L'analisi du Wox Veneto: chi deve tutelare punta ad un ampliamento forzato. E il rischio c'è.

Prosechizzazione. E’ indiscutibilmente il prodotto di punta dell’enologia italiana. Mai come negli ultimi anni ha raggiunto numeri record. L’export è il suo regno, ma le decisioni prese da Consorzio e Regione, secondo Marco Milioni, potrebbero decretare la tragedia del Prosecco. Un’analisi puntuale quella pubblicata su Wox Veneto che apre a molteplici riflessioni sul prodotto d’eccellenza italiana. Il cambio di rotta del presidente Zaia, secondo Milioni, guarda solo al marketing e ai grandi numeri. Il voler ottenere ancora di più, si evince dall’articolo, potrebbe avere conseguenze fatali. L’introduzione dell’uva Glera porterebbe alla creazione di uno “Champagne dei poareti” in nome di un “business a breve termine – scrive Milioni – che oggi sembra tirare, ma che in futuro, se non saggiamente coltivato, può rotolare per terra”. Un lungo articolo che merita di essere letto per comprenderne le ragioni e fare delle proprie valutazioni.

 

Prosechizzazione su Wox Veneto

 

Prosecchizzare vino veneto? Diventerà “Champagne dei poareti”

La recente deregulation decisa da Zaia (che da ministro dell’agricoltura agiva diversamente) potrebbe avere effetti negativi su immagine e qualità

La vendemmia si avvicina. E buona o cattiva che sia, l’annata 2016 sarà comunque segnata dalla deregulation, sebbene temporanea, sull’utilizzo del marchio del Prosecco doc da parte dei produttori. Una decisione che sul lungo periodo il Veneto potrebbe pagare caro.

(…) Ora: se si autorizza solo per un anno (sempre che la deroga non sia prorogata sine die) a chiamare prosecco ciò che non é marchiabile come tale, ciò può significare solo due cose: o che partendo da quel vitigno si può sempre ottenere un buon Prosecco, e quindi il marchio altro non è che una tutela prigioniera del marketing; oppure che la qualità del vino cambia effettivamente. E allora il consorzio e la giunta regionale sono complici nell’aver allentato sulla qualità a scapito della quantità per motivi di bassa cassa. Tertium non datur.

 

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