I consumi crescono con il Prosecco ancora leader. Ma gli spumanti italiani sono sempre più protagonisti con un'accortezza: il tappo deve farsi sentire! I nostri consigli per portare in tavola il giusto flute!

Ci siamo. Le festività sono ufficialmente iniziate. Ora ci aspettano il cenone della vigilia, il mega pranzo del Natale e i “botti” di Capodanno. Il botto, in realtà, sulle tavole degli italiani sarà onnipresente perché ogni pranzo, ogni cena, ogni serata gioco e qualunque altro evento ci inventeremo per stare con amici e parenti si accompagnerà, inevitabilmente, con tappi pronti a saltare tra applausi scroscianti e flute pronti a suonare le loro melodie ad ogni brindisi. Anche quest’anno vogliamo darvi qualche consiglio su quali bollicine mettere sotto l’albero andando a spulciare, nella maggior parte dei casi, dalla nostra Carta dei Vini, ma anche con qualche altra chicca fuori menù! Iniziamo però dai numeri, perché per quest’anno si prevedono “botti” da capogiro!

 

Bollicine di Natale: quest’anno salteranno 68 milioni di tappi nelle case degli italiani!

 

bollicine di natale consumi 2017

 

Il Prosecco non conosce crisi. Sarà ancora una volta lui il protagonista delle festività, ma le bollicine italiane, in generale, continuano a far bene. Lo affermano l’oSservatorio statistico economico Ovse su mercati e consumi vini spumanti e il Ceves, il centro studi ricerca vite-vini della Cattolica di Piacenza. Tra il 7 dicembre 2017 e il 7 gennaio 2018, infatti, si prevede che salteranno in aria 68 milioni di tappi con una crescita, rispetto al 2016 del 4%. In pratica più di 2 milioni di bottiglie al giorno con due momenti clou. Quali? ovviamente il Natale e il Capodanno. Il 25 dicembre, infatti, si prevede che saranno 11 milioni le bottiglie con cui brinderemo, mentre il 31 a fare “boom” saranno ben 38 milioni di tappi a marchio bollicine Made in Italy.

Non a caso, afferma Giacomo Comolli che è a capo dell’Ovse, proprio le bottiglie di champagne, prosecco e spumante saranno il regalo più gettonato: “tra i ‘prime price’ – ha infatti afferamto – è il più gettonato. In questi 30 giorni di festa, il consumo delle bollicine (italiane e straniere) tatalizza un giro d’affari di 750 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto al 2016. Il periodo conferma una crescista sostanziale e sfiora il record degli anni 2009-2010, con alcune grandi modifiche di gusto, tipologia e consumo. PReferiti gli aromatici secchi, rispetto ai tradizionali dolci. Il panettone piace anche con un brut”.

 

Crescono i consumi anche fuori casa

Siamo partiti dicendo che è in casa che la gran parte delle bottiglie vivranno il loro grande momento, ma fa bene allo spirito (perdonate il gioco di parole) sapere che anche fuori casa i consumi di bollicine sono in ripresa. Rispetto al 2016, ha infatti affermato Comolli, si registrerà un +9% rispetto al 2016, con prezzi al consumo più contenuti. Notizia ancor più gradevole se si considera che la crescita è nazionalista. Resterà infatti stazionaria quella delle bollicine importate. “Exploit signirificativi per i Trento Doc e Franciacorta, soprattutto millesimati pas dosè e biologici”, ha aggiunto Comolli. Saranno queste, a quanto pare, le bottiglie più regalate. Ma anche le bollicine del metodo tradizionale (ad esempio Alta Langa e Alto Adige) andranno bene così come i millesimati e bolle di vitigni locali. Non fa eccezione il mitico Lambrusco con il sud Italia sempre più presente.

Sì, il Prosecco resta il re. Tre bottiglie su 5 porteranno infatti in etichetta il suo nome. Giovani…ascoltate bene: i vostri nonni berranno molto più di voi! E’ un po’ la novità del 2017. Dopo lo strapotere dei millennials questo natale è over 60: saranno loro infatti i consumatori più accaniti!

 

Bollicine di Natale: il tappo deve essere di sughero. Per i consumatori è sinonimo di qualità!

