Nove le bottiglie nella Top 10 Wine Searcher per i vini più ricercati. Primo, tra gli italiani, il Sassicaia Bolgheri. Ma è nel rapporto qualità prezzo che l'Italia non ha rivali.

La Francia non si batte. Ma la “buona salute” dei vini italiani e delle aziende più quotate trova pienamente riscontro nei gusti dei winelovers. Wine-Seracher ha pubblicato la sua statistica di gradimento, oltre a quella dei vini più quotati, e l’Italia nella Top 100 c’è ampiamente come ci ricorda WineNews. E nella gran parte dei casi si tratta proprio di quelle aziende che hanno fatto registrare la più alta redditività. 

 

Vino da collezione e quotazione: per gli enoappassionati tra gli italiani c’è un uomo solo al comando

 

Vino da collezione - enoteca

 

L’Italia resta fuori dalla top ten dei vini più ricercati. Lo strapotere francese in quanto a gradimento è ancora un caposaldo. Ma se vini bordolesi e di Borgogna con Bordeaux, Chateau Mouton Rothschild, Chateau Lafite Rothschild, Petrus e Chateau Margaux restano ancora irraggiungibili, gli italiani nella classifica stilata da Wine Searcher e basata sui principali motori di ricerche e quotazioni, c’è e anche con ottimi risultati.

 

I nove italiani nella Top 100 dei più ricercati al mondo

Non è tra i primi 10 per poco il Sassicaia della Tenuta San Guido che nella “Top 100 Most Serched – For Wines” si piazza ad un ottimo 12esimo posto. Il secondo italiano più amato è il Tignanello Antinori (32esima posizione), seguito dall’Ornellaia (39esimo), Massetto (44esimo) e di nuovo da un vino di Antinori: Solaia che si piazza al 60esimo. Bello vedere anche l’Alzero di Giuseppe Quintarelli tra i 100 vini più ricercati. Un 70esimo posto, il suo, cui seguono gli ultimi due italiani in classifica. Due grandissimi vini anche in questo caso: il Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno che si piazza all’89esimo posto e il Barbaresco di Gaja arrivato 90esimo.

 

La Top Ten dei 10 vini italiani più quotati al mondo

La classifica cambia, se si va a guardare quali sono gli italiani più quotati. Cioè quei vini che hanno il maggior prezzo medio al netto dell’annata. In questo caso il Barolo Monfortino di Giacomo Conterno vince su tutti con i suoi 736 euro a bottiglia. Sul secondo gradino del podio Tricolore sale invece il Barolo Falletto Riserva di Bruno Giacosa che, di euro, ne vale 681 a bottiglia. Il bronzo se lo aggiudica Massetto quotato 619 euro.

Centonove euro gli euro di differenza con la medaglia di legno che approda in Toscana con un vino che è a dir poco una certezza: il Brunello di Montalcino Riserva della Tenuta Greppo Biondi Santi (510 euro). Nella top ten ci sono un altro Brunello, e cioè il Riserva Case basse di Gianfranco Soldera, il Chianti Colore di Bibi Graetz Testamatta (400 euro), il Rosso di Mntalcino sempre di Soldera (431 euro), il Vin Santo Occhio di Pernice di Avignonesi che, a bottiglia, è valutato 389 euro, di nuovo l’Alzero di Quintarelli già in ottima posizione tra i vini più ricercati al mondo che, in quanto a valore, è stimato sui 369 euro e, infine, un altra grande certezza dell’enologia italiana: il Sorì San Lorenzo di Gaja quotato 337 euro. 


I vini italiani migliori nel rapporto qualità prezzo

Non manca la classifica dei “The World’s Top 10 Best Value Wines”, divisa per fascia di dollari. Come leggiamo su WineNews, in quella dedicata ai vini intorno ai 10 dollari l’Italia non manca. E tra i 10, nel mondo, ci sono anche lo Shamaris Grillo Terre Siciliane di Cusmano e il Vitiano di Falesco.

Ben 4 i vini italiani nella Top ten dei 20 dollari. Troviamo infatti il Carusu Rosso Etna di Terrazze dell’Etna, il Barbaresco di Adriano Marco e Vittorio Sandaive e il Gries Lagrein Alto Adige Riserva di Cantina Terlano.

Due quelli invece presenti nella Top Ten intorno ai 40 dollari. Si tratta del Bricco Colma Monferrato Rosso di Prunotto e il Barolo Bricco Viole di M.Marengo. Tre, infine, le bottiglie italiane di grande qualità non superiori, nella spesa, agli 80 dollari. Parliamo del Barolo Margeria di Azelia dell’azienda Luigi Scanavino, il pregiatissimo Barolo Vigna Rionda Riserva di Massolino e il noto ed eccezionale Paleo de Le Macchiole.

Non c’è che dire. L’Italia, al calice, è garanzia di accessibilità e qualità.