Appuntamento dal 15 al 17 ottobre. Degustazioni, incontri e verticali uniche. Al Palazzo del Ghiaccio si discute del futuro della vinificazione

Milano Golosa. E’ decisamente un’edizione al calice quella dei cinque anni di Milano Golosa. Il vino, infatti, sarà protagonista nella manifestazione creata dal “Gastronauta” Davide Paolini. Se al centro dell’evento che si terrà dal 15 al 17 ottobre al Palazzo del Ghiaccio c’è infatti l’integrità delle materie prime con il focus puntato su vegan, vegetariano, cucine senza glutine, agricoltura sinergica e foraging, è proprio il vino ad aver conquistato uno spazio che mai, fino ad ora, aveva visto essergli riservato nella tre giorni enogastronomica.

 

Milano Golosa: lunedì 17 ottobre l’incontro più atteso è con gli “eroi” del vino.

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“Pietra, vetro, porcellana: nuove vie per il vino?”. Sarà aperto gratuitamente a tutti l’incontro clou della tre giorni milanese. Ed è da qui che vogliamo partire. Per un’edizione che punta sulle nuove forme di agricoltura, sulla sostenibilità e su un’alimentazione che sempre più recupera lo stretto rapporto con la terra, non diversa poteva essere la strada che, a Milano Golosa, è stata riservata al vino. 

Ecco che allora saranno tre produttori di frontiera a portare le loro esperienze di vinificazione e affinamento in contenitori diversi dal legno e l’acciaio. Contenitori che segnano, con lo sguardo puntato sull’innovazione, un ritorno al passato o meglio alla riscoperto di un’eccellenza che affonda le sue radici nell’antica storia della vite e del vino. 

 

Milano Golosa: il futuro della vinificazione nei racconti di Zidarich, Amerighi e Gea.

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Dal Carso, lì dove la glera è al centro di un vivace dibattito, arriverà a Milano uno viticoltore decisamente eroico: Benjamin Zidarich. Sarà lui a raccontare la tradizione millenaria di conservare vino e olio in vasi di pietra ricavata dalle cave della zona. Contenitori che lui ha riadattato e ripensato per la vinificazione sulle bucce della Vitovska, grazie alla naturale capacità di controllare la temperatura della pietra.

Dalle Marche, e precisamente da Arquata Del Tronto, paese tragicamente colpito dal terremoto di Amatrice, arriverà invece Stefano Amerighi. E’ il vetro il suo materiale. E’ in damigiane da 54 litri apparentemente così fragili che infatti fa riposare il suo Pecorinio. Un contenitore che lui definisce “perfetto”. Il perché lo spiegherà in occasione dell’evento milanese che, dopo di lui, vedrà patron della giornata il piemontese Fabio Gea.

Dal 2010 Gea ha iniziato la sperimentazione di innovativi contenitori vinari progettati ad hoc per le sue specifiche esigenze. Contenitori relizzati in particolare ceramiche cotte ad alte temperature. Praticamente grès e ceramiche. 

Va da sé che alla teoria seguirà la pratica con una decisamente interessante degustazione dei vini dei protagonisti.

 

Milano Golosa: sabato e domenica all’insegna della conoscenza e la degustazione. 

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Sei le degustazioni che si terranno nel corso della manifestazione milanese. Sette, in realtà. Ma della settima vi parleremo poi. Sabato e domenica protagonista è l’Italia, da nord a sud, con tutta la sua eccellenza. Tutti gli incontri richiedono prenotazione e avranno un costo di 5 euro. Ben poco se si considera la qualità dei vini e dei suoi protagonisti.

 

Gli appuntamenti di sabato 15 ottobre:

  • “Il Primitivo: dal frutto ai lunghi affinamenti”. Nei calici i primitivi pugliesi di Cantine Feudi San Marzano che dai “giovani” ai “vecchi” condurrà i presenti in un vero e proprio viaggio del gusto alla scoperta di questa Docg;
  • Appassionati di Brunello non potete perdervi l’appuntamento delle 16.30 con la Verticale della Cantina Col D’Orcia. Stiamo parlando di una Verticale di grande annate della Riserva Poggio al Vento. Una degustazione da veri intenditori;

 

Gli appuntamenti di domenica 16 ottobre:

  • “La vigna in Rosa”: altro imperdibile appuntamento quello con Costaripa che, per l’occasione, presenterà il suo Molmenti. Un vino che, sul mercato, uscirà solo a marzo 2017. Un viaggio alla scoperta del Valtènesi Rosè, il vino più nobile e rappresentativo del Lago di Garda quello del primo appuntamento domenicale di Milano Golosa;
  • “Il Collio di Silvio Jermann” sarà il secondo protagonista della giornata. Un marchio che è simbolo di qualità e valorizzazione del territorio friulano. Un uomo che, da solo, è riuscito a trasformare l’azienda di famiglia, fondata nel 1881, in un vero e proprio punto di riferimento per l’enologia mondiale;
  • La Cantina Marion ci porta in una delle patrie del vino italiano: la Valpolicella.
  • L’ultimo appuntamento è con un’altra certezza del vino italiano: Frescobaldi. Torniamo in Toscana insomma da una delle cantine più importanti del territorio. A Milano Golosa l’azienda porterà Leonia. Il vino che ha ispirato Frescobaldi nella scelta innovativa di impiantare vitigni francesi a Pomino

 

Milano Golosa: per le bollicine spazio allo champagne.

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E’ questa la settima degustazione in programma. Protagonista sarà, sabato 15 ottobre, Champagne Thiènot. Una degustazione guidata della scommessa vinta di Alain Thiènot che la sua azienda l’ha fondata solo 25 anni fa. Un’azienda nuova, fedele ai valori essenziali della qualità, della modernità e del lusso. Una scommessa vinta alla quale sarebbe un peccato non partecipare per un meritatissimo brindisi. 

 

Crediti fotografici: la foto di copertina e la prima foto in alto sono state prese dalla pagina Fb ufficiale dell’evento Milano Golosa. L’ultima foto dalla pagina Fb ufficiale della cantina di Champagne protagonista della manifestazione. 

Immagine di copertina: Loic Largade – Flickr CC.