La sua "Anima di Primitivo" protagonista ai seminari Ice di una delle fiere del vino più importanti al mondo. A Bruxelles per promuovere la biodiversità di un territorio unico che nelle sue tenute ha trovato una nuova progettualità

La Puglia al Vinexpo di Bordeaux, che chiuderà i battenti domani, è arrivata con un ambasciatore d’eccezione: il Primitivo di Manduria di Claudio Quarta. Il vino del vignaiolo per passione divenutolo poi per professione raggiungendo in breve tempo vette di grande eccellenza, è infatti quello che anima il ciclo di seminari della XIX edizione della fiera vinicola francese.

 

Vinexpo: una vetrina mondiale per esaltare la territorialità

 

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Il Vinexpo è una delle vetrine più importanti per il mondo del vino. Per questa edizione sono attesi (e i numeri si avranno tra pochi giorni) 48 mila visitatori. Essere presenti è già importante. Esserlo in veste di ambasciatori della propria regione ancor di più. Ecco perché il fatto che il rosso “Anima di Primitivo”, Primitivo di Manduria Doc 2015 di Claudio Quarta, ha una doppia e importante responsabilità: esaltare l’eccellenza della sua cantina e farne un simbolo di tutto il suo territorio.

Prodotto nella cantina salentina di Lizzano Tenute Eméra, in provincia di Taranto, il Primitivo di Quarta è infatti protagonista di uno dei cinque seminari organizzati da ICE, l’Agenzia per la promozione all’estero, dedicati al valore culturale dei vini italiani e ai diversi sbocchi commerciali che i mercati offrono.

“Le enoteche e i vini italiani. I vini del collezionismo e le biblioteche del vino”. E’ questo il titolo del seminario che ha visto il Primitivo protagonista. A condurlo due “eminenze” del settore: Attilio Scienza, enologo e docente dell’Università di Milano e Raoul Salama, giornalista e docente di enologia dell’Università di Bordeaux. Insieme ai vini che hanno fatto la storia dell’enologia italiana e reso famoso il Made in Italy in calice in tutto il mondo, ci sarà insomma anche il Primitivo di Manduria, bandiera internazionale della produzione vitivinicola pugliese. Una viticoltura che si sta facendo sempre più spazio nei mercati mondiali.

 

Vinexpo: perché il Primitivo di Quarta? Perché qui si raccoglie la più grande biodiversità del Mediterraneo

 

In primo piano Claudio Quarta, dietro il prof. Attilio Scienza

In primo piano Claudio Quarta, dietro il prof. Attilio Scienza

 

La scelta di portare proprio questo vino come ambasciatore di Puglia al Vinexpo non è stata casuale. Soprattutto per il contesto in cui il Primitivo ha avuto modo di proporsi. In uno spazio dove oltre ai 48 mila visitatori ci sono 40 Paesi e circa 2.350 espositori. Una cornice perfetta per esaltare il valore di un progetto ben più ampio. Quello che la Cantina porta avanti proprio con il dottor Scienza che poche settimane fa è stato alle Tenute Emèra con i suoi studenti per illustrare loro la collezione di biodiversità della tenuta di Claudio Quarta. Con oltre 500 vitigni impiantati e studiati dal 2009 è la più grande al mondo per varietà del Mediterraneo.

Un momento importante per un progetto che vuole raccontare, tutelare, esaltare e ripensare la coltivazione della vite perché non se ne perda il patrimonio millenario. Per comprenderlo vi consigliamo di guardare il video.