Accordo tra il Consorzio e l'Asssociazione Differenze Culturali e non Violenza. A La Rocca gli immigrati accolgono i visitatori e imparano la cultura del territorio. Ecco il progetto dedicato ai richiedenti asilo politico

La solidarietà è un concetto sempre più presente nel mondo del vino. Tante le iniziative a partire da quelle che coinvolgono i detenuti. Ma anche l’immigrazione è un tema caro all’enologia. Ecco che allora anche la Vernaccia si tinge dei colori della speranza e dell’opportunità. Il Consorzio ha infatti stretto un accordo con l’Associazione differenze culturali e non violenza per un progetto di avvicinamento al mondo della viticoltura rivolto ai richiedenti asilo politico.

 

 

Vino solidale: l’inserimento nel mondo del lavoro passa da San Gimignano

Una vera e propria struttura espositiva e di degustazione quella pensata dalla patria della prima Doc dei bianchi italiani: San Gimignano. Fino al 31 dicembre, infatti, i migranti svolgeranno la loro attività gratuitamente e volontariamente. Saranno quindi fino al 31 dicembre protagonisti del “Vernaccia di San Gimignano Wine Experience – La Rocca”.

“Lo scopo di questo accordo – ha spiegato il presidente del Consorzio Letizia Cesani è quello di collaborare con l’Associazione per l’inserimento nel settore agricolo dei migranti tichiedendo asilo”. Parliamo quindi di coloro che sfuggono dalla guerra o dalle persecuzioni politiche. L’obiettivo e far sì che apprendano il funzionamento della filiera produttiva e imparino a conoscere i prodotti d’eccellenza del territorio. “L’agricoltura– ha infatti sottolineato Cesani – rappresenta la cultura la cura del paesaggio e l’attrazione turistica. Il settore vitivinicolo gioca un ruolo chiave come stumento di integrazione sociale multietnica”.

 

Vino solidale: la conoscenza del territorio come strumento di integrazione

Far conoscere le peculiarità del territorio è il passo necessario per far sì che i migranti comprendando il valore del lavoro che saranno chiamati a svolgere. Il modo per far sì che se ne sentano parte. “Ogni giorno in Rocca – ha infatti spiegato Cesani – saranno presenti tre migranti. Collaboreranno con il nostro personale per l’accoglienza dei visitatori. Forniranno assistenza all’accesso al centro e agli strumenti multimediali. Si prenderanno cura delle aree verdi e delle piante. Per loro – ha aggiunto – organizzeremo anche visite didattiche nelle aziende in modo che approfondiscano la conoscenza del territorio e delle realtà produttive”.