La Stampa e il potere dei social raccontato attraverso le storie di chi, con un Tweet, ha cambiato la storia della propria azienda

#MadeinItaly. Stendere grafici, prendere dati, fare analisi e incentrare tutto sulla logica dell’economia per poi scoprire che un cancelletto seguito da poche lettere può far letteralmente “impazzire” i tuoi numeri portandoli ad una crescita esponenziale. Se la conoscenza è fatta per essere smentita o quantomeno per superare se stessa, la dimostrazione che la fantasia può diventare più realistica della realtà è in tutta in un #hastag e ce lo ricorda La Stampa con un bell’articolo sul Wine&Food Festival (apparso sul web il 16 maggio) costruito proprio intorno al “grande” successo dei “piccoli” produttori che con un Tweet hanno letteralmente rovesciato (in senso positivo) le loro sorti. E come si sottolinea nel pezzo a firma di Nicola Pinna si può storcere il naso quanto si vuole, ma il successo di un’azienda passa per la qualità non solo delle bottiglie, ma del suo saper far marketing. La particolarità? Per fare il boom è bastato scrivere #MadeinItaly…potere del web…magia dei social!

#MadeinItaly

Piccoli Produttori arrivati lontano: Storie di bontà italiane lanciate nel mondo dai social network

Al Porto Cervo Wine&Food Festival il meglio dell’enogastronomia italiana tra lusso e hashtag 

 

Gli affari sono anche una questione di hashtag. Può sembrare una follia da far svenire gli economisti, ma è tutto vero. Quando il marketing si gioca sui social network, azzeccare la parola chiave è la regola numero uno. Ai tempi di Facebook, Twitter e Instagram molte regole di mercato si stanno ribaltando. La pubblicità diventa planetaria e a basso costo, ma per arrivare lontano bisogna sempre azzeccare l’hashtag. Lo sa bene un’imprenditrice di Montepulciano che da un giorno all’altro ha dovuto far fronte a un vero e proprio boom di richieste. Un importatore americano cercava un produttore di vino italiano e su Twitter ha trovato l’account dell’azienda toscana. Quasi all’improvviso il fatturato è cresciuto e la storia dell’azienda è cambiata. «Questa è la nuova frontiera della pubblicità, soprattutto per le piccole aziende – spiega Slawka Scarso, docente di marketing del vino alla Business school della Luiss – I social offrono l’opportunità di arrivare lontano anche alle piccole aziende, a quelle che di certo non potevano permettersi di pagare gli spazi pubblicitari sui giornali o sulle televisioni. I new media, tra l’altro, consentono anche ai produttori della provincia di arrivare fin dall’altra parte del mondo». 

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