L'attena analisi su Il Gambero Rosso. Bene l'export, consumi in lieve ripresa, ma nessuno paga e i rischi crescono

Vino. Su Il Gambero Rosso Stefano Castriota fa il punto sull’andamento delle vendite di vino. L’export va bene, nonostante qualche difficoltà, ma è nel mercato interno che la situazione è stagnante non solo nei consumi, ma soprattutto nella difficoltà dei pagamenti che rendono la vita dei produttori non facile. Secondo gli ultimi rapporti, si legge nell’articolo, l’Ho.Re.Ca. “resta ancora la maglia nera con solo il 15% degli operatori che rispetta i tempi richiesti dalla legge, ma anche negli altri comparti del food&beverage la percentuale di puntualità non supera mai il 24,8%”. Cosa non funziona? La corsa all’export è “un cane che si morde la coda”, le difficoltà nell’operare in un rapporto B2B tra produttori e rivenditori un ostacolo apparentemente insuperabile e il calo dei consumi interni il problema più grande: più si consuma più si produce. Ma qualche segnale di ripresa c’è. Un’attenta analisi sul mercato, il suo andamento e le possibili soluzioni nell’articolo pubblicato su I Tre Bicchieri de Il Gambero Rosso ora consultabile anche online…

 

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Consumi di vino: toccato il fondo finalmente si migliora? Un’analisi

 

(…) emerge in tutta evidenza il problema dei consumi interni.

Questi ultimi, infatti, a partire dagli anni Settanta sono letteralmente collassati nell’Europa mediterranea. E per l’Italia la contrazione in quantità è stata dell’ordine del 70%, da 120 a 36 litri pro-capite a testa. Il rapporto Istat 2016 L’uso e l’abuso di alcol in Italia riporta che dal 2005 al 2015 la percentuale di persone che consumano bevande alcoliche è calata di oltre 5 punti (dal 69,7 al 64,5%), peraltro con un rilevante spostamento dal consumo giornaliero a quello occasionale.

 

(…) appare evidente la necessità di arrestare il crollo dei consumi domestici. Su questo fronte si intravedono finalmente timidi segnali ripresa: la stima Oiv dei consumi italiani di vino del 2015 è tornata in positivo con un +0,3%, mentre i dati Iri Infoscan Census certificano per lo stesso anno un aumento delle vendite nel canale Gdo (che veicola circa il 66% degli acquisti di vino nel complesso) sia a volume sia a valore. Segnali incoraggianti, ma è presto per poter parlare di inversione di tendenza e troppo poco se guardiamo al tracollo dell’ultimo mezzo secolo. Senza considerare che il Paese continua ad invecchiare e i giovani a sostituire il vino con altre bevande alcoliche.

 

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