Mentre in Italia il sessismo continua ad esserci anche nel mondo del vino, negli Stati Uniti, sulla rivista più importante al mondo se parliamo di enologia, una donna si guadagna la copertina: Marilisa Allegrini conquista Wine Spectator. E’ lei la prima donna italiana a tagliare questo traguardo. La dimostrazione di quanto, nel mondo del vino, le donne siano sempre più presenti e quanto sempre più il loro ruolo sia centrale nel suo sviluppo.

A riportare la notizia è WineNews. Un successo che arriva a pochi giorni dalla prima festa nazionale de Le Donne Del Vino. 

 

Marilisa Allegrini conquista Wine Spectator: dalla Valpolicella alla Toscana, il ruggito di una donna e dei suoi fratelli

 

Marilisa Allegrini conquista wine spectator foto Marilisa Allegrini

Ph: Marilisa Allegrini – foto sito web azienda Allegrini

 

Questa la motivazione data dal prestigioso magazine. “Oggi il nome Allegrini è sinonimo di vino e di qualità, ma nel 1983 i tre giovani fratelli che ereditano i vigneti di famiglia in Vento erano inesperti e intimoriti. Avrebbero potuto rinunciare. Invece Marilisa, Franco e Walter Allegrini hanno formato una squadra che ha unito i loro punti di forza individuali e portato alla crescita della compagnia diventata uno dei marchi leader in Italia”.

Un successo di squadra, certamente. Ma dove la forza femminile ha saputo dare il meglio di sé. “Eravamo giovani e impauriti”, ha ricordato lei sulle pagine di Wine Spectator. “Non avevamo il business sotto controllo. Ricordo che mio fratello Walter diceva: dobbiamo combattere come leoni perché l’azienda sopravviva”. E il loro ruggito, nel tempo, si è fatto sentire eccome. Se la Valpolicella e i suoi vini, Amarone in testa, restano il punto fermo di questa azienda, a Montalcino e Bolgheri Marilisa Allegrini e i suoi fratelli sono riusciti a far maturare un’altra eccellenza tradottasi nelle bottiglie dell’azienda San Paolo e Poggio al Tesoro. Come ha ben titolato il magazine che le ha dedicato la copertina di Aprile: “Italy’s Allegrini – A family saga leads to great wines”.

 

Marilisa Allegrini conquista Wine Spectator e sarà l’ospite italiano al Simposio Mondiale “Women of the Vine & Spirits”

 

Marilisa Allegrino conquista wine spectator - wine and woman

Se quello della copertina di Wine Spectator è il non plus ultra per chiunque lavori nel mondo del vino, non è un caso che proprio Marilisa Allegrini si sia guadagnata questo privilegio. Sempre lei, infatti, sarà protagonista al Simposio Mondiale “Women of the Vine & Spirits” che si terrà a Napa, in California, dal 13 al 15 marzo. Nel mese in cui ci si ricorda dell’importanza delle donne (cosa che andrebbe fatta 12 mesi l’anno), è nel cuore della viticoltura Usa che si terrà il convegno che porterà, per ogni Paese, una rappresentate femminile. Per l’Italia sarà proprio la Allegrini. 

Un’associazione, questa, che lavora per supportare l’avanzamento delle donne nel settore delle bevande alcoliche perché con le loro capacità e conoscenze portino più che qualcosa in più qualcosa di diverso nei ruoli di leadership del settore. Laddove per i vini vale il concetto di biodiversità, quello stesso concetto, sottolinea la fondatrice e presidente Deborah Brenner, deve appartenere al comparso nel suo insieme: anche quando parliamo di risorse umane. Esigenza dettata anche dal crescente consumo che le donne fanno delle bevande alcoliche. Vino in primis: negli State rappresentano il 57% dei consumatori totali. 

Una presenza all’evento in qualità di relatrice quella della Allegrino che conferma proprio quel ruolo di leadership che lei, come molte altre donne, stanno pian piano conquistando in un mondo fino a ieri delineato da tratti decisamente più maschili. 

 

Marilisa Allegrini conquista Wine Spectator: prima l’Amarone, poi il Bolgheri e infine…il Montalcino!

 

Ph Michael Stern Flickr CC

Ph Michael Stern Flickr CC

 

Sì. Quella di Marilisa Allegrini è una bella storia. Una storia fatta di radici, di tenacia e di lungimiranza. Se l’Amarone resta il simbolo di questa azienda di cui ha tracciato la storia. Se il Bolgheri è stato il passo successivo che ha rappresentato in un certo senso l’affermazione al di là dei propri confini portando oltre passione, capacità e successo, quella dei vigneti di Montalcino con i vini dell’omonima denominazione, è stata la conferma e l’affermazione della stessa Allegrini. Qui ha creato l’azienda che porta avanti con le sue figlie: Caterina e Carlotta. Insomma: a Montalcino c’è l’azienda totalmente “rosa” di questa famiglia di leoni.

Acquistata nel 2007 la Cantina San Paolo è una cantina totalmente Bio. Quindici ettari di Sangiovese e uno di Cabernet Franc e Merlot che rappresentano l’oggi e il domani della femminilità Allegrini. E’ in questa parola che si racchiude quel valore aggiunto che le donne hanno portato al mondo del vino. Un mondo maschile dove essere donna non vuol dire esserlo con mascolinità, ma affermarlo proprio attraverso la propria femminilità. 

Un’azienda all’avanguardia tra le poche ad essersi assicurata la certificazione CasaClimaWine: la prima in Toscana e la seconda al mondo. La copertina di Wine Spectator? più che meritata!