A decretarlo il portale Lastminute.com! Tante le possibilità che dobbiamo saper cogliere a cominciare da quella di far innamorare i Millennials. Il 46% di loro viaggia alla ricerca di un'indimenticabile esperienza enogastronomica

Se parliamo di enoturismo non facciamo ancora i numeri di altri Paesi e il perché è da ricercare nel fatto che una legge l’abbiamo solo ora e che facciamo fatica a comprendere il valore di creare un sistema unico, al di là delle parole. Eppure è l’Italia il The World’s Best Country a livello mondiale.

Non è difficile capire quanto di inespresso nel nostro potenziale ancora c’è. Quel che è certo è che se si parla di turismo del vino non temiamo confronti.

 

Enoturismo: accessibilità, ineguagliabile diversità e luoghi meravigliosi, è per questo che siamo i numeri uno!

A decretare il nostro primato il portale lastminute.com. Altro che Francia, Spagna o l’ambitissima Napa Valley. E’ l’Italia la nazione preferita degli enoappassionati. A riportare la vittoria The Drink Business. Trenta le nazioni produttrici su cui si è puntato lo sguardo e alla fine, grazie alla vasta esperienza di degustazione in tutto lo Stivale e, diciamolo, la non raggiungibile biodiversità che lo caratterizza, abbiamo trionfato.

Un bel successo su cui ora, con la legge a nostro favore, è il caso di premere l’acceleratore. Cosa ha convinto? Sicuramente il rapporto qualità prezzo. Le wine experience in Italia non mancano e offrono tante possibilità ai winelover che possono cavarsela con 4,77 euro a bottiglia a fronte dei 5.73 della Francia come ricorda WineNews su dati di WineSearcher.

Udite udite! Noi siamo primi, ma uno dei nostri competitor è in fondo alla classifica: la Spagna seguita solo dal Sudafrica. Considerando la nostra dimensione basti pensare che l’Australia è 15esima, gli Stati Uniti decimi e la Gran Bretagna 30esima in questa particolare classifica, per comprendere la vastità del nostro patrimonio e che motore economico potrebbe diventare grazie ad un settore che continua a crescere, ma su cui si deve investire e soprattutto fare davvero squadra: l’enoturismo.

 

Il mercato da conquistare è quello dei Millennials! E l’identikit per capire come farli innamorare esiste…

Visto che ora le possibilità, anche normative, non mancano, è il momento di puntare anche su quella fetta di mercato difficile da conquistare, ma che se si sa avvicinare potrebbe giurarvi fedeltà. Sono i millennials, quelli che ormai dettano le nuove tendenze in materia di turismo e food. I nati tra il 1981 e il 1998 rappresentano un volano per il mercato dell’enoturismo. Amano i ristoranti gourmet, la cucina etnica, i food truck e gli eventi a tema. Con un buon vino viene tutto anche meglio no?

A tracciare l’identikit del millennials “da conquistare” è stata una ricerca condotta dalla docente universitaria Roberta Garibaldi. Una ricerca da cui è emerso  che in Italia il 46% di loro è un turista enogastronomico.

In linea generale i millennials sono single, più acculturati rispetto alla precedente generazione, ma con un reddito decisamente più basso. Quando devono viaggiare vogliono scoprire la cultura del territorio e farlo attraverso cibo e vino. Come scelgono dove andare? Nel 51% dei casi si lasciano affascinare dalla bellezza dei luoghi, nel 46% dalla cultura e le tradizioni enogastronomiche. Ecco: è questa la fetta di mercato appetibile.

Regola numero uno: siate social, estremamente social!

Ma cosa cercano i millennials? Innanzitutto quando vanno in un posto vogliono mangiare i piatti tipici e non disdegnano passeggiare tra i mercati locali alla ricerca dei prodotti del territorio. Ma soprattutto c’è una cosa da ricordare: sono social! Lo sono online e offline. Voglino raccontare le loro esperienze sul web e vivere esperienze che gli facciano incontrare gente, frequentare locali, ristoranti, bar e cantine. E amano moltissimo partecipare ad aventi e festival enogastronomici per poi taggarsi sui loro profili.

Vista la loro grande propensione per i food truck e la voglia di gustare cibi di tutto il mondo, cercare il giusto abbinamento con il vostro vino potrebbe essere un’ottima strada da perseguire. Anche perché, a loro, partecipare ai corsi di cucina piace moltissimo. Insomma gli spunti possono essere davvero tanti, ma se avete voglia di comunicarli ricordate il web, rivolgendovi magari a chi può aiutarvi nell’aprirvi ad un settore nuovo: i professionisti. E tra questi ci siamo anche noi di Enolò!