Sono cinque, sono labrador e vivono in Cile. Specializzazione? Scoprire le cause del nauseante odore di tappo del vino. E a quanto pare sono infallibili

Altro che cani da tartufo, molto meglio i cani “anti-tappo”! La notizia la dà niente meno che Wine Spectator: esiste una squadra di labrador capace di fiutare il vino che sa, appunto, di tappo! Vivono in Cile e sono al servizio di un produttore di botti, il proprietario della TN Coopers che ha deciso di addestrare i suoi amici a quattro zampe a fiutare il vino che è meglio non bere!

 

 

Cani anti-tappo: con il loro fiuto riescono a scovare la radice del problema salvando ettolitri di vino e i produttori ringraziano

I magnifici cinque dal magico tartufo più che da tartufo si chiamano Ambrosia, Odysé, Moro, Mamba e Zamba e sono loro gli avanguardisti del progetto Natinga Project. A quanto pare non sbagliano un colpo.

Ma per capire cosa fanno partiamo dal principio. Per quanto il nostro olfatto possa essere sviluppato e per quanto quello di un sommelier e di un enologo possa essere più di qualunque altro mortale, con quello dei cani non c’è paragone! Ecco che allora all’azienda cilena è venuta l’idea.

Sarebbe difficilissimo a naso umano cogliere tutte le sfumature di un vino che sa di tappo. Responsabili del suo deterioramento sono in particolare il Tca (Tricloroanisolo) e il Tba (2.4.6-Tribromoanisole), il più volte prodotti da funghi che si creano intorno al sughero e che finiscono per dare un odore di muffa e cartone bagnato al vino. Non è detto però che qualcosa non accada prima di chiudere una bottiglia e cioè quando il vino è nelle botti d’affinamento.

Un problema enorme e ben pensarci perché i litri, in una botte, sono ben più di quello contenuto in una singola bottiglia. Gli strumenti tecnologici per rilevare eventuali alterazioni esistono, ma il vero problema è nello scovare l’origine del problema.

E’ qui che entra in gioco il particolare team. Quello dei tartufi più simpatici ed efficienti del mondo dell’enologia. Con il loro incredibile olfatto, infatti, i cinque labrador sono in grado di individuare le sostanze che provocano quell’insopportabile odore di tappo. Così bravi da essere diventanti non solo “dipendenti” fissi dell’azienda, ma anche perfetti collaboratori esterni. Non di rado, infatti, vengono inviati in missione nelle cantine dei viticoltori colpiti dal temibile problema.

Non c’è che dire: amico migliore proprio non c’è!