Torna dall'11 al 14 novembre la manifestazione ideata da Helmuth Köche. Sostenibilità la parola d'ordine in un viaggio tra 450 produttori di tutto il mondo, focus, masterclass e tanto gusto...nel wine e nel food!

Non solo longevo, ma un vero e proprio punto di riferimento per il mondo del vino a livello internazionale. Il Merano Wine Festival si prepara alla sua 26esima edizione. La sua è stata la prima manifestazione organizzata in Europa. Era il 1992. Questo weekend l’evento torna protagonista con numeri da capogiro e un programma ricchissimo che, come ogni anno, porterà belle (e gustose) novità.

Un evento unico, questo, un vero e proprio “Think tank”, un forum di scambio di opinioni tra produttori, opinion leader, professinisti del settore e consumatori: un benchmark dell’eccellenza enogastronomica. I battenti si aprono ufficialmente domani, 11 novembre (fino a martedì 14) con 450 aziende vitivinicole presenti rappresentanti la migliore enologia non solo italiana, ma del mondo. 200 gli artigiani del gusto e 15 gli chef di spicco che faranno parte della kermesse guidata dal Wine Hunter Helmuth Köche che si chiuderà con una vera esplosione in flute.

 

Merano Wine Festival: la tendenza bio, la scienza e il futuro dell’enologia. La parola d’ordine è, per tutti, sostenibilità!

 

merano wine festival sostenibilità

 

Vini biologici, biodinamici, naturali, orange e “piwi”, ovvero i vini frutto di vitigni resitenti alle malattie. Sono alcuni degli elementi attorno a cui ruoterà l’evento con il vino assoluto protagonista. Il 9 novembre, infatti, l’evento si è aperto in antepriam con  Nature et Purae, il convegno dedicato proprio a queste realtà nell’ambito del quale si volgerà “Bio&Dynamica” a dimostrazione di quanto “naturalità” e “purezza” siano sempre più non solo una tendenza, ma veri e propri valori etici che stanno conquistando i mercati di tutto il mondo nel vino così come nel food. La domanda cui si è cercato di rispondere, è dunque: “Quo vadis? Food & Wine, the future is natural?”.

Un dibattito decisamente interessante che ha visto tra gli altri la partecipazione di Franz Josef Loacker, produttore di vini biodinamici, Luca D’Attoma, anche lui dedito al bio e biodinamico, Werker Morandell (Piwi), Angiolino Maule (padre di VinNatur) e il professor Attilio Scienza specialista in Cisgenetica che porta avanti da anni studi sulla resistenza delle viti e l’impatto dei cambiamenti climatici. E’ stato lui, ad esempio, a sperimentare la prima vite “a risparmio idrico”. Nature et Purae che, negli assaggi, proseguirà venerdì 10 novembre della tre giorni con ben 100 etichette tutte da scoprire.

E che la sostenibilità sia uno dei temi centrali del Merano Wine Festival lo dimostra anche l’altro appuntamento di venerdì: Architecture&Wine. Sempre più le cantine che si orientano verso il rispetto dell’ambiente anche nell’uso dei materiali di costruzione, senza disdegnare la realizzazione di cantine anche dal punto di vista architettonico di grande pregio e valore. Di Architetti altoatesini, all’appuntamento di piazza della Rena alle 19, ce ne saranno ben 150, per discutere di possibilità, opportunità e case history che hanno fatto e stanno facendo la differenza.

 

Merano Wine Festival: vini italiani e del mondo, i vini d’Istria per la prima volta protagonisti assoluti, tante masterclass e una chiusura…col botto!

 

merano wine festival degustazioni

 

Dove e quando si degusta? Ovviamente dall’11 al 14 novembre ogni giorno in aree specifiche. Quella del Wine Italia, al Kurhaus, con oltre 800 vini protagonisti capaci di raccontare territori, biodiversità e autoctonicità e, nella sala Czerny, quella dedicata al Wine International dove, di vini, ce ne saranno 250 provenienti da Spagna, Argentina, Libano, Sud Africa, Austria e Crimea.

Il 13 novembre spazio anche alle “new entry” del vino italiano. In degustazione, infatti, ci saranno anche quei vini che, per qualità e peculiarità, si sono distinti nella selezione del The Wine Hunter Award e che, per la prima volta, partecipano al Merano Wine Festival.

 

I focus

Tre i focus di questa edizione. Il primo è quello dedicato al food&wine dell’Istria. I prodotti sono stati selezionati da Helmuth Köcher in persona e sono la massima espressione di una terra di confine, crocevia di popoli, che vanta una tradizione secolare anche nella viticoltura. Per la prima volta i suoi vini saranno protagonisti in un evento così importante lasciandogli quello spazio che non gli viene mai riservato.

Anche i vini vulcanici avranno il loro ampio spazio da sabato a lunedì. Vino in Volcano, infatti, sarà l’evento ideale per scoprire la particolarità di questi vini tutti italiani che regalano sapori e profumi unici donati da terreni inimitabili.

Infine la Francia e i suoi incredibili Châteaux. Tredici quelli in degustazione. I più rappresentativi di un’enologia che è un vero e proprio mito.

In uno scenario già così ricco si inseriscono le Masterclass dell’evento: degustazioni guidate di eccellenze enologiche nazionali e internazionli che saranno ospitate all’Hotel Terme Merano.

 

Il gran finale

L’evento, il 14 novembre, chiuderà con una degustazione a dir poco unica. Signori e signori sua maestà lo Champagne! Il Kursaal diventerà il palcoscenico per oltre 100 flute di 40 aziende francesi. “Catwalk Champagne – come scrivono gli organizzatori del festival – è cultura, degustazione, gioia, libertà e condivisione di emozioni in un ambiente unico, elitario ed elegante”. Insomma un appuntamento da non perdere.

 

Merano Wine Festival: vino sì, ma anche food con due Arene d’eccezione tra degustazioni e sfide culinarie tra grandi chef e contadine altoatesine. E in sala…cali il silenzio!

 

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Tanti gli altri appuntamenti nel corso della manifestazione a cominciare dall’area food che vedrà protagonisti grandi chef e una gran cucina. Cooking Farm sarà infatti il fulcro della Chef Arena. Qui chef internazionali si confronteranno con le contadine altoatesine...e non siamo certi su chi l’avrà vinta! In contemporanea al festival, dal 10 al 14 novembre, la  “Passer Promenade”, cioè la passeggiata che affianca il fiume Passirio dove amava andare a rilassarsi la principessa Sissi, si trasformerà nella Gourmet Arena: tantissimi i prodotti tipici, nazionali ed internazionali da assaporare.

Infine il Merano Wine Festival film focus sabato sera alle 10 al Cinema Ariston. Per l’occasione sarà proiettato un documentario dedicato al Noma, il ristorante di Copenhagen nominato per quattro anni il migliore al mondo, precursore del “vino naturale” e dei cibi fermentati. L’ccasione sarà anche quella di presentare il migliior vino del Merano Wine Festival, ovvero il migliore tra i 25 premiati Paltinum e selezionati dal cosiddetto “cacciatore di vini” Helmuth Köche.