Sarebbe meglio dire che, con un po' d'alcol i tedeschi parlano meglio l'olandese. Ma lo studio del Journal of Psychopaharmacoloy ha un obiettivo: dimostrare che l'alcol aiuta ad imparare le lingue straniere. Sarà vero?

Siete tra quelli che, con un po’ di alcol in corpo, sono convinti di parlare bene una lingua straniera? Beh, sappiate che probabilmente avete perfettamente ragione. Almeno così sostiene uno studio del Journal of Psychopharmacology. Dobbiamo dirvelo subito però. Ad oggi la certezza è per i tedeschi che parlano olandese, ma qualcosa ci dice che condotto anche in altre nazioni, il risultato sarebbe lo stesso. Per quanto ci riguarda tendiamo a credere che a farci parlar meglio un po’ di vino sia il fatto che non ci si stia più troppo a preoccupare del come pronunciamo o del cosa diciamo. Probabilmente ci sentiamo un po’ più liberi senza farci venire troppe ansie da prestazione. D’altra parte un altro studio sostiene che non è vero che il nostro modo di essere cambia quando siamo alticci, ma che al contrario la nostra personalità si mostra esattamente per quella che è.

Al di là della nostra non scientifica teoria lo studio del Journal of Psychopharmacology le basi scientifiche le ha e sostiene, alla fine della ricerca, che un piccolo apporto quotidiano di alcol può aiutare le persone a parlare in maniera più fluente le lingue straniere.

 

Un goccetto et voilà…do you speak Dutch! E quando siamo “sobri”…come le parliamo le lingue straniere?

 

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Lo studio è stato condotto su 50 studenti tedeschi impegnati in un percorso di studio per stranieri in un’università dei Paesi Bassi. E la lingua che era richiesta era, ovviamente, l’olandese. A 25 di loro, nel corso di un colloquio condotto da due professori olandesi, rigorosamente al buio, è stata fatta bere acqua. Agli altri un po’ d’alcol dosato a seconda del peso della persona per essere certi di apportarne poco, ma sufficiente a verificare la tesi sostenuta.

I colloqui sono quindi stati registrati e fatti ascoltare ad esperti di linguistica, tutti madrelingua olandesi. Il risultato? A livello di fluidità di pronuncia, varietà del lessico e sicurezza dimostrata nella padronanza della lingua, gli studenti che avevano bevuto qualcosa di alcolica si sono dimostrati molto più bravi. Anzi, più bravi di tutti sono stati i principianti. Per loro una vera e propria “botta” di autostima.

E’ pur vero però che gli studenti, ascoltati gli audio, hanno affermato di non trovare alcuna differenza. Come mai? Le ipotesi possono essere varie. Magari perché sono tedeschi e per quanto possano parlare bene l’olandese non ne sapranno mai quanto un olandese? Oppure avevano bevuto i professori? E se il caso ha voluto che l’alcol fosse somministrato ai più bravi? E chi lo sa. Ecco perché il Journal Psychopharmacology ha deciso di continuare a battere questa strada pensando a nuove prove per valutare sensibilità degli intervistati, talendto dell’apprendimento, e livelli di stress nel corso dell’esame.

Non sappiamo a voi, ma per noi questa ricerca fa un po’ acqua da tutte le parti. Saranno contenti i 50 studenti che potranno mandar giù qualche altro cicchetto…gratuitamente!

Per il resto, al di là di uno studio che di certo avrà basi scientifiche e su cui era divertende ridere un po’, restiamo convinti che sì, l’alcol aiuta a parlare meglio una lingua straniera perché in qualche modo ci permette di mettere da parte le nostre inibizioni. Il problema è che toccherà parlarla anche da sobri una lingua straniera. Ecco, per quello, magari…consigliamo l’applicazione…sui libri!