Enolò sceglie di stare accanto ai ristoratori e ai consumatori con la sua Carta dei Vini digitale che ora pubblica anche il menù. La sfida degli operatori è far sì che si ritrovi il piacere e la serenità per una cena o un incontro conviviale fuori casa, e noi vogliamo affrontarla con loro!

Ce la siamo provata ad immaginare una cena post-lockdown. Lo abbiamo fatto addentrandoci in un fantomatico mondo dell’assurdo, che però lo è solo per le nostre abitudini di poche settimane fa, visto che adesso, dopo essersi seduti, il ristoratore dovrà controllare che nessuno si avvicini a meno di un metro e rassicurare gli ospiti che niente è stato toccato da qualcuno, altri che loro.

Ma la diffidenza si sa, compare dietro ogni angolo. E allora è facile immaginare una scena, appunto in una cena post-lockdown, con ospiti dal comportamento condizionato da un certo disagio, che potrebbe cominciare più o meno così:

 

Lei: “non lo toccare!”

Lui: “ma è il menù e questa è la Carta dei Vini!!!”

Lei: “Sì lo so. Ma che ne sai se veramente nessuno ci ha già messo le mani?”

Lui: “Ma dai. Ce lo ha appena detto il cameriere. E poi, vedi, sono usa e getta”

Lei: Sarà, ma io non mi fido. Facciamo così: scegli tu, poi ti disinfetti subito le mani”.

 

Difficile con una premessa del genere godersi una cena, non credete? Eppure è giusto rispettare le misure di sicurezza. E’ giusto che si tenga la dovuta distanza, ma è anche giusto che i clienti possano godersi la loro serata tanto attesa e i ristoratori essere nelle condizioni di far sì che ciò accada. E sarebbe bello che questo avvenga, magari senza dover per forza sostenere tanti di quei costi diventati improvvisamente indispensabili. Compresi quelli che la tecnologia potrebbe tranquillamente contenere, se non abbattere completamente.

E’ proprio per questo che noi di Enolò abbiamo deciso di intervenire andando incontro ai ristoratori e, allo stesso tempo, ai consumatori. Come? Offrendo ai primi, GRATUITAMENTE, la nostra Carta dei Vini digitale che, nella sua ultima versione appena rilasciata, consente di organizzare e pubblicare anche il menù on line, mentre ai secondi, potervi accedere direttamente con il proprio Smartphone, anche semplicemente grazie alla “lettura” di un Qr Code bene esposto in sala. Uno strumento che tra l’altro permette la consultazione dell’offerta dei piatti e dei vini disponibili, anche molto prima di sedersi a tavola; magari facendosi venire l’acquolina in bocca pregustando in anticipo ciò che preparerà di buono lo chef in cucina e abbinando il vino che ne esalterà il gusto.

 

Cena post-lockdown: le regole vanno rispettate, ma senza il digitale è difficile far sì che i clienti vivano le ore fuori casa nella massima serenità

 

Se c’è una cosa che la pandemia ci ha insegnato è che oramai la sfida del digitale non è più un problema a cui prepararsi. E’ una realtà a cui adattarsi. Lo hanno dovuto fare le scuole, lo hanno fatto le aziende con lo smart working; ora, in tempo di ripartenza, devono farlo anche i ristoratori, i gestori di winebar e tutti i professionisti del settore Ho.re.ca.

Sì, è vero, il 18 maggio la ristorazione è ripartita, ma anche a causa dei numerosi adempimenti a cui attenersi, molti locali non lo hanno ancora fatto. Ci sono improvvisamente nuove regole da rispettare e bisogna trovare soluzioni efficaci per ciò che l’Istituto Superiore di Sanità ha indicato.

