Da Nord a Sud un viaggio tra cultura, arte, bellezza, natura ed enogastronomia. Il sito specializzato in viaggi stila la classifica 2017 attraversando tutto lo Stivale!

Amate organizzare weekend fuori porta dai profumi inebrianti? Quando avete un attimo di tempo vi piace andare a scoprire natura, cultura e gusto? Le strade del vino, si sa, sono i percorsi ideali per chi vuole godere di bontà, bellezza e benessere. L’enoturismo è un settore in continua crescita e seppur manchi ancora una legge nazionale che gli permetta di spiccare realmente il volo, i numeri il settore li fa. Questo grazie ad un Paese, il nostro, che in quanto a cultura, paesaggi, gastronomia e ovviamente vino, non ha nulla da invidiare a nessuno.

Uno dei problemi con le Strade del Vino è che non essendoci una regolamentazione ad hoc, è difficile capire quante realmente ce ne siano. Quel che è certo è che ne abbiamo molte e alcune sono riuscite ad organizzarsi benissimo anche in assenza di una legge che gli permetterebbe comunque di incrementare le presenze. Il sito di viaggi Expedia ha strizzato l’occhio all’enoturismo e le gite per winelovers stilando una classifica dei 10 percorsi eno-gastronomici ritenuti, dal sito specializzato proprio in viaggi, i più belli d’Italia. In realtà ce ne sono molti altri, ma magari avere una classifica spingerà molti a prendere spunti e migliorarsi. Per il piacere degli enoappassionati.

 

Le Strade del vino più belle d’Italia sono 15 e raccontano, ognuna, una storia diversa, ma accomunate tutte dall’unicità della nostra storia e della nostra enologia

 

Un viaggio che attraversa tutto lo Stivale quello fatto da expedia e che noi, semplici appassionati, potremmo goderci passeggiando a piedi o in bicicletta, scegliendo percorsi adatti ai tipi più atletici o fermandoci semplicemente a godere dei paesaggi o delle meraviglie architettoniche e culturali che contornano le nostre Strade del Vino.

 

Sul podio la bellezza di terrazzamenti vertiginosi, natura incontaminata e viste mozzafiato su vigneti sterminati

 

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Ph: un particolare della Strada del Vino dell’Alto Adige. Foto Gallery del sito dell’associazione.

Secondo Expedia la Strada del Vino più bella d’Italia è quella dell’Alto Adige. Sedici Comuni, 77 cantine, 4.249 ettari di vigneto a vocazione territoriale e grande emblema di autoctonicità e 150 chilometri complessivi che congiungono non solo idealmente, ma realmente, Salorno a Nalles. Fondata nel 1964 è una delle più antiche d’Italia. Il sole illumina le immense distese di vigneti per 300 giorni l’anno con le cantine e i punti di ristoro pronti a deliziarvi con la gastronomia tipica a cominciare dalla colazione tirolese a base di speck dell’Alto Adige. Con cosa abbinare? C’è solo l’imparazzo della scleta tra Lagrein, Gewürztraminer e Vernatsch, solo per citare alcuni dei suoi vitigni più famosi.

Spostiamoci in PIemonte perché è qui che si trova la seconda strada del vino più bella d’Italia secondo Expedia. Siamo nella terra di uno dei rossi simbolo dell’Italia nel mondo ed è infatti la Strada del Barolo ad aggiudicarsi l’argento in questa particolare classifica. Immergersi tra le colline delle Langhe è un’sperienza unica che dalla bellezza della natura passa a quella della storia, raccontata dai vicoli dei suoi borghi arroccati testimoni silenziosi di un’enologia che arriva da lontano. Diciotto Comuni e un itinerario che va da Alba a Vedurno. Tra i consigli del sito? Un salto a Gallo D’Alba, faomso per la produzione del torrone da abbinare, ovviamente, ad un ottimo Barolo.

