Terra a grande vocazione vitivinicola, quella del Gallo Nero regala sempre qualche emozione in più. Oggi lo fa con il primo vino affinato in botti di castagno dei boschi circostanti. E, intanto, qualcuno lo trasforma in gelato

In un mondo globale dire chilometro zero è più un eufemismo che una realtà. Soprattutto quando parliamo di una filiera. Avere un prodotto a km0 dall’inizio alla fine di un processo produttivo, e cioè dal momento in cui un seme viene piantato in un preciso territorio a quando viene immesso nel commercio, è decisamente complicato. Perché ciò avvenga deve esserci alle spalle un sistema che sappia funzionare e che non abbia di conseguenza bisogno di appoggiarsi a nessun elemento esterno. 

In Toscana, nel vino, questo sistema esiste e il Chianti da 300 anni ne è certamente un simbolo. Non è un caso che, proprio qui, sia nato il primo vero vino a km0. D’altra parte è sempre in questa regione che nascerà probabilmente la prima denominazione a emissioni zero, quella del Nobile di Montepulciano. Dal calice al cono…è un attimo! Chissà, magari il vino al chianti sarà il must dell’estate 2017!

 

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Chianti: dai boschi al calice, presentato il primo vino a km0

 

E’ all’Accademia dei Georgofili che è stato presentato il Chianti Classico Gran Selezione Valdonica. Il primo 100% Sangiovese affindato in botti di castagno dei boschi del Chianti. Una filiera totalmente locale che rende ancor più territoriale un vino che simbolo del suo territorio già lo è. L’dea è del Castello di Verrazzano. Paliamo di un luogo dalla forte vocazione vitivinicola. Collocato tra Firenze e Siena dei suoi vigneti si ha già notizia in manoscritto della Badia di Pasignano. Tre le famiglie che hanno attraversato la sua storia. Tre famiglie che hanno scritto pagine importanti per la Toscana e l’Italia nel mondo.

Gli ultimi sono i Cappellini. Nel 1958, infatti, è il Cavalier Luigi Cappellini a rilevare la tenuta ormai in decadenza. Fu lui a reimpiantare i vigneti e fu lui, si può affermare, ad iniziare quell’attività che oggi conosciamo come “agriturismo”. Sono proprio quei vigneti, oggi, ad aver dato vita al primo vino a chilometro zero. Un’espressione di qualità. Una grande espressione di toscanità.

Fortunato chi è riuscito già a degustarlo!

 

 

Chianti: dal calice al cono, arriva il gelato dal gusto tutto toscano

 

Il primo assaggio è stato fatto al Prowine di Hong Kong, ma solo a sentirlo nominare viene voglia di assaggiarlo. Parliamo del gelato al gusto Chianti, gusto realizzato dalla Cantina Sociale Colli Fiorentini. Il luogo perfetto visto che il viaggio in Asia è stata per la denominazione l’occasione per presentarsi (sebbene già ben conosciuta) e far gustare le 327 etichette di 41 aziende.

Realizzato dal maestro gelataio Domenico Croce il gelato gusto Chianti è quasi un sorbetto realizzato proprio con il vino come ingrediente principale abbinato ai mirtilli. “Raccontiamo l’amore per il Chianti anche attraverso il gelato, un prodotto cardine del Made in Italy”, ha spiegato il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi. “Un modo originale per raccontare la nostra denominazione ad una popolazione che solo negli ultimi anni sta scoprendo il vino e lo sta facendo con numeri assolutamente interessanti. Lo stiamo facendo con un abbinamento originale – ha aggiunto – che stando all’affluenza di pubblico ha un grande richiamo. D’altra parte non possiamo non considerarci paladini di una cultura e di una tradizione che richiama in modo esemplare il nostro Paese”.

Se ci fossero ancora dubbi ecco perché il sistema vino in Toscana funziona: loro ci credono davvero e sanno come valorizzarlo!