Tante le etichette selezionate da Wine Enthusiast tra le 100 che un buon collezionista deve avere. Rossi di Piemonte e Toscana dominano, ma c'è la sorpresa cerasuolo

Cellar Selection. Enoappassionato? Sei uno di quelli che ama riempire la sua cantina? Soprattutto sai dare valore a quello che ci metti dentro? Tempo fa abbiamo visto quali sono le 30 etichette italiane più cercate nelle aste mondiali. Oggi vi diciamo quali sono invece i vini italiani che, secondo la rivista Wine Enthusiast, dovreste avere in cantina. E se già li avete lì, dovreste allora lasciare invecchiare ancora un po’. Diciamo per almeno dieci, venti o trent’anni

Sono 20 le etichette italiane della Cellar Selection della prestigiosa rivista entrate tra le 100 che in una cantina che si rispetti non dovrebbero mancare. Certo, non fa piacere sapere che siamo dietro Usa e Francia che, in questa speciale classifica, hanno rispettivamente 20 e 24 etichette. Ma è pur vero che i 100 vini sono stati selezionati tra oltre 20mila recensiti in tutto il mondo. E soprattutto…il podio lo abbiamo comunque conquistato!

 

Cellar Selection: in Italia parlano i rossi. Uno di loro è al top!

Cellar Selection biondi-santi1

Se è vero che è uno Champagne a prendersi la medaglia d’oro di questa classifica, per la precisione il King 2002 Brut, va subito detto che la medaglia d’argento, tutta italiana, è d’argento solo per modo di dire. Eh sì perché in realtà è un parimerito. I 100/100 di Wine Enthusiast, con lo Champagne, se li è infatti guadagnati un’etichetta nostrana che, nominata, al nostro interlocutore farebbe subito dire: “eh beh…ci credo!”.

Parliamo del Brunello di Montalcino Biondi Santi 2012. Un vino “già sorprendente – sottolinea la rivista -, ma che evolverà per decenni”. Se ora, infatti, vale 529 dollari, cioè circa 495 euro, negli anni potrebbe raggiungere valori ben più alti. Ecco perché, per i collezionisti è un bene averlo o conservarlo in cantina. Il difficile è resistere!

 

Cellar Selection: sua maestà il Brunello!

Cellar Selection - uva-brunello-montalcino

Se Brunello è il vino 100/100 Made in Italy, sempre di Brunello parliamo quando, scorrendo la classifica ci fermiamo a leggere quali sono le etichette che di punti, da Wine Enthusiast, ne hanno ottenuti 98 su 100. “Assolutamente superbo” e preferibilmente da consumare tra il 2022 e il 2035 è il Brunello di Montalcino Conti Costanti 2010. Prezzo attuale 190 dollari pari più o meno a 182 euro.

Nella vostra selezione di rossi toscani, da conservare in cantina per così tanto tempo e da chiudere magari sotto chiave se avete intenzione di non cedere alla tentazione, dovete aggiungere anche un terzo Brunello valutato sempre 98/100 dalla rivista americana. Si tratta del Nello Riserva 2010 Baricci. In questo caso l’investimento è di 120 dollari, poco più di 107 euro. Non male per un vino che, assicurano, ha bisogno di sviluppare maggiore complessità. Vietato brindare almeno fino al 2020. Ma se aspettate il 2035 è anche meglio. Soprattutto se avete intenzione di rimetterlo sul mercato. 

 

Cellar Selection: la cinquina del 97!

Cellar Selection

Cinque etichette in quella manciata di punti che fanno viaggiare ad alta quota i vini italiani.

Nord

In questa cinquina c’è soprattutto tanto Piemonte. I 97/100 di Wine Enthusiast se lo sono infatti guadagnati due Barolo per quanto riguarda la regione dei grandi rossi. Parliamo del Mascarello Giuseppe e Figlio 2010 Villero e del Vignolo Riserva 2010 Cavallotto.

Potrete gustarli in un lasso temporale che va dal 2018 al 2035 mettendo ad oggi in cantina due bottiglie del valore, rispettivamente di 100 dollari (poco meno di 90 euro) e 150 dollari (circa 135 euro). 

Centro

Immancabile un Brunello anche in questa posizione d’alta classifica che lascia la sua impronta con il Ciacci Piccolomini d’Aragona 2010 Vigna di Pianrosso Santa Caterina d’Oro Riserva da consumare preferibilmente tra il 2022 e il 2040 con una spesa necessaria, per metterlo in cantina, di 140 dollari: 93 euro e qualche spiccio!

Sud

E’ bello sapere che in questa zona c’è tanto sud. Eh sì perché le altre due etichette a firma 97 arrivano rispettivamente dalla Campania e dalla Sicilia che piazzano nelle alte sfere altri due rossi. Rispettivamente il Primum Riserva Guastaferro 2006 Taurasi e il Contrada Rampante Passopiasicaro 2013 Terre Siciliane. Valore attuale delle bottiglie stando a Wine Enthusiast, rispettivamente 90 dollari (81 euro circa) e 60 dollari (54 euro). Bottiglie accessibili nei prezzi, cosa che, come vedremo, caratterizza molti vini di questa classifica, e che, in questo caso, potremmo decidere di bere già dal 2018, sebbene si consigli la conservazione in cantina per l’uno (il rosso siciliano) fino al 2025 e per il campano fino al 2031.