 

bollicine di natale tappo-spumante

 

Un indizio non fa una prova, ma già due sono sufficienti a definire una circostanza. Quale? Che il tappo lo preferiamo di sughero. Scienza o non scienza, il ‘poop’ resta un elemento imprescindibile. Lo è tutto l’anno figuriamoci nel corso delle festività natalizie. Un’approfondita e dettagliata ricerca l’aveva già pubblicata la Oxford University, ma ora a confermarla arrivano anche l’Apcor (Associazione Portoghese dei Produttori di Sughero) e la Gfk, azienda che si occupa proprio della raccolta di informazioni riguardo mercati e consumatori.

Il tappo di sughero ci fa percepire le bottiglie come di maggior qualità e, soprattutto, determina il nostro apprezzamento nei suoi confronti. Il 62% del campione intervistato, infatti, ha dichiarato che la degustazione inizia proprio da lì, dal tappo (lo annusate no), mentre il 61% è convinto che la festa non è tale se il tappo non salta con il 66% che ritiene il suo exploit come un momento imprescindibile per godere a pieno di un giorno di festa.

Insomma, il tappo è importantissimo: è lui ad evocare i ricordi più belli, quelli vissuti e quelli di cui sarà ancora una volta protaognista.

 

Bollicine di Natale: 10 bottiglie da mettere sotto l’Albero! La nostra Carta dei Vini consiglia…

 

bollicine di natale albero-natale

 

Siamo pronti per consigliarvi qualche ottima bottiglia da regalare e da mettere sotto l’albero. Una precisazione: le bollicine non sono necessariamente vini da dolce, anzi! Soprattutto il brut, è risultato da un’indagine recente, con il dolce sta malissimo! Noi, però, alle tradizioni ci teniamo e siamo convinti che nessuno ci convincerà a non stappare una bottiglia quando arriva il panettone per cui in qualunque momento decidiate di fare fare “boom” al vostro tappo, ecco alcune bollicine che dovreste provare e che siamo andati a pescare direttamente dalla nostra Carta dei Vini.

 

Le certezze

Se è vero come ha affermto l’Ovse che Trento Doc e Franciacorta vivono un gran bel momento allora è il caso di partire proprio da qui. Due le bottiglie che abbiamo selezionato per voi, ma tante ne troverete sulla nostra Carta per ampliare le vostre possibilità. Due grandi eccellenze quelle che oggi abbiamo deciso di mettere in questo piccolo vademecum delle bottiglie perfette per le festività.

maso-martisIniziamo dal Trentino Alto Adige e orientiamoci verso l’eccellenza e la tendenza: quella biologica. Sono il Pinot Nero  e lo Chardonnay a dar vita al Dosaggio Zero firmato Maso Martis. E’ dalla fine dell’800 che la viticoltura ai piedi del Monte Calisio goe della brezza di montagna ed è qui, nel Comune di Martignano, che nasce questo spumante Riserva Millesimato biologico perfetto con secondi piatti di pesce e crostacei, ma anche con formaggi e antipasti di carni rosse. Una grande versatilità che si traduce in un Trento Doc bio robusto e deciso, ma che sa dosare bene eleganza, armonia ed equilibrio.

 

natureVolando idealmente fino in Lombardia fermiamoci dunque nella mitica Franciacorta e affidiamoci alla certezza della grande qualità: quella firmata Berlucchi. Nello specifico del ’61 Nature Franciacorta, un affascinante elogio della purezza! Una bollicina che, ha affermato Arturo Ziliani (AD ed enologo Berlucchi) “unisce la carnosità dello Chardonnay alla mineralità del Pinot Nero”. Un vino simbolo, incarnazione più pura dell’espressione vitivinicola di questo territorio.

 

 

Dai vitigni intramontabili

Tre i vini più venduti al mondo quando parliamo di Italia. Parliamo di Lambrusco, Chianti e Montepulciano d’Abruzzo. Il primo è una di quelle bollicine incrollabili, un’eccellenza e una certezza per l’enologia italiana! Mentre del secondo si inizia a parlare di una possibile vinificazione in formato bollicine, il terzo questa veste la indossa già. Ecco un paio di bottiglie che, quest’anno, potreste mettere sotto l’albero.

trentaseiPartiamo dall’Emilia Romagna e dal suo inconfondibile Lambrusco. Quello Spumante Metodo Classico Brut “Trentasei” della Cantina Volta. Un Modena Doc prodotto con sole uve di Lambrusco di Sorbara! Uno Lambrusco che, tra l’altro, si è negli anni guadagnato i due bicchieri del Gambero Rosso e le tre Viti Ais. Un classico della nostra grande viticoltura che nasce nel cuore di un territorio che questa vocazione l’ha da sempre e che si presenza con una gran bella personalità!

