Nove incontri in tutta la Penisola con il Bureau du Champagne per scoprire i segreti e come degustare le mitiche bollicine francesi

Champagne. Cameriere…Champagne! E’ una di quelle frasi cinematografiche che tutti vorremmo pronunciare almeno una volta nella vita. Pronunciarla proprio così. Con quell’enfasi e quell’aria da Grande Gatsby nell’interpretazione dicapriana (ci si passi il termine) da uomo, o donna, così sicuro di sé da poter ostentare tutta la sua audacia. La coppa di champagne rappresenta, in qualche modo, un mondo immaginifico dove si incontrano scene cult da film proibizionistici e bellezza femminile da Moulin Rouge. Sì, è vero, le nostre bollicine sono eccellenti, ma la storia delle bollicine francesi porta con sé qualcosa di unico. 

Qualcosa che gli ha permesso di consacrasi nella letteratura di Ian Fleming prima e poi nella sua versione cinematografica dove tutti gli attori che hanno interpretato 007 ne hanno bevuto. In colazione da Tiffany in una coppa di champagne Haudrey Hepburn ci beve latte eppure, quella coppa, nella nostra testa è essa stessa lo Champagne. Non c’è che dire, le bollicine francesi sono un simbolo estetico e culturale. Così tanto che, persino chi non lo ama tende ad affermare “non lo bevo, ma è sempre Champagne”.

Ma in realtà, quanto lo conosciamo? Potremmo chiederlo direttamente a lui nel corso de “gli incontri del Bureau du Champagne” che, a partire da domani, toccheranno il Bel Paese.

 

Champagne: per lui l’Italia è un po’ come l’Eldorado.

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Non se ne dispiacciano i produttori nazionali di Spumante e Prosecco. Il primo inizia finalmente a riconquistare il grande ruolo che ha sempre avuto. Il secondo è il nostro fiore all’occhiello, il grande motore del nostro export enologico, ma lo champagne in Italia si beve eccome. Nel 2015 ne abbiamo stappate 6,3 milioni di bottiglie facendo rilevare una tendenza in continua crescita. Ora, proprio lui, verrà in Italia per un tour di scoperta e conoscenza che, al momento dell’eventuale acquisto, ci darà maggior consapevolezza di cosa sono realmente le bollicine francesi e di come queste siano diventate un vero e proprio cult. 

 

Champagne: gli incontri del Bureau hanno come obiettivo la conoscenza.

A promuoverli è stato l’ufficio di rappresentanza in Italia del Comité Champagne che riunisce tutte le Maison e tutti i Vigneron della Champagne. Non c’è che dire, i cugini francesi in quanto a comunicazione, promozione e tutela non hanno nessuno da invidiare. D’altra parte, lo abbiamo visto con l‘enoturismo, nonostante il nostro immenso potenziale, sono proprio i francesi a surclassarci. 

Ma quelli del Bureau non vogliono essere di certo incontri di confronto. Ma di pura e semplice conoscenza. L’unica chiave possibile perché tutte le eccellenze riescano a parlare la stessa lingua mantenendo intatte, ognuna, le sue uniche caratteristiche. Da trent’anni il Bureau du Champagne opera in Italia con un preciso scopo: promuovere e difendere la denominazione sul nostro mercato. Ecco perché, per l’occasione, saranno proprio gli Ambasciatori delle bollicine francesi a condurre i winelovers in questo interessante viaggio. In Italia sono soltanto dieci.

 

Champagne: dal Molise al…Molise toccando tutto lo stivale.

Nove gli incontri organizzati. Si inizia sabato 12 e si finisce a dicembre. Il primo appuntamento è a Campobasso. Sarà quindi la volta, il 16, di Firenze. Ci si sposta a Bologna il 25 dello stesso mese per volare, il giorno dopo, a Milano. Ultimo appuntamento del mese a Siena, il 29. Si riprende in Calabria, il 14 dicembre, con il quartultimo degli incontri fissati. Sarà quindi la volta di Perugia il 16 dicembre, con il tour delle bollicine francesi che si chiuderà, con date ancora da definire a L’Aquila e lì dove è cominciato: Campobasso. 

 

Champagne: ecco cosa impareremo.

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Le domande a cui si cercherà di dare una risposta sono quelle classiche. Quelle a cui ogni appassionato dovrebbe saper dare o vorrebbe avere una risposta. Perché lo champagne appassiona milioni di persone? Come si degusta? Perché il suo stile unico e inconfondibile si rivela già al primo assaggio? Come si serve e con quali piatti può essere abbinato.

Per scoprirlo avrete due ore, un kit didattico con mappa ufficiale della denominazioni e due pubblicazioni (Dal terrori al vino e Dalla cantina alla tavola) e un Ambasciatore del vino che ti condurrà in uno strepitoso viaggio tra le bollicine francesi fatto di teoria e…pratica!

Si parte dalla storia. Si passa quindi al terroir e le fasi del “méthode champanoise”. Impariamo quindi a leggere le etichette e le diverse tipologie di prodotto. D’altra parte chiunque sia un appassionato lo sa: un vino non lo si può apprezzare a fondo se non se ne conosce la provenienza e la storia. Ecco perché, dopo aver appreso, si potrà degustare. Quattro gli champagne che verranno proposti e di cui si impareranno le regole dell’assaggio, la distinzione degli aromi principali e le tecniche di base dell’abbinamento con il cibo.

 

Champagne: ecco dove, quando e con chi incontrare le bollicine francesi.

 

  • Campobasso 12 novembre dalle 19 alle 21 a Palazzo Cannavina con Nicola Roni, Ambasciatore dello Champagne in Italia nel 2007. 
  • Firenze 16 novembre e 6 dicembre dalle 18 alle 20  all’Hotel Gallery Art con Andrea Gori, Ambasciatore dello Champagne in Italia nel 2011. 
  • Bologna 19 novembre dalle 19.30 alle 21.30 al Golf Club Siepelunga con Claudia Nicoli, Ambasciatrice dello Champagne in Italia nel 2006.
  • Milano 26 novembre (dalle 16 alle 18), 2 dicembre e 16 dicembre (dalle 19.30 alle 20.30) al Park Hyatt con Chiara Giovoni, Ambasciatrice dello Champagne in Italia nel 2012.
  • Siena 29 novembre dalle 18.30 alle 20.30 all‘Enoteca Italiana con Marco Anichini, Ambasciatore dello Champagne in Italia nel 2009.
  • Perugia 12 dicembre (luogo, ora e Ambasciatore da definire)
  • Reggio Calabria 14 dicembre dalle 20.30 alle 22.30 al Grand Hotel Excelsior con  Claudia Nicoli, Ambasciatrice dello Champagne in Italia nel 2006.
  • L’Aquila e Campobasso giorno, luogo, ora e Ambasciatore da definire.