Deguise preannuncia i risultati della 15esima International wine and spirit research.

Le anticipazioni Vinexpo sono arrivate direttamente da Guillalme Deguise, direttore generale della manifestazione internazionale di Bordeaux. : Prosecco e rosato fanno tendenza. Quella delle bollicine è una corsa che non conosce ostacoli, mentre il vino rosato, fino a qualche anno fa a mala pena considerato, inizia ad incontrare il gusto dei winelovers con somma gioia dei produttori.

Sono queste le novità del vino nel mondo. Spot, almeno, dell’analisi completa presentata dall’agenzia International Wine and Spirit Research in occasione del Vinexpo di Bordeaux (18-21 giugno). L’occasione, per gli operatori, di fare il punto così da poter anticipare le mosse dei mercati e avere indicazioni valide per stilare, nel caso dei ristoranti, Carte dei Vini capaci di soddisfare le esigenze dei più. 

PHOTOS : PHILIPPE LABEGUERIE POUR VINEXPO 2007 BORDEAUX

PHOTOS : PHILIPPE LABEGUERIE POUR VINEXPO 2007 BORDEAUX

 

Anticipazioni Vinexpo: i vini di alta gamma, a livello globale, sono quelli che vendono di più

Se parliamo di export è proprio questa la tendenza. I vini premium, cioè quelli di alta gamma, saranno quelli che faranno registrare la crescita maggiore. Secondo le stime comunicate da Deguise nel 2017 vedranno aumentare gli ordini per un milione di casse. Inarrestabile la corsa del Prosecco che manterrà lo scettro nei Paesi dove ha dimostrato di avere i numeri giusti per fare sempre meglio. Parliamo di Italia, Regno Unito e Stati Uniti. Anche in questo caso la stima è di un milione di casse in più destinate al mercato interno e quello estero sebbene con un trend che si concretizzerà in questi numeri entro il 2020. D’altra parte in un mercato del vino mondiale che ha registrato un calo del 2,6% sono state proprio le bollicine a crescere. I vini spumanti lo hanno fatto dell’8,4% e il Prosecco del 16,5%.

Che il rosè avesse iniziato la sua rinascita lo si vociferava già da tempo. Nonostante l’assenza di dati ufficiali (almeno in Italia) la tendenza a preferirlo si è dimostrato non un fuoco fatuo, ma una realtà concreta. Secondo le stime dell’Iwsr tra il 2016 e il 2020 si registrerà un aumento del suo consumo del 15% in particolare in Sud Africa, Stati Uniti e Paesi del Sud Europa.

 

Anticipazioni Vinexpo: l’Italia soffre ancora ma le prospettive nei consumi sono positive

Anche a casa nostra il rosè è il vino che ha fatto registrare le performance migliori. L’unico, tra i vini fermi leggeri, ad aver fatto registrare un incremento nei consumi. La crisi economica che stenta non poco ad allontanarsi tiene ancora in stallo i nostri mercati. Ma secondo l’agenzia nei prossimi cinque anni il miglioramento ci sarà. Certo è che l’exploit del rosato era inatteso. Particolarmente apprezzato dai giovani, soprattutto come aperitivo, entro il 2020, ha affermato Deguise, il rosè aumenterà del 22,2% i suoi consumi. 

Nonostante il calo i rossi fermi restano il nostro punto di forza. Al di là della pesante crisi, infatti, il 60% degli italiani continuano a preferirli nei consumi. Seguono i bianchi scegli dal 34,6% degli amanti del vino, donne in particolare. Se è vero che nel quinquienno ci sarà una crescita allora c’è da sperare che anche i vini simbolo della nostra enologia riguadagnino quella fetta di mercato che, proprio per la diminuzione dei consumi, hanno temporaneamente perso.

 

Anticipazioni Vinexpo: i produttori devono guardare oltreoceano. E il Prosecco avrà molto da dire

Deguise ha anche dato qualche dritta ai produttori che puntano sull’export: devono guardare oltreoceano. “La crescita dei consumi – ha affermato – sarà trainata dall’America. Il vino che crescerà di più sarà quello frizzante, come il Prosecco. Ma anche i distillati (Europa a parte) sono una categoria sempre più importante e dinamica”.

Secondo quanto riferito dal direttore generale di Vinexpo il continente americano guiderà la crescita per valore (da 44 miliardi di dollari nel 2016 a una previsione di 49 miliardi nel 2020), con l’aspettativa di un ampio guadagno nel breve termine per il segmento premium. Ma dal punto di vista dei consumi lo scettro, a quanto pare, andrà alla Cina. Almeno se parliamo di vini fermi e vini spumanti. Il tasso di crescita stimato è del 4,5%. Non solo. La Cina spodesterà entro il 2020 il Regno Unito dalla posizione di secondo mercato dei vini fermi per importanza. In termini di valore assoluto supererà anche gli States. 

 

Anticipazioni Vinexpo: ecco perché lo studio dell’International Wine and Spirit Research è tanto atteso

Di statistiche se ne fanno tante. E anche di studi. Alcuni attendibili, altri meno, altri ancora frutto di fantasia. Quello dell’agenzia Wine and Spirit Research è uno di quelli che ristoratori, produttori e tutti coloro che operano nel settore dell’enologia aspettano. E’, in sostanza, una di quelle ricerche che si può fregiare dell’attendibilità dei dati. 

La sua credibilità è nell’approfondita analisi dei dati globali che, a differenza dei dati ufficiali che si basano su import ed export, come ha sottolineato Deguise, “considera i consumi reali. Le statistiche ufficiali infatti non comprendono il consumo degli stock e fenomeni come il contrabbando e il mercato nero”. Lo studio prende in considerazione 125 mercati è ed è il database più completo al mondo