 

legonzianoScendendo lungo l’Adriatico facciamo dunque tappa in Abruzzo dove da diversi anni la spumantizzazione è di casa con risultati sempre più eccellenti. Se vi è venuta voglia di provare il Montepulciano d’Abruzzo in una veste decisamente più esplosiva allora potreste regalare o mettere sotto il vostro albero di Natale il Rosè Doc degli Eredi Legonziano. Siamo in uno dei territorio più belli di questa regione: la Costa die Trabocchi. ì qui che nasce uno “spumante autentico abruzzese”, come la Cantina stessa tiene a precisare. Una versatilità unica che fa sì che questa chicca d’Abruzzo si abbini perfettamente con ogni pietanza!

 

Sua maestà

…il Prosecco! Doveva finire così questo titoletto. La scelta, in questo caso, sarebbe davvero infinita. Come per ogni categoria ve ne proponiamo due! Iniziamo dalla storia! Nel senso stretto del termine.

motus-vitaeIl Prosecco che vi consigliamo è infatti la Grande Cuvée del Fondatore Motus Vitae firmata Bortolomiol. Un Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg dedicato a Giuliano Bortolomiol: fu lui il primo ad ottenere un brut dal Prosecco. Una bottiglia unica per un’infinità di motivi, ciò che evoca ma anche per il luogo da cui proviene e cioè dalle migliori uve del vigneto di San Pietro di Barbozza. Un Glera 100% perfetto con il pesce, ma adatto anche alle carni bianche per quella sua raffinatezza che lo pone di certo tra i Prosecco da non perdere!

 

cartizze-drySe c’è un territorio che parla la lingua del Prosecco è quello della sua Cru: Cartizze. Ecco perché nel nostro elenco abbiamo incluso anche il Cartizze Dry Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg firmato Adami. Un Prosecco non soltanto eccellente, ma che si presenta “diverso” anche nel servizio. Niente flute, per questo vino dal profumo giovane e fruttato e dal gusto delicato, è infatti consigliabile un calice da vino bianco. Solo così se ne potrà gustare tutta l’eccellenza: dal naso fino al palato. E questo sì che sta bene con i dolci…meglio ancora se a base di pastafrolla.

 

Quattro imperdibili chicche

All’inizio di questo lungo articolo abbiamo detto come il sud sia sempre più presente quando parliamo di spumantizzazione.

almeritaEcco che allora tra gli impredibili c’è certeamente il Brut Contea di Sclafani Doc dei Conti d’Alberita. Uno Chardonnay 100% che parla la lingua dell’artigianalità. E’ per questo che ogni annata ha un’identità ben precisa. La Sicilia dunque, quella dei colori vivi, dei gusti determinati e degli amabili contrasti. Uno spumante dal gusto delicato, quelibrato e di buona freschezza perfetto con il pesce sì, ma anche con affettat e econdi di carne che ne sappiano esaltare la complessità.

 

germanoAnche gli spumanti d’Alta Langa stanno vivendo un bel momento di scoperta. Ci sembrava dunque giusto inserirli tra le bollicine da stappare in occasione di queste festività. Quello che abbiamo scelto è l’Alta Langa Docg di Ettore Germano. Una bollicina seducente che riesce a fondere il gusto secco con la freschezza degli agrumi regalando una bella complessità di profumi al naso. Una di quelle bottiglie perfetta più che per chiuderlo un pranzo, per aprirlo alla meraviglia!

 

fenisSpostiamoci in Friuli Venezia Giulia e andiamo a scoprire una gran bella chicca Collio Doc in versione bollicine. Parliamo del Fenis dell’azienda Agricola Livon frutto 100% di Ribolla Gialla. Un’azienda giovane sì, ma che ha saputo in breve termine trasformarsi in una bella ed eccellente realtà che il suo spumante lo produce solo coni i grappoli migliroi delle sue vigne di Ruttars, nel Comune di Dolegna del Collio. Fresco, elegante ed avvolgente nel pesce trova la sua perfetta dimensione.

 

mattaChiudiamo questo nostro viaggio toranando al sud per degustare un’altra eccellente chicca. Quella de La Matta: lo spumante firmato Casebianche Fiano 100%. In questo caso, però, dovrete rinunciare al “boom” del tappo, ma ne varrà la pena. La bottiglia trasparente e il tappo a corona rievocano infatti la vita contadina e questo Dosaggio Zero è infatti grutto del metodo “ancestrale”. Se non lo avete mai provato questa è decisamente l’occasione giusta!