La denuncia di Carlo Petrini su Repubblica: il re delle Langhe rischia di far scomparire tutti gli altri vitigni della regione.

Barolo. Il Barolo è un vino evocativo. Dire Barolo vuol dire Italia. Ma sul vino d’eccellenza del Piemonte si è pronunciato il patron di Slow Food: Carlo Petrini. La sua egemonia, ha scritto in un interessante articolo su La Repubblica, sta letteralmente spazzando via tutto il buono delle vigne della regione. Dolcetto e Freisa a rischio estinzione. Una riflessione interessante che abbiamo deciso di condividere con voi.

Barolo La Repubblica Petrini

 

L’egemonia del Barolo mette a rischio di altri vini delle Langhe

 

(…) Per chi come me è langarolo, poi, dire queste cose è come scoprire l’acqua calda. Basta infatti alzare lo sguardo alle meravigliose colline di questa parte di Piemonte per capire quanto il vino giochi un ruolo centrale, anche identitario, nell’economia e nella socialità di questa zona.

Detto questo, negli ultimi anni questa grande attenzione alla Langa come zona vinicola d’eccellenza si è sempre più concentrata sui grandi vini rossi, Barolo e Barbaresco, che indubbiamente rappresentano la punta di diamante dell’enologia locale. Al punto tale che non è raro vedere vignaioli strappare terreni ad altre coltivazioni e sostituire con il nebbiolo vigneti bellissimi di Barbera, Dolcetto, Freisa, vini meno à la page ma fondamentali per raccontare l’anima del territorio, la sua storia agricola e la sua unicità. 

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