Restiamo al nord, ma prepariamoci a salire sulle alture del Carso. E’ infatti qui che si snoda la Strada del vino che si è guadagnata la terza posizione. Parliamo del Vino Terrano.  Nata proprio per far conoscere al mondo le bellezze di una viticoltura estrema che si pratica a strapiombo sul mare, la strada del Terrano è un itinerario enogastronomico attraverso il Carso trentino alla scoperto di questo vino secco decisamente antico ottenuto dall’autoctono Refosco. Affettati e selvaggina sono i suoi perfetti compagni di viaggio, da degustare con i calici nelle cantine e nelle 17 trattorie e ristoranti che costellano questo angusto, ma meraviglioso percorso.

 

Nella Top 5 di Expedia la magia delle bollicine di Lombardia e Veneto con quest’ultimo che merita un posto anche per la sua bellezza “Soave”

 

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Ph. dettaglio della Strada del Vino della Franciacorta. Foto Gallery del sito dell’associazione

Due le regioni che occupano le tre posizioni seguenti. La prima è decisamente effervescente. E’ infatti la Strada del Franciacorta, in Lombardia, a piazzarsi appena sotto il podio. Cinque ciclopercorsi, possibilità di praticare nord walking tra i vigneti, un golf club, ma, soprattutto, tanta cultura. Castelli, abbazie, ville e antichi borghi si diramano lungo questa strada che da Mandalossa arriva a Paratico. Luogo, questo, che ospitò il Sommo Poeta Dante durante la guerra tra guelfi e ghibellini. Se la storia è il vostro pallino, oltre al vino, allora un salto dovreste farlo anche a Rovato dove, nel 1509, si combatteroni i “vespri della Franciacorta” contro i francesi. Se invece è la natura incontaminata il vostro obiettivo allora non vi resta che fare un salto a Cellatica, la zona vinicola più antica tra le colline dove si producono alcune tra le più rinomate bollicine al mondo.

Il Veneto si piazza al quinto e sesto posto con la Strada del Prosecco di Valdobbiadene e Conegliano e quella del Vino Soave. La prima attraversa l’alta Marca trevigiana, quella “gioiosa et amorosa” dove tutto profuma di vino e di buoni sapori. Anche questa è tra le più antiche Strade del Vino italiano. Nata nel 1966, il suo itinerario, che attraversa natura incontaminata, antichi castelli, ville aristocratiche e persino sorgenti termali, termina lì dove vinifica la Cru Valdobbiadene Superiore Cartizze Docg.

Tredici Comuni e quattro valli da attraversare: Val di Mezzane, Val d’Illasi, Val Tramigna e Val d’Alpone. Si snoda qui la Strada del vino Soave a soli 20 chilometri da verona e 80 da Venezia. A est della provincia scaligera, nasce nel 1999 e conta oggi 130 soci che si distribuiscono lungo i 50 chilometri di una strada che si snoda tra arte, cultura e meravigliosi paesaggi.

 

La Top 10 parla il bianco e il rosso di due regioni vitivinicole dalla grande vocazione: Toscana ed Emilia Romagna si lasciano scoprire tra calici e storia

 

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Ph: particolare della Strada del Vino del Chianti Classico. Foto Gallery sito dell’associazione

Emilia Romagna e Toscana. Le quattro posizioni che chiudono la top 10 di Exepdia sono tutte per loro. In settima e ottava posizione, troviamo infatti la Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli PIacentini e la Strada del Sangiovese. In nona e decima quella del Vino Chianti Classico e quella della Vernaccia di San Gimignano. Il centro si attraversa, insomma, in orizzontale mostrando tutta la bellezza dei suoi territorio divisi dagli Appennini e le differenze enologiche che si ritrovano nei calici.

Quella dei Colli PIacentini è una strada lunga ben 150 chilometri fatta di biodiversità e natura. Un percorso enogastronomico che non ha bisogno di presentazioni e che incrocia, tra le sue vigne, i rossi Barbera e Croatina, ma anche i principi della viticoltura di questi luoghi: i bianchi rappresentati da Malvasia di Candia Aromatica e l’Ortugo. Non ha bisogno di presentazioni, da queste parti il Sangiovese. Un viaggio alla scoperta dell’Appennino romagnolo tra calici di Romaga Doc, dal Sangiovese al Trebbiano e dal Centesimino al Famoso, da degustare con i prodotti Dop e Igp di un territorio che nell’enogastronomia ha tanto da raccontare.

