Il viaggio del vino nel suo mondo è il tema della XVI edizione dell'iniziativa con cui Go Wine promuove l'universo enologico italiano puntando sulla scommessa dell'enoturismo

Guardando una vigna non vi è mai venuta voglia di “bere il territorio”? Luoghi e scrittura. Il tema del viaggio, nella letteratura, si perde nella notte dei tempi. Il più famoso viaggiatore, giunto per le sue gesta fino a noi, è certamente Ulisse e nel suo, di viaggio, il vino è un elemento presente in modo oseremmo dire costante. Lo offre Circe a Ulisse e i suoi compagni perché “scordassero la patria terrra”. E’ Ulisse stesso ad offrirne al Ciclope Polifemo perché cada in un sonno profondo agevolando la sua fuga. Ed è sempre il vino il protagonista quando, tornato a casa, trova nel suo palazzo i Proci ubriachi. 

Tre modi di viverlo, tre modi attraverso cui raccontarlo raccontando una storia. Il viaggio, i luoghi e il vino sono di nuovo protagonisti nell’ormai consolidato premio letterario di Go Wine Bere il territorio che, nell’edizione 2017, la sedicesima, si consolida tra certezze e novità.

 

Bere il territorio: il turismo passa per il valore intrinseco della viticoltura.

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Diffondere la cultura enologica ed agroalimentare è stato il principio fondante di Go Wine. E’ per questo che, sedici ani fa insieme ad essa è nato anche il concorso letterario che ha ufficialmente aperto le iscrizioni per l’edizione del 2017. L’enoturismo come esperienza totalizzante è il concetto dietro cui si fonda l’associazione e quello che, con questo concorso, si vuole raccontare. Paesaggio, ambiente, cultura, tradizioni e vicende locali sono i valori cui ispirarsi per presentare la propria opera.

Raccontare, raccontarsi nelle vesti di un viaggiatore del vino lasciando che il lettore, in questo caso la giuria, vi riconosca tutta l’identità di un territorio. A poterlo fare, oltre ai giovani tra i 16 e i 24 anni, anche i “meno giovani”. La categoria torna per la sedicesima edizione di Bere il territorio riservando la possibilità di mandare il proprio racconto anche a chi ha più di 24 anni senza un limite massimo di età.

Non mancherà una sezione speciale riservata agli studenti degli Istituti Agrari. “Il Bando – si legge – conferma il preciso intento di valorizzare e premiare lavori di ricerca rivolti al tema dei vitigni autoctoni, anche tenendo conto di interessanti contributi ricevuti nelle ultime edizioni”.

 

Bere il territorio: a chi si rivolge il concorso di Go Wine e quali sono i criteri di partecipazione.

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A chiunque abbia la passione del vino e dei viaggi. In realtà anche a chi, questa passione, la sogna e spera di poterla vivere nel modo più pieno possibile. Una vera e propria iniziativa culturale che cerca di diffondere la cultura della qualità attraverso i consumatori stessi chiamati, per una volta, a farsi idealmente viaggiatori di un’identità che, in Italia, affonda radici antichissime. 

 

Lunghezza dei testi

Al concorso di può partecipare anche in gruppo e che si faccia parte, soli o in compagnia, della categoria “giovani” o di quella “meno giovani” i testi, in lingua italiana, dovranno avere una lunghezza minima di 3.600 battute (due cartelle) e massima di 9 mila battute (5 cartelle) da inviare anche su supporto magnetico. Tre le copie che dovranno essere invitate.

 

Scadenza, modalità di invio e modalità di premiazione.

La data ultima è il 10 marzo 2017. L’indirizzo cui gli elaborati, vi posta, andranno inviati è: Concorso “Bere il territorio” – Go Wine Via Vida 6 12051 Alba Cn. A decidere chi sarà il vincitore sarà una giuria di tutto rispetto. Parliamo Bàrberi Squarotti (Università di Torino), Gianluigi Beccaria (Università di Torino), Valter Boggione (Università di Torino), Bruno Quaranta (La Stampa-Tuttolibri), Massimo Corrado (Associazione Go Wine).

Solo due testi saranno selezionati e a chi li ha scritti andrà un premio in denaro di 500 euro. La Premiazione si svolgerà il 1 aprile ad Alba. 

 

Bere il territorio: l’attenzione verso la cultura enologica in libreria e nei confronti dell’autoctonicità.

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Oltre ai premi riservati alle nuove leve Bere il territorio, anche quest’anno, assegnerà il riconoscimento a “Il Maestro”. Ma la novità è il Premio speciale che sarà attribuito al libro a tema vino che ha convinto di più nell’anno 2016.

Il Bando, insomma, è aperto. Ognuno saprà cosa e come vuole raccontarlo. Per chi volesse puntare sulle “strade dell’autoctonicità”, chiamiamole così, potrebbe essere interessante leggere qualcosa su due vitigni quasi dimenticati. O quasi. Di due noi vi abbiamo raccontato: la Spergola e le Ambrusche.