Torna la manifestazione Fisar. L'appuntamento con 120 banchi d'assaggio, oltre 64 espositori, masterclass d'eccezione e grandi verticali, è il 5 e il 6 novembre a Firenze. Ecco tutto quello che un winelovers dovrebbe sapere

Torna, a Firenze, l’appuntamento con la Fisar e Vinoè, la manifestazione enologica che, alla sua prima edizione, ha fatto grandi numeri e che torna con un programma che winelovers, semplici curiosi e grandi appassionati ameranno.

Il programma è in via di definizione, ma già quel che c’è fa venir voglia di prendere il primo treno e andare stritti alla stazione Leopolda. Grandi verticali, incontri al sapore di champagne, dibattiti e 120 banchi d’assaggio pronti ad ospitare almeno 64 espositori (quelli fin qui noti) e quel tocco di femminilità che è ormai un valore aggiunto imprescindibile.

Quello di Firenze è l’evento di degustazione più grande tra quelli organizzati dalla Fisar e, quest’anno, si svolgerà nell’ambito del 45esimo congresso nazionale dell’associazione che ha fatto del vino, della diffusione della sua cultura e del suo valore intrinseco una vera e propria mission. Il 5 e il 6 novembre l’appuntamento è dunque con l’eccellenza del vino italiano e non solo, ma anche con il food che, quest’anno, spazierà dalla nostranissima pizza ai sapori d’oriente.

 

Vinoè: cultura, confronto, scoperta ed esperienza

 

vinoè ed. 2016

Ph: Gallery Fb Vinoè

 

Partiamo dall’intensa giornata di domenica con i banchi d’assaggio che apriranno i battenti alle 11 del mattino. Sarà questa la giornata dedicata alla tavola rotonda su “La viticoltura italiana: passato, presente e futuro”, per dibattere dello stato dell’arte, le opportunità e anche le problematiche di un sistema che fa numeri sì, ma che è ancora troppo disgregato e soprattutto soffocato da una burocrazia che rende difficile decollare secondo quelle potenzialità che il vino italiano ha.

Incontro cui prenderà parte, tra l’altro Giuseppe Martelli, Presidente Comitato Nazionale Vini – Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Interlocutore perfetto per chi è in cerca di risposte. Una giornata, questa, davvero intensa. E’ infatti in questa cornice che sarà incoronato il Miglior Sommelier Fisar dell’anno – Trofeo Rastal. La gara si svolgerà in realtà il giorno prima e vi parteciperanno tutti i vincitori delle selezioni regionali. Solo uno, però, verrà incoronato il migliore. E imperdibile anche l’unica verticale internazionale della giornata, Quella dedicata al Malbec sulla “Ruta Nationl 40”. Quattro bottiglie in degustazione per un viaggio che approfondisce dal punto di vista geologico, del suolo ed emozionale questo vitigno partendo dai cactus della provincia di Salta arrivando fino ai ghiacciai della Patagonia (ore 15.30).

Da non perdere anche l’appuntamento con la Fisar in rosa. Protagoniste, ovviamente, le vignaiole italiane e i loro vini che sapranno raccontare con quella passione che contraddistingue la femminilità.

 

Sua maestà lo Champagne!

Se parliamo di degustazioni non c’è che dire: Vinoè, quest’anno, apre…col botto! Sì perché il primo appuntamento con i calici, sarebbe meglio in questo caso dire i flute, è alle 11.30 con la Masterclass (a pagamento e con obbligo di prenotazione) su “Le Chardonnay en Champagne”. A guidarla Cristina Willemsen di Fier Ce Fit. Sarà lei a farci scoprire le molteplici sfaccettature dello Chardonnay nei diveri terroir dello Champagne.

Un viaggio che passerà attravarso le Montagne de Reims con Un R de Rien Nature Premier Cru di Adrien Redon e il Millésime 2003 Grand Cru, Hervy- Quendarel, la Cote des Sézanne con nei flute il Jarden d’Eté Extra Brut di Jean Larrey e il Millésime 1996 Nature Premier Cru di Jean Luc Gimonnet. Ultima tappa in Vallée de la Marne con il Blanc Absolu Extra Brut di Didier-Ducos.

 

L’Italia si presenta con tre grandi verticali

Tre le grandi verticali firmate “Italia. Si inizia alle 13.30, infatti, nei calici le gragranze e la freschezza del Fuore Bianco Fioduva di Marisa Cuomo. Le uve di Fenile, Ginestra e Ripoli maturano in vigneti coltivati a pergola di un’età media di 80 anni regalando un vino inimitabile che, l’azienda, porterà a Vinoè nelle annate 2009 e dal 2013 al 2015. Degustazione che, alla guida, vedrà Livio del Chiaro miglior sommelier 2014 e relatore Fisar.