Bianca e rossa la Toscana di questa classifica. Il Gallo Nero ha una storia unica e magica. Il suo canto non ha mai smesso di farsi sentire e il Chianti classico resta una delle più antiche zone a vocazione vitivinicola del mondo. Quaranta chilometri di bellezza e gusto per scoprire la bellezza e il gusto di un territorio dove il vino era di casa già ai tempi degli etruschi. Non meno affascinante il percorso della Vernaccia di San Gimignano. La “città delle torri” è un vero e proprio gioiello medievale e il suo vino è un simbolo tanto indiscusso da essere stato citato e amato persino da Dante che probabilmente sapeva già quanto buono fosse se accompagnato da pietanze a base di tartufo e zafferano.

 

 

La classifica si chiude scivolando lungo lo Stivale in un viaggio fatto di arte, storia, cultura e indescrivibile bellezza

 

L’11esimo e il 12esimo posto salutano il Centro Italia portandoci dall’evocativa romanità alla concretezza medievale

 

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Ph: dettaglio delle vigne intorno a Montecarotto (Strada del Verdicchio)

Le Marche e il Lazio sono le ultime tappe del centro Italia. E’ qui che, infatti, corrono le Strade la Strada piazzatesi all’11esimo e 12esimo posto. La prima è la Strada del Verdicchio, la seconda quella dei Vini dei Castelli Romani. Da Jesi a Fabriano attraverso il vino percorrendo tutto l’entroterra anconetano. E’ questo il percorso marchigiano più bello d’Italia se parliamo di vino e tra i luoghi da visitare, in questo percorso, c’è certamente Montecarotto, città del vino e dell’olio che lascia senza fiato una volta di fronte all’imponente cinta muraria e il torrione dell’orologio simbolo del paese che scandisce il tempo. Quello che serve per godere di questo percorso enogastronomico!

Basti sapere che il percorso tra i Castelli Romani inizia dal colle Tuscolo di Frascati, l’antica dimora di Marco Porzio Catone che, tra l’altro, fu un appassionato viticoltore, per capire quanta storia ci sia in questo itinerario. Impossibile, tra un’antica villa e l’altra, non fermarsi in una “frasca” godendosi il cibo eil vino locale!  Ariccia, Castel Gandolfo, Lanuvio e l’antica Alba Longa (oggi Albano) solo solo alcune delle tappe di questo percorso che, già solo per il suo valore artistico, merita di essere attraversato. Il vino fa tutto il resto!

 

Infine il sud ci accoglie su tre itinerari dove profumi e colori sono il simbolo di un passato che resta ancorato alle sue solide radici

 

The two new little craters on North-eastern side of Mount Etna

Ph: dettaglio della Strada del Vino dell’Etna. Foto Gallery dell’associazione

Infine Puglia e Campania. Sono qui le ultime due Strade del Vino più belle d’Italia. La prima, per i suoi vini, era amata già da Orazio e Plinio il Vecchio. Parliamo dell’Appia dei Vini Doc Brindisi-Ostuni. D’altra parte seiamo nell’antica “Enotria”, la “terra del vino”. Dalla porta del Salento, Brindisi, si scivola lungo un territorio in cui il mare incontra la via Appia,. attraversando centri storici dal fascino unico. Un esempio è quello di Mesagne, dove solo il Cstello Normano vale una sosta. Non mancano le zone naturalistiche di grand einteresse come la zona di Carovigno, mentre la bellezza dell’incontro uomo natura è tutta nelle splendide case bianche di Ostuni.

La Campania si fa in due. Tante infatti le sue Strade del Vino da mettere in agenda per un prossimo weekend. Parliamo di quella del Vino e dei Sapori della Val di Noto con le sue viti ad “alberello” i i vini Doc frutto di Moscato e Nero d’Avola con un tour dal gusto tutto barocco, e della Strada del vino dell’Etna che ci trasporta letteralmente in un “vulcano” di odori, fatto di sapori unici e travolgenti tra Piedimonte Eteno, Randazzo e LInguaglossa. Un percorso decisamente carico di colori e…calore!

 

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