La contraffazione è il prezzo della notorietà. Oltre 400 casi in due anni, ma il 'Sistema Prosecco' si difende bene

Prosecco. Le star lo sanno benissimo. Tra sosia, imitatori e impostori ci si difende a suon di querele. Ma quando a subire lo stesso trattamento è un prodotto le soluzioni devono essere ben altre per essere efficaci. E sul fronte del Prosecco, a quanto pare, ci si sa difendere discretamente. Le bollicine italiane, è ormai un dato di fatto, sono il vero e proprio traino dell’export nel settore enologico. Ma i numeri da capogiro non li fa solo in termini di percentuali e incassi, ma anche in termini di contraffazione.

Sono state oltre 400 le frodi segnalate negli ultimi due anni. Frodi che hanno riguardato soprattutto la diffusione del finto prosecco alla spina, in lattina e rosè. Parliamo di un prodotto che, da solo, produce mezzo miliardo di bottiglie. E il cui fatturato si stima intorno ai 2 miliardi. Va da sé che i 500 mila euro l’anno investiti per tutelarlo sono nulla rispetto alla necessità di tutelarlo.

prosecco contraffazione

A farlo, con il supporto di Mise e Mipaaf, sono i consorzi. Doc Prosecco, Docg Conegliano Valdobbiadene e Asolo Montello dovevano aver intuito anzitempo l’exploit del loro prosecco. E così, nel 2014, hanno aperto la società “Sistema Prosecco”.

“Compito di questa società – ha spiegato Stefano Zanette presidente del Consorzio Doc Prosecco e della società di tutela – è monitorare i prodotti sugli scaffali dei mercati esteri e rilevare le irregolarità sul termine prosecco. Altra peculiarità è quella di sorvegliare la registrazione dei marchi e intraprendere, se necessario, azioni legali”.

Dei 400 casi segnalati oltre la metà, 250, si sono verificati nei Paesi dell’Unione. Ma a far riflettere è il dato che viene fuori dai colossi dell’e-commerce. Amazon, Alibaba e eBay ne hanno contati 144. Ciò dimostra che se è vero che i giganti possono far fare grandi numeri, altrettanto vero è che riuscire ad avere un controllo reale su tutto ciò che attraverso circola è davvero complicato.

I numeri delle contraffazioni di prosecco, in realtà, potrebbero molti più importanti. Attualmente infatti sono soltanto 215 i punti vendita Gdo e Horeca monitorati in dieci Paesi del mondo. “Andrebbe rafforzato soprattutto nell’Est Europa” afferma Innocente Nardi del Consorizio Prosecco Docg.  “Certamente se non avessimo unito le forze tra consorzi avremmo speso molto di più per ottenere risultati”

Sul fronte istituzionale il lavoro da fare sarà molto. Tra gli sconosciuti effetti della Brexit e i rischi legati ai trattati internazionale i rischi possono essere davvero molti. 

Di buono c’è che il superamento dei campanilismi e il saper fare rete ha ancora una volta dimostrato la sua efficacia.