madrid sono tante le realtà italiane che si raccontano attraverso l’enoturismo

Ricco il programma della quattro giorni spagnola per il padiglione italiano. Tra gli appuntamenti più importanti ci sono certamente quello di oggi e quello del 24 gennaio. Nel pomeriggio, infatti, sarà presentato “Cantine Aperte, la festa del vino più Importante del vino”, mentre l’Abruzzo e il suo enoturismo saranno protagonisti dell’incontro di domani.

Nel programma anche una presentazione del Cilento a cura del tour operator CilentoMania. Una regione la Campania che a Madrid sarà nel padiglione insieme a Sicilia, Calabria, Emilia Romagna, Veneto e Sardegna.

E mentre gli operatori si preparano a portare l’enoturismo italiano nel mondo partendo da Madrid, noi ci prepariamo agli appuntamenti del Movimento del Vino che ogni anno ci regalano emozioni uniche. Rispolveriamo la memoria? Cantine Aperte a maggio; Calici di Stelle la notte di San Lorenzo; Cantine Aperte in vendemmia in autunno; Cantine Aperte a San Martino a novembre e Cantine Aperte a Natale.

E a proposito di Abruzzo. Visto che a Madrid avrà uno spazio particolare vi consigliamo, quest’anno, di prenotare con largo anticipo il biglietto sulla sua Transiberiana “Slow”…è in estate, ma i biglietti vanno sempre a ruba!