Un interessante studio sfaterebbe il mito per cui più un vino si trova in basso nella lista più è stato rincarato: potrebbe essere proprio il contrario

Diciamocelo, quando abbiamo davanti una Carta dei vini ed un budget contenuto diventa difficile scegliere e se si vorrebbe optare per uno con un prezzo piuttosto basso ci assale quel dubbio della “brutta figura” di fronte ai nostri commensali. Rilassatevi, non è così. Ora lo dice anche uno studio: scegliere il secondo vino più economico della carta potrebbe essere una scelta più che azzeccata.

A riportare la notizia che sicuramente farà bene a chi ad un buon vino al ristorante non vuole rinunciare, ma neanche tornare a casa sapendo di aver sostenuto una spesa che forse era meglio evitare, è The Drink Business.

Vediamo allora perché anche una scelta economica può essere la scelta da fare.

Scegliere un vino di “bassa” fascia sulla Carta dei vini può essere una scelta vincente

Lo studio lo ha condotto l’American Association of Wine Economist che ha passato al vaglio i vini di 249 ristoranti di Londra. Hanno così scoperto che confrontando i prezzi con quelli che si trovano sui motori di ricerca, che le bottiglie economiche sono quelle su cui si applicano i rincari minori. Insomma, hanno sfatato un vero e proprio mito o se preferite tabù.

Eh sì perché si pensa che è proprio su quella che si tende a calcare la mano avendo un costo minore. Quello che avviene, questo quanto è emerso, è esattamente il contrario: i rincari aumentano man mano che i costi diventano più alti con i picchi che si raggiungono, a quanto pare, intorno alla metà della carta.

Una specie di V al contrario quella che si disegnerebbe sulle carte dei vini in termini di rincari per cui quelle con i prezzi più “bassi” e quelli con i prezzi più “alti” alla fine sarebbero quelle con i pezzi più…autentici!

Certo lo studio ha dei limiti dato che interessano una sola città seppur una metropoli internazionale, ma se lo si allargasse dando gli stessi risultati si avrebbe una specie di geografia della carta capace di dirci che spendere meno non vuol dire affatto spendere per un prodotto “inferiore” almeno no fino alla metà della carta proseguendo dal basso verso l’alto.

Sarà vero? Non lo sappiamo, ma potreste provare scegliendo un vino di fascia bassa, uno di fascia media e uno di fascia alta e capire se davvero, alla fine, a vincere sia sempre e comunque la qualità.