Clinton-Trump. Ci siamo quasi. Tra poche ore l’America avrà il suo nuovo presidente. Hillary o Donald? A quanto pare il testa a testa sta tenendo tutti col fiato sospeso. A dire il vero sembra che in America la questione stia facendo addirittura far ammalare di ansia molti cittadini. A loro si potrebbe consigliare di bere un buon vino. Un Trump per chi opterà per Donald, un Kvareli (vino georgiano) per chi si orienta verso la signora Clinton. 

Questi sono i loro vini topici. Uno lo produce, l’altra lo beve. Ma ora che il mercato Usa si è finalmente aperto al vino italiano in un modo che, fino a dieci anni fa sembrava impossibile, cosa potrà cambiare nel panorama del nostro export in caso della vittoria dell’uno o dell’altro. La riflessione è stata fatta da Loredana Sottile sul Gambero Rosso. Un interessante punto di vista che ha coinvolti molti nomi importanti del vino #MadeinItaly. 

 

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Clinton – Trump. Come “vota” il vino italiano?

Che cosa cambierà per il vino con l’insediamento del nuovo presidente Usa? Promosso il Ttip, qualche timore se vincesse il candidato repubblicano: il sondaggio tra sette grandi cantine italiane che frequentano il mercato a stelle e strisce.

 

Lui ha comprato una tenuta vitivinicola in Virginia, lei è fan di un vino georgiano chiamato Kvareli.Lui agli alcolici preferisce la diet cola, lei ha contribuito al successo dei wine ice-cream prodotti dalla Mercer’s Dairy. Se dovesse vincere, lui brinderebbe senz’altro con uno dei vini della Winery Trump (gestita dal figlio Eric), a lei il produttore newyorkese Phyllis Feder ha già dedicato il Victory White 2012 Clinton Vineyard (la versione del ’92 era stata dedicata al marito Bill e gli aveva portato fortuna).

Stiamo parlando di Donald Trump e Hillary Clinton, i due candidati alle presidenziali americane che in questi mesi – e fino alla fine – si stanno battendo, senza esclusione di sorprese, a suon di scoop e scandali. In attesa delle elezioni del prossimo 8 novembre, abbiamo proposto alle cantine italiane un sondaggio su cosa si aspettano da queste votazioni e su cosa potrebbe cambiare, con l’uno o con l’altro candidato, in tema di export italiano, Ttip compreso.

 

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