La bacca rossa protagonista il 3 febbraio in 150 "sfumature di rosso". L'appuntamento, con tre seminari d'eccezione e una giornata di degustazione è al Centro Congressi Cavour

L’Aglianico, per un giorno, re di Roma. Torna nella Capitale, al Centro Congressi Cavour, l’appuntamento con uno dei vini a bacca rossa più importanti del Bel Paese. L’appuntamento è il 3 febbraio con, tra l’altro, tre ospiti d’eccezione.

Oltre ai 150 vini in degustazione, infatti, seminari tematici saranno tenuti da Luciano Pignataro del Wine&food blog, Andrea Petrini di Percorsi di vino wine blog e Marco Cum di Riserva Grande.

AGLIANICO: L’ANTICO VINO DECANTATO DA ORAZIO PORTA A ROMA LA SUA ECCELLENZA

Le cantine della Campania, quelle della Puglia, quelle del Consorzio Sannio e Taburno e quelle del Consorzio Vita Salernum Vites saranno le protagoniste dell’evento del 3 febbraio dalle 11 alle 19. Ambasciatrici, a Roma, di un’eccellenza del sud che ha origini antichissime.

Sembra che ad introdurlo in Italia siano infatti stati i greci nel VII secolo avanti Cristo, ma sul suo nome non c’è certezza. Diverse le teorie al riguardo. Da quella per cui deriverebbe dall’antica città campana  Elea (Eleanico), a quella per cui sarebbe una semplice storpiatura della parola Ellenico fino all’origine più moderna per cui il nome di Aglianico lo prese durante la dominazione aragonese per quella particolarità della lingua spagnola di pronunciare “i” la doppia elle. Certo è che Orazio di questo vino decantò le qualità. Qualità che ne hanno fatto uno dei migliori rossi italiani diventando, in Campania, rappresentante di due Docg (Taurasi e Aglianico del Taburno) e in Basilicata, dove le sue uve maturano sui terreni vulcanici del Vulture, tradottosi nell’Aglianico del Vulture Docg. 

Tutte eccellenze che, il 3 febbraio, saranno per un giorno re di Roma.