Alla seconda edizione la manifestazione raddoppia: 50 i produttori di Italia, Austria e Slovenia presenti. Incontri, conferenze e degustazioni d'eccellenza in una due giorni fatta anche di conoscenza e grandi chef

La sfida dell’anno scorso è stata vinta. Erano 25 le cantine presenti alla prima edizione di BorderWine. Un anno dopo, il primo Salone Transfrontaliero dei Vini Naturali del Friuli Venezia Giulia, raddoppia le presenze portando nel Castello di Canussio di Cividade 50 produttori provenienti da Italia, Austria e Slovenia. Dall’idea di tre giovani imprenditori friulani è nata la voglia di creare un “luogo” dove il metodo di produzione del “fare le cose come una volta” incontrasse l’esigenza di rispettare le risorse ambientali e la biodiversità.

Una seconda edizione che si fregerà della presenza di produttori che fanno la differenza soprattutto nella produzione di quelli che conosciamo come “Orange wine”. Vini che conquistano sempre più i winelovers e che seguono, in questi luoghi, una coltivazione fatta di storia e di totale assenza di pesticidi, additivi e manipolazione chimica o fisica.

In un luogo magico già patrimonio dell’Unesco i 50 vignaioli di BorderWine ci danno appuntamento il 3 e il 4 giugno.

 

borderwine 2017 seconda edizione

 

BorderWine 2017: il vino naturale tra incontri, dibattiti e grandi degustazioni

Una selezione attenta quella di BorderWine. All’evento, infatti, possono prendere parte solo aziende che dimostrano una reale attenzione al territorio e la biodiversità. Il punto di partenza per un evento che vuole raccontare l’eccellenza e la passione di chi sceglie la fatica, ma anche la soddisfazione, di produrre un vino di alto livello.

 

Il programma del 3 giugno

Gli stand apriranno al pubblico sabato 3 giugno alle 13 e saranno accompagnati da una serie di iniziative per scoprire i segreti dei vini naturali del territorio. Il primo appuntamento è con “I pionieri” del vino del Friuli raccontati nel libro di Martina Tommasi. Non mancherà una degustazione all acieca decisamente interessante: “Ascoltare il vino, degustare la musica” condotta da Savio Del Bianco, sommelier e responsabile regionale Slow Wine Friuli Venezia Giulia.

Interessante anche l’incontro delle 16 con “Cosa vai cercando quando digiti ‘italian wine’?”.

 

Il programma del 4 giugno

Domenica le degustazioni prenderanno il via alle 10 del mattino, con il pomeriggio dedicato agli incontri e una degutazione imperdibile. Se infatti alle 16.30 si terrà l’incontro su “Vino e territorio: potenzialità inespresse della tradizione”, alle 18 si degusteranno i vini di Josko Gravner.  L’uomo che ha  di recente fatto scoprire la sua Ribolla a Michelle Obama, ma che è soprattutto un simbolo di tradizione e innovazione. E’ stato lui, nel 2001, a riscoprire la vinificazione in anfore interrate. Un uomo che è il ponte tra le radici di un territorio e la sperimentazione estrema. A condurre la degustazione un ospite d’eccezione: il wine-philosoper Gae Saccoccio.

Questi i vini che saranno raccontati: Bianco Breg 2008 e 2005 Magnum. Ribolla 2009, 2007 e riserva 2003. Quest’ultima disponibile da settembre 2017, solo in Magnum.

 

BorderWine 2017: spazio anche alla gastronomia friulana. Si chiude con la cucina stellata la musica dal vivo

Ad accompagnare i vini dei 50 produttori tanta eccellenza anche nei piatti. Quelli delle tipicità friulane portate in scena da aziende del territorio. Il gran finale è una cena stellata su prenotazione e, per tutti, la musica dal vivo de “Le Trio Sauvage”. Una “Cena a quattro mani” quella del 4 giugno. In cucina infatti ci saranno due chef d’eccezione. Emanuele Scarello del ristoratne 2 stelle Michelin “Agli Amici” di Godia (Udine) e Tomaz Kavcic, chef del ristorante Pri Lojzetu di Vipava (Slovenia).

Un secondo appuntamento, quello di BorderWine, che piacerà ai winelovers anche per la magia del luogo dove, per il secondo anno consecutivo, sarà ospitata. Il costo d’ingresso, compreso di calice e con degustazione open è di 20 euro a persona.