Ubriacarsi di sogni si può. Trasformarli in realtà anche. E’ questo, almeno, l’intento del Comune di Asti che ottenuti i 7,1 milioni di euro del Por 2014-2020, si ripensa in veste “divinamente smart” con il progetto “Vino e Cultura”. Quattro gli obiettivi: valorizzare territorio e patrimonio, essere competitivi e creare occupazione, puntare sul turismo, integrazione e interoperabilità per offrire valore aggiunto a tutta la regione.

 

Divinamente smart - veduta Asti

Veduta di paesaggi nel Comune di Asti (AT). L’immagine fa parte dell’Atlante dei Paesaggi astigiani e monferrini.

 

Divinamente smart: ridare lustro alla storia brindando nella nuova Enoteca Regionale della Città

 

Attrazione turistica e innovazione digitale. E’ questo il binomio su cui punta Asti e per cui investirà i fondi ottenuti per l’Agenda Urbana del Programma Operativo Regionale destinato allo sviluppo sostenibile. Riqualificazione la chiave che dovrà aprire le porte di una città in grado di proporre la sua storia valorizzandone la bellezza e offrendola con tutti i confort che le nuove tecnologie sono in grado di offrire.

Tanti i palazzi storici e i musei che saranno ristrutturati. A cominciare da Palazzo Ottolenghi dove a breve si svolgerà, tra l’altro, uno degli eventi enologici più attesi: il Vinissage. E proprio tra le sue mura nascerà l’Enoteca regionale della Città. Per ospitarla, oltre al piano nobile, ci sarà il recupero architettonico dei locali ad essa destinati. Qui saranno allestiti gli spazi espositivi delle “Botteghe storiche della Città”. Saranno quindi inserite le postazioni di coworking cinematografico e sarà aperto un ristorante di qualità. 

Il restauro conservativo riguarderà invece il Museo di Sant’Anastasio di corso Alfieri che diventerà Museo Archeologico. Il Museo Paeontologico sarà ampliato grazie alla riqualificazione dell’ex Chiesa del Gesù.

Tanti altri gli interventi previsti con il Municipio che avrà un novo spazio. “Asti porta del Monferrato”, così sarà chiamato il luogo destinato alla fornitura e la promozione turistica. Non solo. Muoversi in modo sostenibile sarà un altro passo verso il cambiamento. Il percorso museale da piazza Cairoli a Piazza Roma sarà infatti pedonalizzato così da godere dei palazzi storici che l’attraversano.

 

Divinamente smart: dal wi-fi all’abbattimento delle barriere architettoniche. Asti sarà una città “for all”

 

E’ uno dei grandi problemi delle città storiche. Impossibile conoscerne tutte le bellezze per i portatori di handicap. Le barriere archiettoniche, per loro, sono insormontabili. Con il progetto “Vino e cultura” Asti mira ad abbattere definitivamente i suoi limiti. Sarà quindi creato un percorso di interesse culturale “for all“. A questo si accompagnerà un percorso museale assistito da un’App. Si potranno così visitare, almeno virtualmente, le torri storiche ancora visibili.

Nei musei e nei luoghi di cultura ci saranno le bolle wi-fi gratuite e sarà realizzato un sistema di realtà aumentata che accompagni i visitatori nei locali oggetto di ristrutturazione. Si pensa anche alla mobilità sostenibile per veicolare il turismo e lasciare che la città sia godibile a 360 gradi. Previsti anche interventi di efficientamento energetico a Palazzo Ottolenghi e nelle stanze del Comune. 

“Il progetto Vino e Cultura è frutto di un lavoro di ascolto e di raccolta di buone idee”. Così il sindaco Fabrizio Brignolo. Obiettivo: rafforzare l’identità di città del vino e della cultura. 

Il passo successivo sarà coinvolgere la cittadinanza che potrebbe non vivere bene l’idea di abitare in un cantiere a cielo aperto. Far sì che siano loro i primi a comprendere l’importanza della trasformazione in atto è prioritario. Nel frattempo, magari, si potrebbe approfittare per fare un giro sulla Strada del Vino del Monferrato. Il modo migliore per godere a pieno della natura, della bellezza e della bontà di questo splendido territorio riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’Unesco. 

Tra un sorso di Barbera del Monferrato, Barbera d’Asti, Grignolino del Monferrato Casalese, Grignolino d’Asti, Rubino di Cantavenna, Gabiano, Malvasia di Casorzo e calici di Bonarda, Fresia, Moscato e il meno noto Barbesino, siamo certi che sarà più facile passeggiare tra gru e impalcature.