L’altra grande verticale Made in Italy si svolgerà alle 15.45 e in un immaginifico viaggio che attraversa lo Stivale ci porterà dalla Campania al Veneto facendo sosta in una delle regioni vitivinicole più importanti al mondo: la Valpolicella. Protagonista sarà il Valpolicella Superiore Ripasso Monte Garbi della Tenuta Sant’Antonio. Dei quattro fratelli dell’azienda che produce i più famosi vini scaligeri (Amarone, Valpolicella, Soave) ci sarà Tiziano Castagnedi che insieme a la Fisar Ambassador Karen Casagrande verserà nei calici le annate 2002 e dal 2011 al 2014 di un vino che è emblema di territorialità.

E non finisce qui perché, con il vino, si chiude in bellezza. Siamo andati a Sud, poi a Nord, ora è tempo di fermarsi al centro. Alle 17.30 andrà infatti in scena un’altra grande verticale: quella del Montepulciano d’Abruzzo firmato Emidio Pepe. Ad accompagnare i winelovers in quest’ultimo viaggio di giornata nell’enologia italiana sarà Francesco Villa, miglior Sommelier dell’anno 2013, relatore e degustarore ufficiale Fisar.

Nei calici delle vere chicche e aominciare dal Montepulciano Riserva 1983. Riserva che sarà presente anche con una bottiglia del 2001. Ci saranno quindi il Montepulciano 2007 e 2009 e, infine, il MOntepulciano d’Abruzzo Doc Bio 2013.

 

Vinoè: innovazione, degustazione e divertimento

 

vinoè ed. 2016

Ph: Gallery Fb Vinoè

 

Non meno fitto il programma di lunedì 6 novembre. Di certo sarà interessante partecipare al cooking show dello chef Cristiano Tomei su “L’importanza di non avere un sommelier! Ironia e genio”. Un modo divertente per affrontare un tema che, nella ristorazione, è sempre più presente. Al di là delle singole professionalità, infatti, chef e sommelier, ormai, devono fondersi in un’unica persona. L’esperienza, a tavola, è infatti a 360 gradi e fatta di tasselli che devono sapersi incastrare alla perfezione. Questo vuol dire che la cucina e la cantina devono avere molto in comune! Valga quanto affermato tempo fa su una prestigiosa rivista inglese: se lo chef è la star, il sommelier è il dj e lui in consolle deve sempre sapere che pezzo mettere!

La cucina, anche stavolta non mancherà, ma saranno le degustazioni al centro della giornata.

 

La grande longevità del Riesling

I calici iniziano il viaggio dalla Germania in nome del Riesling! Sei coppie di calici per conoscere il più grande vitigno tedesco. Un exursus di longevità potremmo dire. Sui banchi d’assaggio, infatti, due vini dell’annata in corso, due evoluti e due di lungo affinamento. Il 2016 sarà rappresentato dal Riseling “J” Trocken Brauneberger di Fritz Haag e dal Riesling “SL” 2016 di Schloss Lieser e Thomas Haag.

Il primo “test” sulal sua capacità di invecchiamento sarà su due vini rispettivamente del 2007 e del 2008. Parliamo del Bacharacher Hahn Riesling Kabinett di Toni Jost (2008) e del Wolfer Goldgrube Riesling spatlese di Wingut Vollnweider (2007). Quanto può invecchiare questo vino? Decisamente parecchio. Si chiude infatti con due annate storiche: quella del 1976 che porterà nei calici il Riesling “SL” di Wingut Hermann Scheuer e quella del 1996 che invece sarà rappresentata dal Krover Steffeberg Riesling Tocken di Martin Mullen.

L’internazionalità parlerà ancora una volta anche la voce dello Champagne con “Champagne Epernay e dintorni”. Questa volta però in versione bio. Cinque i flute da degustare: il Vauversin Original Grand Cru Blanc de Blanc, lo Charlot Tanneux Demeter Millesime 2012, il David Coutelas Prestige Rose_Pinot Noir, il Florence Suchene Reserve e l’A. Berbard Grand Cru Blanc de Noir.

 

La Toscana chiude la kermesse con due grandi verticali

Due le verticali dal gusto tutto italiano in questa giornata di chiusura. Quella del Podere la Regola e del suo Lauro. Una delle eccellenze toscane che a Vinoè che si propone in ben sette annate. Dal Lauro Costa Toscana Igt 2002 al 2015 passando per 2005, 2007, 2009, 2011 e 2013.

E sarà sempre la Toscana a chiudere con la Verticale di Pergole Torte dell’azienda Montevertine. Il Sangiovese, dunque, saluterà questa seconda edizione della manifestazione Fisar con 5 annate in degustazione (2009-2010-2012-2013-2014).

L’anno scorso a Vinoè hanno partecipato 6mila persone, 600 le etichette coinvolte, 5.600 le bottiglie stappate e oltre 90mila i calici serviti. Viste le premesse siamo certi che questa seconda edizione farà, di nuovo, grandi numeri!