Dal web al bicchiere: l'appuntamento è per il 28 e 29 maggio, ma l'incontro inizia online!

 

Social! Online e poi, offline. Sono 762 le cantine che accoglieranno, se le stime sono giuste e il successo si confermerà, oltre un milione di persone per l’edizione numero 24 di Cantine Aperte. Due giorni di socialità off, il 28 e il 29 maggio, che in 48 ore si giocano settimane di promozione sul web e in particolare sui social media dove da tempo ormai impazzano i programmi delle singole cantine.
Se è vero che è l’evento di socialità per eccellenza nel mondo del vino visto il numero di gente in grado di attirare, Cantine Aperte è forse uno degli esempi meglio risuciti di come il termine “sociale” abbia ampliato il suo raggio d’azione tanto da abbracciare il concetto in modo “virtuale” ben prima dell’incontro fisico. Usando una metafora sarebbe un po’ come dire che il vino, prima di essere degustato, è stato aperto tanto prima quanto fosse sufficiente per poter godere al meglio poi dei suoi profumi e del suo sapore.

cantineaperte

E’ una vera e propria invasione enoturistica quella che attraverserà il Bel Paese nell’ultimo weekend di maggio e l’esistenza dei social network è il punto di partenza e di forza, ormai, per un evento di massa che mobilita gente sulle lunghe e brevi distanze. E c’è da scommetterci: in quei due giorni i profili instagram, facebook e twitter impazziranno tra post, condivisioni, hastagh e like.

Potere del vino? Sicuramente, ma anche potere del web che il vino lo va a promuovere e raccontare. E’ sui social che si gioca infatti la partita delle cantine perché è qui che impazzano programmi ed eventi della due giorni per attirare, a seconda del come si vuol valorizzare territorio e prodotti, quante più persone possibili o raggiungere quelle di uno specifico target puntando magari su una cena evento o su incontri tematici rivolti ad autentici appassionati. C’è chi porta musica in vigna, chi organizza cene e degustazioni, chi incontri tecnici, chi show cooking, chi punta sulle nuove tendenze bio e veg e chi ripropone percorsi storici, anche in costume, all’interno delle cantine più antiche conducendo il visitatore in una dimensione fantastica.

Suggestioni, emozioni che arrivano dritte al bicchiere, passando prima però, per il web.
A “guidare” questa grande nave sociale che nasce online per finire offline è il Movimento del Turismo del Vino sul cui sito sono riportati i nomi di tutte le aziende aderenti regione per regione. Ad ognuna il compito di veicolare al meglio gli eventi organizzati.

Se il successo del vino offerto passa per qualità e gusto, quello del successo, in termini di marketing promozionale, decisamente dalla comunicazione “sociale”!