Aperto nel 1986 è testimone unico della trasformazione storica di un vino e del suo territorio

Franciacorta. Come per un buon vino sono l’invecchiamento, la capacità di conservarlo e la cura con cui tutto ciò viene fatto a farne un gran vino, così la storia non mette radici se non attraverso il racconto di quel che è la sua memoria. E perché questa si tramandi è necessario che qualcuno la racconti un po’ come del buon vino han fatto poeti e letterati. Quando la memoria storica e la qualità della storia stessa si incontrano nasce qualcosa di duraturo. Qualcosa che di quella storia ha molto da raccontare e del suo futuro ancora moltissimo da scrivere.

Franciacorta

Compie trent’anni il Museo Ricci Curbastro. Un museo nato nel 1986 dalla fervida mente di Gualberto Ricci Curbastro, colui che nel 1967 capì che una denominazione d’origine, la Franciacorta, avrebbe potuto cambiare la storia di un intero territorio e che vent’anni dopo, spettatore di quel cambiamento fortemente voluto, fece sì che la memoria di quel che fu restasse impressa, per essere raccontata. Nacque così a Capriolo, proprio accanto alla cantina Curbastro, il Museo Agricolo. Oggi è lui il testimone unico di un passato che vive negli oggetti, gli incontri, le degustazioni, le tradizioni e le memorie di chi c’era e ha sognato e ottenuto una svolta storica per un territorio che oggi si identifica in un vero e proprio brand: quello della Franciacorta.

Tanti i cambiamenti che hanno interessato il museo, segno che là dove c’è cultura c’è presenza e voglia di scoprire. Un ampliamento degli spazi iniziali, il fienile, le scuderie e i porticati realizzati dall’architetto Antonio Tagliaferri nel 1875. Di qui la realizzazione di  una sala espositiva, una sala conferenze e un percorso in cantina. Un’infinità gli oggetti esposti. Ognuno parte del racconto di una storia antica mai fine a se stessa. Un “museo vivente” fatto dei tantissimi eventi de “La piazzetta dei Villaggio” e la didattica.

Insomma la storia di Gualberto Ricci Curbastro è un po’ come quella del museo che ha voluto lui stesso creare. Quella di un uomo che quando di marketing neanche si iniziava a parlare, ha intuito l’importanza di dare identità ad un territorio. E’ stato lui, in un certo senso, a creare  un inimitabile brand: Franciacorta. E lo ha fatto premurandosi di dargli quelle solide radici che solo il racconto della sua antica storia poteva attribuirgli.