L'Iwsr conferma le tendenze degli ultimi anni e tanto vale tenere alta l'attenzione. Sostenibilità, esperienza, e tecnologia sono le parole chiave

L’evoluzione del vino segue la nostra, in ogni senso: tecnologicamente e socialmente. Lo conferma l’ultimo Global Trends Report dell’Iwsr (International Wine and Spirits Research) sugli alcolici. I cambiamenti del nostro modo di vivere cambia dunque anche il nostro modo di relazionarci ai consumi. E a fare la differenza sono tanti fattori nel mondo del vino con la tecnologia che si ritaglia il suo ruolo da protagonista, anche nel packaging.

 

L’evoluzione del vino nei consumi parla di curiosità da soddisfare, qualità da garantire ed esperienze da assicurare

Si consolidano i trend degli ultimi anni e le aziende faranno bene a tenere alta l’attenzione. I consumatori sono sempre più esigenti e sanno bene cosa vogliono e come lo vogliono. Spingere sul tasto della curiosità è importantissimo. I nuovi marchi e soprattutto le novità nel settore attraggono sempre di più anche se parliamo di vino e alcolici in generale. Strizzare l’occhio alle “stranezze” può essere una strada per conquistare il cuore dei winlover e tra vino blu e alla cannabis in questo senso l’evoluzione di certo non manca.

Accantonata definitivamente l’idea che la quantità è meglio della qualità. Oramai la tendenza è esattamente opposta e al di là del budget quando si deve comprare una bottiglia lo si fa con sempre maggiore consapevolezza. La premiumizzazione è il trend da seguire con l’attenzione dei consumatori che preferiscono nei loro calici prodotti artigianali e locali confermando il valore della territorialità. Se avete prodotti di nicchia gioite: sono sempre più ricercati e le novità, anche nei settori che potremmo definire “per pochi”, sono le benvenute nelle vite degli enoappassionati. In questo senso sempre più diffusa è la voglia di vivere una vera e propria esperienza di consumo. Ad esempio scoprire un nuovo vino, una birra o un distillato incontrando il produttore e facendoselo raccontare direttamente è un must che piace proprio a tutti.

E a proposito di esperienza eventi pop-up, festival, e spazi interattivi dove far vivere esperienze “divine” attraggono sempre più  winelover così come gli eventi a tema.

Da non sottovalutare l’aspetto educativo. In questo senso sicuramente il mercato asiatico offre grandi possibilità.

 

L’evoluzione del vino è anche nel suo “contenuto” e nelle scelte che si fanno in vigna e in cantina

Se da una parte c’è l’esperienza dall’altra c’è la salute. E a quella, a quanto pare, anche gli amanti del vino non hanno alcuna intenzione di rinunciare. Il basso contenuto alcolico, la minor quantità di calorie, lo sugar – free, il gluten – free e l’utilizzo degli ingredienti naturali sono sempre più ricercati dai winelover. E anche la “solidarietà” è un elemento distintivo a quanto pare. Tanto più un’azienda si dimostra attenta alle problematiche sociale, organizza eventi a sostegno di associazioni, offre supporto ad enti di beneficenza e le comunità locali, tanto più i suoi prodotti vengono apprezzati.

Attenzione che passa anche per la riduzione degli sprechi a cominciare dall’utilizzo dell’acqua. E in questo senso la tecnologia e gli studi scientifici molto stanno cercando di fare anche per fronteggiare i cambiamenti ambientali in atto e la conseguente riduzione delle risorse ambientali. Un esempio è quello della vite a basso consumo idrico sperimentata un paio di anni fa.

Altro elemento che fa la differenza è, di conseguenza, l’attenzione alla sostenibilità. Molto si è fatto in questo senso, ma molto c’è ancora da fare.

La sostenibilità in vigna a livello globale…

Le grandi aziende il concetto di sostenibilità sembra lo abbiano compreso molto più delle piccole. E forse a fare la differenza è anche la possibilità di investire sulle nuove tecnologie. Possibilità spesso negata alle aziende di minori dimensioni che non hanno sufficienti risorse da investire. Certo è che secondo un’indagine condotto dal Wine Business Institute della Sonoma State University in California, le grandi aziende, e ancor più quelle storiche, sono quelle che meglio stanno rispondendo alla sfida dei cambiamenti climatici. Sfide che hanno sì portato all’innovazione in vigna, ma ancor prima a comprendere la necessità della formazione nel managment e del personale. In fondo è una questione di attenzione e sensibilità.

 

Packaging e tecnologia: fanno la differenza nell’evoluzione del vino. L’innovazione non si può più rimandare

Ed ecco l’altro importantissimo elemento distintivo: il marketing che non può più permettersi di non essere digitale. Le campagne sono sempre più personalizzate e interattive e il web, con i social media e non solo, fa sempre più la differenza. E se è vero che investire è difficile, è altrattanto vero che farlo senza troppa fatica oggi è possibile e una possibilità è offerta proprio dalla nostra Start Up che, per prima, ha colto l’evoluzione della platform economy creandone una accessibile a tutti i produttori (grandi e piccoli) che promuove una vera e propria rivoluzione nel mondo del B2B grazie ai suoi servizi innovativi che spaziano dalla gestione online della propria cantina, alla possibilità di rapportarsi ai dealer senza intermediari a costi ridotti, fino alla promozione sui principali canali social e una logistica innovativa che abbatte i costi e rende decisamente più flessibili le cantine dei locali e la gestione di quella dei produttori.

A cambiare sono anche le etichette: la loro intelligenza è decisamente apprezzata dai consumatori.

Dai materiali al Qr Code: il mondo del packaging fattura miliardi e definisce le linee guida

Il packaging è ormai un elemento determinante nella scelta del vino da acquistare, ma anche nella scelta delle esperienze da fare. Nel 2018 il business del wine packaging ha fatturato 21,4 miliardi di dollari con una crescita annuale del 2.6%. Le stime fatte dal Wine Packaging Market-Growth, Trends and Forescast dicono che nel 2025 si raggiungeranno i 15,1 miliardi di dollari di fatturato.

Tanti gli elementi che vanno tenuti in considerazione a cominciare dal contenitore. Il vetro resta irraggiungibile, ma cresce sempre più il mercato del bag-in-box. Crescita dettata non solo dalle scelte dei consumatori, ma anche delle regole che sempre più Governi impongono in nome della sostenibilità. Se l’Italia resta fedele al vetro, è pur vero che a livello globale anche le bottiglie in plastica monouso e le lattine fanno registrare una costante crescita e forse guardare al fenomeno sarebbe d’obbligo.

Tornando alla tecnologia il Qr Code è sempre più apprezzato per avere, con il proprio Smartphone tutte le informazioni sul vino e sul produttore. Cosa che, con la Carta dei Vini di Enolò, è già possibile.