Italia in Rosa compie dieci anni e mette a segno un'edizione record dal 2 al 4 giugno. Qui ci saranno anche i protagonisti di Rosèxpo che, a Lecce, attende i winelovers dall'8 al 10 giugno con un calendario d'eccezione

E’ il suo momento. Snobbato per anni il vino rosato sta conquistando sempre più il cuore dei winelovers e, di conseguenza, dei mercati. Se ne parla già come il vino dell’estate 2017, mentre voci autorevoli ne dichiarano l’ascesa legandola, tra l’altro, alla capacità di farsi apprezzare così tanto dai millennials da essersi creata un vero e proprio brand fatto di un semplice, ma efficace, hashtag: #rosè.

Dal 2 al 4 giugno e dall’8 al 10 giugno, il vino rosato sarà grande protagonista con due eventi che uniscono idealmente due terre lontane e diverse, ma unite dalla capacità di esaltare le caratteristiche, diverse per ognuno, di questa eccellenza enologica. Il decennale di Italia in Rosa, il festival dei vini rosé di Moniga del Garda, andrà infatti in scena dal 2 al 4 giugno stringendo letteralmente un patto di-vino con Rosèxpo, la manifestazione salentina dedicata ai calici rosati. Manifestazione, questa, giunta alla quarta edizione e che, quest’anno, sarà protagonista dall’8 al 10 giugno.

Insomma, un continuum per cinque giorni di seminari, eventi d’eccezione, riconoscimenti e, ovviamente, degustazioni.

 

Vino rosato: per i 10 anni di ‘Italia in Rosa’ oltre 200 etichette e un concorso per riconoscerne il valore

 

 

Una location unica per un annata da record. Sono 141 le cantine che saranno presenti al castello di Moniga (Brescia) dal 2 al 4 giugno. Nel cuore della Valtènesi, il borgo sovrastato dalla magnificenza del castello, è quello che ha dato i natali al Chiaretto, il tipo rosè della Riviera del Garda le cui origini sono legate al senatore veneziano Pompeo Molmenti che nel 1896 codificò ufficialmente nella sua cantina di Moniga del Garda il metodo produttivo di questo vino.

Non poteva esserci luogo migliore per far incontrare i produttori del rosè provenienti da tutta Italia. Se saranno 40 le aziende locali presenti, ampia è la presenza di quelle della Puglia. Terra dove il rosato è da sempre un’eccellenza come dimostra, tra l’altro, il successo ottenuto al Mondial du vin de Bruxelles. A Moniga ci saranno quindi 18 produttori dell’associazione deGusto Salento. Il favore sarà ricambiato a Lecce con lo spazio riservato al Consorzio Valtènesi.

Per l’occasione il 3 giugno a Villa Galnica di Puegnago si terrà il convegno “Da moda a denominazione: come cambia il mercato rosè”, rivolto proprio ai produttori di queste due bellissime e diversissime realtà.

Ma produttori arriveranno da tutta Italia. Diciotto le aziende lombarde presenti, 17 quelle venete, 18 quelle toscane, sei quelle siciliane e sette quelle piemontesi. Non mancheranno Le Donne del Vino reduci dal primo festival rosè organizzato in Costiera. Con loro anche il Consorzio dell’Oltrepò Pavese e i Vignaioli Veneti.

 

Premi e  degustazioni. Tante cose da non perdere a Italia in Rosa

Gli stand saranno tutti per i winelovers ovviamente. Non mancheranno le degustazioni guidate da esperti, giornalisti  e sommelier oltre ai momenti di approfondimento. In questa due giorni che fa del rosa un colore finalmente importante, alcuni appuntamenti sono decisamente imperdibili. Oltre all’ormai consolidato Trofeo Pompeo Molmenti, per la prima volta verranno premiate le migliori etichette con il nuovo concorso “Italia in Rosa Packaging”. Ad aggiudicarselo sarà quella più accattivante.

Sei le degustazioni da mettere in agenda. Quella del 2 giugno che vede una “sfida al calice” tra “Groppello Vs. Negroamaro” condotta dal Sommlier Ais Lombardia Guido Invernizzi e Jlenia Giganti di De Gusto Salento. Rosati salentini protagonisti sempre con la Giganti il giorno successivo per una degustazione ad hoc. Eccoli allora, il 3 giugno, “I Chiaretti finalisti del Trofeo Molmenti” che saranno degustati con il delegato lombardo Onav Fabio Finazzi. La giornata si chiuderà con Loretta Zammarchi, sommelier e Donna del Vino. Sarà lei a guidare la degustazione “Rosè e rosati: lo stile in rosa delle Donne del Vino“.

