Apre alle manifestazioni veronesi la kermesse ospitata nell'Areaexp La Frabbrica. Degustazioni e gastronomia tra chef stellati e produttori di Norcia. E un omaggio ad uno dei fondatori: Stanko Radikon

Non solo Vinitaly. C’è anche ViniVeri. Compie 14 anni la manifestazione dei vignaioli indipendenti che si svolge a Cerea. ViniVeri torna anche quest’anno e presenta il programma della 3 giorni dei produttori soggetti alla sola “Regola” del rispetto del territorio e all’insegna della sostenibilità torna protagonista dal 7 al 9 aprile nell’Areaexp La Fabbrica

 

Ph: gallery viniveri.net (ed. 2016)

Ph: gallery viniveri.net (ed. 2016)

 

ViniVeri 2017: degustazioni e dibattito. Il convegno d’apertura si rivolge ai produttori e al dibattito europeo 

 

Gli stand apriranno dalle 10 del mattino con un convegno conclusivo fissato per le 18 che interesserà certamente i 119 produttori provenienti da tutta Europa. Testo unico ed etichette. Nelle scorse settimane è stato serrato il rapporto con il Mipaaf soprattutto sulla questione della Dematerializzazione dei Registri Vinicoli. Incontri che hanno portato già ad un primo risultato: la creazione di una piattaforma di comunicazione digitale in cui ciascun produttore può raggiungere il Ministero ponendo domande e facendo proposte per migliorare quel servizio che dovrebbe più di ogni altro sburocratizzare il lavoro in vigna e in cantina.

Dibattito che sarà occasione di internazionalizzazione con il discorso puntato sulla trasparenza delle informazioni che possono essere riportate in etichetta. Argomento da sempre caldo e che si è non poco animato negli ultimi mesi con le nuove regole proposte dall’Unione. 

 

 

ViniVeri 2017: 119 i produttori che vinificano secondo la “Regola” della naturalità presenti all’Areaexp

 

Italiani, ovviamente, ma anche provenienti da Austria, Repubblica Ceca, Francia, Slovenia, Portogallo oltre ad un nutrito gruppo di produttori naturali provenienti dalla Spagna. Saranno 119 gli “artigiani del vino” indipendente che animeranno la manifestazione aprendo alle degustazioni in tutti e tre i giorni dalle 10 alle 18. Rispetto per l’ambiente e la biodiversità.

Sostenibilità è il concetto su cui fa leva la produzione di questi vignaioli che l’8 aprile alle 18 omaggeranno uno degli uomini simbolo del vino naturale: Stanko Radikon. A lui, uomo tenace e non avvezzo ai compromessi che fu tra i fondatori del Consorzio, sarà infatti dedicata la “Degustazione – Memorial” guidata dal Gastronauta Davide Paolini.

 

ViniVeri 2017: non solo vino. Anche tanta gastronomia stellata e non con un assaggio fatto di solidarietà

 

Non mancherà l’Enoteca ViniVeri: la vetrina bottega dove si potranno acquistare i vini (anche rare bottiglie) a prezzo di cantina. E mentre si degusta tra uno stand e l’altro non mancherà, ovviamente, a gastronomia. All’interno della manifestazione si svolgeranno due cene d’eccezione per cui è necessario prenotarsi. In cucina due giovani e già affermati chef. 

La sera del 7 aprile protagoniste le creazioni gastronomiche di Enrico Bartolini. Toscano di nascita, internazionale per vocazione, lo chef classe 1979 vanta già un curriculum incredibile. Definito “il Pirlo della cucina” per le grandi capacità e l’immancabile fantasia, oltre ad aver ottenuto due stelle Michelin al Mudec di Milano, una stella a Bergamo e una a Castiglione della Pescaia, fa parte dei Jeunes Restaurateurs d’Europe.

L’8 aprile tra i fornelli ci sarà invece una a dir poco talentuosa chef: Martina Caruso. A 27 anni è lei alla guida del ristorante dell’Hotel Signum. L’attività di famiglia che gode di tutto il bello e il buono del luogo in cui si trova: la meravigliosa isola di Salina (Eolie). Miglior chef emergente 2017 per il Gambero Rosso e premiata come miglior chef donna da Identità Golose 2017 sarà lei l’altra grande protagonista della gastronomia italiana a ViniVeri 2017.

 

La solidarietà fa il paio con la territorialità e l’eccellenza

Cinque dei 25 euro del biglietto d’ingresso a ViniVeri sarà devoluto in favore dell’associazione “Per la vita di Catelluccio di Norcia”. Mai come ora il Centro Italia ha bisogno di essere sostenuto. Terra di grandi prodotti della nostra gastronomia sta rischiando di disperdere un patrimonio unico al mondo. La volontà è quella di contribuire alla ricostruzione della filiera produttiva di questi territori.

Lo hanno raccontato i bambini dell’asilo di Acquasanta Terme, paese terremotato della provincia di Ascoli Piceno. Sono stati loro a disegnare il logo della manifestazione. I prodotti di questo territorio martoriato, ma non ucciso dal sisma, saranno a Cerea. Sarà il loro gusto a convincervi di quanto il nostro Paese vale in termini di qualità e lavoro. 

Uno spazio della manifestazione è stato infatti riservato ai piccoli produttori e gli artigiani provenienti da Norcia. 

A Verona tra Vinitaly e vini naturali (protagonisti anche con VinNatur) sarà una settimana…inebriante!