 

Cellar Selection: il poker del 96!

Cellar Selection barbaresco

Non c’è niente da fare. Continuando a scorrere la classifica si vede come siano sempre i rossi protagonisti con Piemonte e Toscana a guidare la nostra eccellenza a lunga conservazione. In questo caso dalla regione più a Nord arrivano un barbaresco e due barolo. Dalla Toscana, neanche a dirlo, un altro ottimo brunello di Montalcino.

Andiamo con ordine. Il barbaresco che si è guadagnato i suoi 96 punti arriva dalla cantina Sottimano ed è una riserva del 2010 da conservare almeno fino al 2020, se non fino al 2040 che attualmente vanta un valore pari a 71 euro (79 dollari americani). Suoi compaesani sono il Barolo Bricco Pernice 2010 di Elvio Cogno e il Briccolino Riserva 2010 Rivetto.

Tra i due rossi classici delle terre piemontesi in quanto a prezzo il Briccolini richiede uno sforzo leggermente maggiore. Se in fatti il Bricco Pernice potreste portarlo nella vostra cantina o, in caso già lo aveste, vedervelo valutato circa 99 euro (110 dollari), l’altro non dovreste darlo via per meno di 210 dollari: circa 189 euro. Data di consumazione prevista? Per il Bricco non prima 2020 e non dopo il 2035. Per il Briccolina non prima del 2018 e non dopo il 2030.

Ed eccolo il quarto Brunello di Montalcino fin qui incontrato. Parliamo del Padelletti 2010 riserva che nella vostra collezione varrà attualmente 115 dollari e cioè poco più di 103 euro, ma che non potrete aprire prima di tre anni: tra il 2020 e il 2035.

 

Cellar Selection: quanta classe nel 95!

Cellar Selection wine-cellar

Un tris d’assi quello con punteggio pari a 95/100. E se è vero che la Toscana piazza l’ennesimo Brunello di Montalcino, è pur vero che il Piemonte si ripropone, ma stavolta con un ottimo Gattinara. Terza etichetta ad aver raggiunto questo punteggio entrando nei 100 vini da conservare in cantina secondo Wine Enthusiast di nuovo la Campania con un altro Taurasi.

Si tratta, in questo caso, del Radici Antonio Riserva 2008 Mastroberardino. Vino che andrà tenuto al fresco almeno fino al 2018 con un’attesa, per la degustazione perfetta, da protrarre fino al 2033. Valore attuale della bottiglia? 80 dollari, cioè circa 72 euro

Il Piemonte, come detto, lascia anche qui la sua impronta. Lo fa sempre con un rosso, ma stavolta con un Gattinara: il Riserva 2010 Travagliani che rimarrà chiuso nella sua bottiglia almeno fino al 2018 e al più tardi al 2030. Prezzo? Più che accessibile verrebbe da dire anche se, a ben guardare, tutte le bottiglie per un collezionista lo sono. Il Gattinara in questione vale infatti “solo” 45 dollari: 40 euro e qualche monetina.

Ed eccolo il Brunello di Montalcino che ha praticamente “spammato”, diremmo così se fossimo su internet, tutta la classifica made in Italy con grande gioia per la Toscana e il Paese tutto. I 95 punti se li è aggiudicati infatti il Capanna 2011 che con i suoi 50 dollari (50 euro circa) garantisce una durata massima di altri 13 anni.

 

Cellar Selection: si chiude con la cinquina secca del 94!

Cellar Selection tappo-vajra

Tanta tanta Sicilia. Due Barolo ci sono, ma sono i siciliani a chiudere questa classifica che, incredibile ma vero, ci portano in cantina anche un cerasuolo a dimostrazione di come questa varietà di vino stia sempre più guadagnando in eccellenza. Dal Piemonte arrivano il Barolo 2012 dei Fratelli Alessandria che fino al 2020 terrà il suo tappo di sughero che sarà meglio togliere direttamente nel 2028 (il suo valore attuale è di 54 dollari: 48 euro e 50 cent per intenderci) e il Ravera Vajra 2012 che di euro ne vale circa 54 (60 dollari)

Dal caldo sud arriva l’armata dei tre. Parliamo del Guardiola (Etna) 2014 della Tenuta delle Terre Nere, del Duca Enrico 2010 Duca di Salaparuta e del Cersauolo di Vittoria Classico Cos 2011 Delle Fontane. Tre vini che potranno invecchiare al massimo fino al 2028 (2026 per il cersauolo) e che attualmente alla vostra cantina danno un valore, rispettivamente, di 40, 60 e 70 dollari. Tradotto in euro: 36, 54 e 70.

Se li avete già in cantina sta a voi decidere se dimostrarvi collezionisti o piuttosto bevitori. Quel che è certo è che avete una cantina decisamente d’eccezione! 

 

Crediti fotografici Flickr CC. Dall’alto: Megan Cole, Bruno Cordioli, Luca Boldrini, Paul Arps, Ren Kuo e Michael Camilleri. Copertina Flickr CC Kim Manley Ort