Si chiude il 4 giugno con altre due degustazioni d’eccezzione. “Cruasè Docg dell’Oltrepò Pavese” con il giornalista e wineblogger Franco Ziliani e “I Rosati di Toscana” che vedrà invece il vice delegato lombardo Onav Matteo Battisti.

 

Vino rosato: dalla Lombardia al Salento dove con Ais, Solw Food e Slow Wine il rosè incanta

 

Ph: Gallery Rosèxpo

Ph: Gallery Rosèxpo

 

Il tempo di fare le valigie e via in Salento dove ci aspetta, nel cuore della città di Lecce, un evento giunto, con crescente successo, alla sua quarta edizione: Roséxpo. Il Salone Internazionale ei vini rosati organizzato da deGusto Salento ha scelto una location davvero unica: il Castello Carlo V. L’obiettivo, sin dall’inizio, era quello di creare un percorso condiviso per la promozione dei territorio, italiani ed esteri, vocati alla produzione del vino rosato.

Un intento che pian piano prende sempre più forma non soltanto perché qui, ogni anno, arrivano sempre più etichette da degustare e sempre più voci autorevoli del mondo dell’enologia, ma anche per la capacità di andare oltre i campanilismi territoriali come il connubio con Italia in Rosa dimostra.

Si confermano i partner importanti: Ais Puglia, Slow Food Puglia, Slow Wine, Consours Mondial De Bruxelles e Le Donne del Vino. Ma le partnership si ampliano A Rosèxpo ci sarà un press tour con i giornalisti delle testate più importanti: Gambero Rosso, Slow Wine, Ais, Espresso, DoctorWine e Veronelli. Non mancheranno restaurant manager ed enotecari italiani e non solo.

 

Eventi, degustazioni e seminari per scoprire tutto del vino che piace tanto ai millennials

Quella dell’8 sarà una serata d’anteprima. Quella dedicata al dibattito con il focus su “I rosati italiani: come migliorare l’offerta in sala e in enoteca”. Il rosato ha subito per anni la gratuita cattiveria di essere considerato un “non-vino”. Uno di quelli che sembrava potesse piacere solo a chi di vino ne sa poco. Così non è. Lo dimostra la grande cultura del rosato che c’è in Italia e, soprattutto, lo confermano le tendenze dei mercati, dei gusti e degli addetti ai lavori che stanno ridando dignità ad una tipologia di vino che se l’è sempre meritata.

A curare i banchi d’assaggio per i winelovers sarà l’Ais Lecce. Non mancherà ovviamente la parte food con le eccellenze del territorio. Bella la volontà di aprire la partecipazioni alle verticali e i masterclass di Ais Puglia e Slow Food Puglia anche ai novellini. Tanti gli appuntamenti con alcuni seminari cui ogni amante del vino dovrebbe partecipare.

 

I 4 seminari di Rosèxpo

  • Due quelli del 9 giugno. Il primo è a cura di Slow Wine. “Questione di Metodo: Letrari sta a TrentoDoc come Dubl sta ad Aglianico”. Questa la verticale che spazierà tra la tradizione e la modernità del metodo classico rosé in una verticale che avrà la voce di tre personaggi d’eccezione oltre a Lucia Letrari (Cantina Letrari) e Federico Graziani (Cantina Feudi). Parliamo del giornalista e blogger Luciano Pignataro, del responabile nazionale di Slow Wine Fabio Giavedoni e del curatore della guida Slow Wine Puglia Francesco Muci. Il secondo appuntamento è con le “Interpretazioni di rosato dalla Valenèsi alla Provenza”. Curato da Slow Wine Puglia la degustazione vedrà la presenza oltre che di Muci e Giavedoni anche del vice presidente e il direttore del Consorzio Valtenesi Marria Vezzola e Carlo Alberto Panont.
  • Due anche gli appuntamenti del 10 giugno. L’Ais condurrà quello sul “Rosado de Espana” conducendoci nei caratteri dei rosati spagnoli. Degustazione guidata da Giuseppe Baldassarre, relatore e componente della commissione nazionale didattica Ais, Fabrizio Miccoli (Ais Lecce) e Domenico Stanzione (Ais Taranto). Si chiude con una vera e propria “Perla”. “Segni particolari? Ferrari Perlé Rosè” questo l’ultimo appuntamento nella due giorni con Slow Wine e Ais.

 

Ci è venuta voglia di un bicchiere di #rosè!