Sul Corriere le storie di chi ha saputo cogliere le opportunità dei social media facendo del digitale il motore della propria attività.

Età, inventiva e fondi europei. Se tutti vogliono mettersi a fare i vignaioli c’è qualcuno cui l’impresa è riuscita benissimo. Complice l’età e la conoscenza dei nuovi media il bell’esempio è raccontato sul Blog del Corriere della Sera in un articolo a firma di Claudia Attolico. Protagonisti Stefano, Elena e Paolo. Ottenuti i fondi Ue hanno intrapreso la loro attività. Hanno studiato, progettato e realizzato. Oltre alle inevitabili competenze enologiche a fare delle loro attività un successo sono stati Crowdfunding, marketing, e-commerce e social media. 

Gli esempi di come competenza e mondo del digitale siano l’inizio di una nuova forma di raccontare favole a lieto fine.

 

corriere della sera

Stefano, Elena e Paolo: dalla terra al digitale coi finanziamenti Ue

 

Stefano ha lanciato una campagna di crowdfunding per far conoscere il suo vino agli amanti delle gite su due ruote. Elena insegna a oltre mille bambini ogni anno ad aver cura degli animali, annaffiare le piante e giocare a Mosca cieca. Paolo vuole far crescere l’azienda del nonno creando un brand tutto suo e un sito internet per vendere in Italia e poi chissà, anche all’estero.

Per essere imprenditore agricolo nel 2016 non basta più soltanto sapere in che periodo seminare, quando raccogliere, se il tempo il mattino dopo permetterà il lavoro nei campi o quale sia il mercato più adatto per vendere i propri prodotti. Al know-how tecnico è vitale affiancare competenze di marketing, un po’ di conoscenze digitali e il coraggio di sondare nuovi modelli di business.

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