Va in scena ogni vent'anni e si celebra in un'arena degna dei giochi olimpici. Da fine '700 la Svizzera omaggia così la grande arte del vino e lo fa ogni 20 anni

Se vi piace la Svizzera e vi piace il vino prenotate la vostra vacanza tra il 18 luglio e l’11 agosto: a Vevey c’è la Fete dei Vignerons che va in scena ogni vent’anni. Questo, insomma, è l’anno giusto per partecipare all’enorme manifestazione all’aria aperta che per tre settimane celebra la cultura della vigna.

Pronti a partire per il Lago Lemano?

Vevey: dal 1792 ad oggi il lavoro in vigna è protagonista di un evento che ne omaggia la grandezza grazie all’impegno della Confréire des Vignerons

Le origini della grande festa affondano le loro radici al XVIII secolo e ogni 20-25 anni i 19.500 abitanti di Vevey, Comune del Canton Vaud, si organizzano per festeggiare come forse nessuno il valore del vino e delle sue radici. L’ultima è stata nel 1999 e la prima nel 1797 e da allora ad organizzarla è l’associazione locale dei viticoltori, la Confréire des Vignerons. Non è una questione di “vie del paese”. Qui la festa si fa in un’arena costruita proprio per questo evento: Place du Maché capace di ospitare 20mila spettatori e con cinque palcoscenici dove il vino è assoluto protagonista.

Protagonisti di quella che è diventata nel 2016 patrimonio culturale immateriale dell’Unesco sono un altro patrimonio Unesco: i vigneti di Lavaux.

 

A Vevey si attendono un milione di spettatori per un evento costato 100 milioni di franchi e organizzato come una parata olimpica

I numeri sono impressionanti e sì anche l’Italia ci sarà, ma a vestire i figuranti. 150, infatti, le aziende e gli atelier italiani che hanno dato il loro contributo a questa enorme macchina. Un milione di spettatori quelli previsti nei 25 giorni della festa. Ben 5.500 gli attori, 850 i cantanti e 240 i musicisti che si esibiranno rappresentando in 20 scene un anno della vita in vigna.

Un evento per il quale sono stati investiti 100 milioni di franchi (90 milioni di euro). Di bottiglie, si prevede, se ne strapperanno mezzo milione! Per capire la portata dell’evento basta pensare che la direzione artistica della festa vi Vevey è stata affidata a Daniele Finzi Pasca che ha ideato le cerimonie di chiusura dei Giochi invernali di Torino e Sochi. Certo il biglietto non è economicissimo (si va da 71 a 320 euro), ma per una manifestazione così che va in scena ogni 20 anni, la spesa vale l’impresa.

Inutile dire che tutta la città si animerà con musica dal vivo, ristoranti e cantine sempre aperte. L’abitante più illustre? Niente meno che Charlie Chaplin!