Sei appuntamenti per un corso di degustazione unico. Dal 17 gennaio al 21 febbraio l'appuntamento è a Bergamo alla scoperta di bianchi, rossi, bollicine e vini da dessert

Assaggiatori curiosi. Iniziare bene il 2017 per un winelovers vuol dire iniziarlo all’insegna del bere bene. Ci sono tradizioni che vanno rispettate. Ecco perché, dopo aver messo i regali sotto l’Albero per amici e parenti è ora di farselo un bel regalo. E ce n’è uno che gli appassionati dovrebbero concedersi. Soprattutto quelli che, pur avendo da sempre nutrito passione per il mondo del vino, non hanno mai avuto modo di esplorarlo attraverso i consigli degli esperti. 

Stiamo parlando del corso di degustazione dove la magia della parola, quella delle sensazioni e quella del gusto si incontrano: “Il vino come racconto”. Organizzato dal Seminario Permanente Luigi Veronelli è pronto a regalare un pieno di emozioni e conoscenza ai winelovers anche nel 2017. 

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Assaggiatori curiosi: sei momenti di degustazione con “il vino come racconto”

Si svolgerà dal 17 gennaio al 21 febbraio il corso organizzato dal Seminario Veronelli presso la sede di Bergamo. Sei lezioni dedicate a coloro che desiderano accostarsi “in modo ragionato” all’affascinante mondo del vino. D’altra parte come Luigi Veronelli diceva “il vino vuole partecipazione; e un grande vino, più ancora, la confidenza e l’affetto”. Ecco perché questo corso è decisamente particolare e probabilmente unico nel suo genere. Non semplici incontri per assaporare, ma veri e propri viaggi del gusto e del pensiero alla scoperta di tutto ciò che un calice può contenere. Molto più di quanto si possa immaginare.

Gli incontri si svolgeranno tutti dalle 21 alle 23 alla presenza di un docente abilitato. Nel corso della serata saranno assaggiati 4-6 vini di qualità, sarà consegnato il materiale didattico e a tutti i partecipanti, oltre che l’attestato, sarà rilasciata una valigetta con 6 bicchieri da degustazione. Costo: 250 euro iva inclusa.

 

Assaggiatori curiosi: il primo appuntamento è martedì 17 gennaio con l’introduzione alla degustazione.

Avvicinarsi ad un calice “in modo ragionato” vuol dire avere consapevolezza di cosa vuol dire la parola “vino”. Vuol dire comprenderne l’essenza profonda. Solo così si può comprendere tutto ciò che c’è dietro una degustazione. E’ così che il Seminario Veronelli spiega questo incontro: “un grande vino è un capolavoro di tecnica, sensibilità e intelletto. Imparare a degustare significa migliorare la propria capacità di lettura e comprensione dei cibi e dei vini senza perdere la passione di bere!”.

Ecco perché, il primo incontro, sarà dedicato proprio alla scoperta di tecnica, sensibilità ed intelletto. Tre ingredienti che, in ogni buon vino, non possono mancare. Tre ingredienti che, di conseguenza, non possono mancare neanche nella testa di chi si appresta ad assaporarlo.

 

Assaggiatori curiosi: il secondo appuntamento è martedì 24 gennaio. Scopriamo la viticoltura.

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Abituati ad approcciarci alla bottiglia come prodotto finale, sono pochi quelli di noi che si soffermano a pensare a quanta fatica e quanto amore c’è dietro un prodotto d’eccellenza. Che provenga da una grande o una piccola cantina è sempre da lì, dalla terra, che tutto inizia. Elemento carico di magia ed emozionalità non è mai uguale a se stessa. La terra vive di trasformazioni continue, di variabili determinate dal clima e dagli eventi atmosferici. Lavorarla vuol dire trasformala in emozione e in pensiero.

Vuol dire anche accudirla, seguirne gli andamenti, prevenirne gli eventuali danni. Quello in vigna è un lavoro tanto faticoso quanto carico d’amore. Ecco perché la seconda lezione del seminario è dedicata alla viticoltura. Comprendere la terra, la sua essenza e lo stretto rapporto che la lega alle mani dell’uomo è il secondo passaggio fondamentale per arrivare a capire l’essenza di ogni singolo calice di vino.

 

Assaggiatori curiosi: il terzo appuntamento è martedì 31 gennaio. Oggi scopriamo i vini bianchi.

Saranno 4 o 6 i calici che verranno degustati. Non sappiamo quali. Quel che sappiamo è che saranno tutti grandi vini. “Eleganza, equilibrio, complessità e potenziale evolutivo fondati sull’acido e sul sapido”. La degustazione sarà accompagnata dalla spiegazione di come si ottengono i vini bianchi e, soprattutto, di come si ottengono grandi vini bianchi. La fermentazione di mosti ottenuti dall’immediata separazione della parte solida dell’uva dal suo succo liquido e incolore, la successiva maturazione e l’invecchiamento sono le fasi che, a seconda del loro svolgimento, fanno la differenza tra una bottiglia e l’altra.

Un universo da scoprire e…assaporare!

 

Assaggiatori curiosi: il quarto appuntamento è martedì 7 febbraio. E’ la serata dedicata ai rossi.

Fresco e schietto o di profondo, longevo e dalla grande personalità? Quello dei rossi è un universo infinito. Addentrarsi tra le sue uve e la loro lavorazione vuol dire guardare verso una molteplicità di orizzonti. Dalle bucce ai vinaccioli l’apporto fondamentale dei polifenoli e di numerosi composti aromatici. Dalla vigna alla cantina, passando per macerazione e affinamento, tutta la differenze di forma e sostanza dei vini rossi.

Gestire le variabili vuol dire decidere la tipologia del vino e la sua qualità. Sarà questa la curiosità che si cercherà di soddisfare nel corso del quarto appuntamento del seminario Veronelli.

 

Assaggiatori curiosi: il quinto appuntamento è martedì 14 febbraio. Tempo di bollicine.

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Mai come ora vivono un momento d’oro. Le bollicine italiane stanno pian piano conquistando il mondo. Protagonisti della degustazione saranno i vini spumanti. Se è vero che il cugino più famoso al mondo (lo champagne) sarebbe nato da un errore di Dom Perigonon che lo avrebbe fatto diventare così uno dei prodotti più pregiati al mondo, non diversa è la storia nei nostri vini spumanti

Ottenerli vuol dire infatti trasformare un difetto in un pregio. Parliamo de le “virtù euforizzanti” dell’anidride carbonica catturate in autoclave o attraverso la rifermentazione in bottiglia per quei vini preziosi e magici che…nascono due volte!

 

Assaggiatori curiosi: ultimo appuntamento martedì 21 febbraio con i vini da dessert e meditazione.

E’ forse l’universo più sconosciuto, ma più affascinante quello dei vini da dessert e da meditazione. Si chiude in bellezza il Seminario Veronelli con una degustazione dedicata proprio all’assaggio di questi vini che spesso arrivano in tavola troppo tardi per essere assaporati in tutta la loro bontà. L’istintiva passione per il gusto dolce, si legge nella presentazione del Seminario, ha portato i vignaioli a mettere a punto tecniche elaborate per ottenere vini dotati di un ricco residuo zuccherino.

E’ a loro che sarà dedicato questo dolcissimo brindisi finale!

Per prepararvi, nel frattempo, potreste consultare la Guida finalmente a portata di click.

 

Crediti fotografici: foto in alto Flickr CC – Revol Web