 

Le richieste dell’Istituto Superiore di Sanità e la risposta: il digitale

Ed è stato prorio l’Iss a decidere che per menù e carte dei vini le possibilità sono due: l’usa e getta o l’impiego di strumenti digitali che possano evitare la trasmissione il contagio. Il primo caso è  una possibilità che il sistema digitale di Enolò  assicura da anni e di certo non per ragioni pandemiche, ma al contrario per garantire ai ristoratori un aggiornamento costante e immediato delle proprie proposte. Possibilità che comprende il poter personalizzare la stampa con il brand del locale, realizzare liste di vini al bicchiere e selezioni speciali, proporre i piatti del giorno e le degustazioni, solo per citare alcuni esempi delle funzionalità disponibili. Ma oggi parliamo di quotidianità e stampare su un foglio di carta che deve essere cestinato per ogni cliente, ha inevitabilmente due risvolti negativi: costa e, soprattutto, non è proprio un bel segnale pensando all’impatto provocato sull’ambiente.

Ecco che allora, per garantire il servizio ed evitare ogni tipo di problema, la soluzione ottimale diventa quella digitale. Così Enolò ha deciso di non sottrarsi da un impegno utile al settore in cui opera, un comparto molto penalizzato dove le domande sono tante e le risorse per dare le giuste risposte, poche. Con una scelta “solidale”, oggi offriamo a tutti la possibilità di avere un pensiero in meno. E diciamolo, non è proprio l’ultimo dei pensieri quello di un operatore che riparte dovendosi adeguare a molte regole che comportano oneri e sforzi da applicare.

 

Enolò unisce cantine e ristoranti: la sua Carta dei vini è gratuita, di facile accesso e ora… fa anche il menù!

Lo abbiamo detto prima: quella del digitale non è una sfida, ma una realtà con cui confrontarsi. Oggi, la vera sfida, è far sì che le persone riacquistino fiducia quando decidono di mangiare fuori casa. Che si sentano sicuri e, di conseguenza, che si sentano a loro agio nel lasciarsi andare ad un’occasione piacevole, sia essa intima o di convivialità, dimenticando per qualche ora, che ci si muove nell’ambito di regole che nessuno di noi, fino a qualche mese fa, avrebbe mai osato immaginare.

Ecco che allora, dopo mesi di “solidarietà sanitaria” in cui tante aziende hanno fatto donazioni per alleviare la vita delle persone che hanno dovuto apprendere l’uso di disinfettanti, Dpi e attrezzature poco familiari, oggi si apre un nuovo fronte in cui la tecnologia è diventata fondamentale per andare incontro a chi, questa sfida, deve viverla in prima linea. Tra questi vi sono senza dubbio i ristoratori e tutti coloro che di mestiere si occupano dell’accoglienza, del benessere e della qualità della vita delle persone, tramite il buon cibo e la degustazione del miglior vino. 

Ci è quindi sembrato giusto lavorare facendo quello che sappiamo fare meglio, ovvero applicare la tecnologia digitale ai servizi, per mettere a disposizione, gratuitamente, la nostra Carta dei Vini che ora, è anche menù.
Utilizzare il sistema è semplicissimo: basta registrarsi autonomamente sulla piattaforma cartadeivini.wine, o farlo con il supporto del nostro
customer service, disponibile al numero telefonico +39 085 8562103 o, ancora, richiedendo di essere contattati con una richiesta da inviare via mail a: contatti@enolo.it.

 

Cena post-lockdown: non solo Carta dei Vini…

“Attraverso la nostra piattaforma, i ristoranti, le enoteche, e tutti gli altri operatori, oggi dispongono di un sistema on line per organizzare, presentare e vendere i vini della loro cantina e i piatti della cucina. Enolò però non è solo questo, bensì è una piattaforma molto ampia di servizi con funzionalità evolute e per questo molto vantaggiose – spiega il Ceo Founder di Enolò Stefano Baldi -. C’è un marketplace B2B originale in cui gli interessi dei produttori di vino e quelli dei professionisti dell’Horeca, si incontrano senza alcuna intermediazione e instaurano sinergie e rapporti commerciali molto profittevoli per entrambi. C’è un HUB e un sistema logistico integrato alla piattaforma che grazie ai suoi servizi dedicati, genera valore e opportunità per l’intero settore enogastronomico”.