L'Europa incassa 530 milioni in meno. Migliaia i lavoratori rimasti a casa. E le accise fiscali pesano sui bilanci degli Stati

Vino Contraffatto. E’ un secondo posto che non ci piace quello dello Studio Euipo. La contraffazione del vino ci ha fatto perdere 83 milioni di euro che sono 162 se a questi si aggiungono gli altri alcolici. Il report “Il costo economico della violazione dei diritti della proprietà intellettuale nel settore degli alcolici e dei vini” pubblicato dall’Osservatorio europeo che vigila su tali violazioni è impietoso.

vino contraffatto bottiglie

Vino contraffatto: persi 530 milioni di euro e 23.400 posti di lavoro

La contraffazione totale ammonta al 4,4% dei consumi pari a 740 milioni di euro nel quinquennio 2008-2013. Per il vino è pari al 2,13%: 530 milioni di euro. A far paura non sono soltanto i numeri di quanto produce la contraffazione. Fa paura soprattutto quanto fa perdere. Mettendo insieme vino e altri alcolici, infatti, il calo delle vendite del consumo in Europa è pari al 3,3%. In denaro vuol dire 1 miliardo e 300 milioni in meno e 4 mila 800 posti di lavoro persi. 

E questi sono solo i dati per i produttori. Se ci mettiamo dentro anche gli altri settori il calo è di 3 miliardi. Totale perdita posti di lavoro 23 mila 400: 8 mila 600 nel settore agricolo e 1.300 in quello alimentare. Più la perdita di 1,2 miliardi di euro in termini di entrate pubbliche di cui 739 milioni di euro di accise.

Noi, secondi in classifica, di posti di lavoro ne abbiamo visti sparire 425. Peggio solo la Spagna che, tra l’altro, ha anche subito un brusco calo in termini di volumi. Qui la contraffazione fa perdere 263 milioni di euro l’anno all’intero settore. Solo a quello enoico 90 pari ad un calo del 10,4% per un totale di 969 lavoratori in meno.Ci segue a ruota la Germania che perde 60 milioni di euro nel vino e 140 in tutto il comparto. 

Anche la Francia soffre con i suoi 36 milioni di euro in meno dovuti al -1,4% delle vendite di vino. Qui, a casa, sono tornati 545 lavoratori. Malissimo anche per Romania, Bulgaria e Ungheria che registrano rispettivamente un -13,9%, un -10,1% e un -7,4% di vendite. L’unica che, nonostante il calo ci sia, regge all’urto è la Gran Bretagna che, in tutto il settore perde comunque 87 milioni di euro. 

 

Vino contraffatto: paga caro il settore pubblico il mancato ingresso fiscale

Peggio ancora se a tutto ciò andiamo ad aggiungere lo scotto destinato al pubblico. La mancanza di entrate fiscali è pari a circa 1,3 miliardi di euro.

Questa la ripartizione. Gran Bretagna: 197 milioni sul groppone del bilancio. Francia: 100 milioni. Spagna: 90 milioni. Germania: 65 milioni e 18 i milioni di euro che interessano l’Italia. Paradossalmente, almeno in termini fiscali, siamo quelli messi meglio. 

 

Vino contraffatto: la responsabilità della politica

Il settore dei vini e degli alcolici nell’Ue – commenta il direttore esecutivo di Euipo Antonio Campinos – è composto per la stragrande maggioranza dalle imprese di piccole e medie dimensioni che impegnano mediamente 10 lavoratori ciascuna. Lo studio evidenza l’impatto economico della contraffazione in tale settore. Nonché le relative conseguenze per l’economia dell’Ue. Le conclusioni che ne abbiamo tratto sono volte ad assistere i responsabili delle politiche. Quelli chiamati a rispondere ai problemi causati dalla contraffazione. Risposte che vanno date in un settore cruciale dell’economia“.

Eh già. In effetti, quali sono le risposte? Soprattutto ce ne sono e saranno davvero efficaci?